Giovedì, 25 Maggio 2023 - 17:43 Comunicato 1524

Il futuro delle aziende italiane
Strade nuove per le imprese della tradizione

Parola ai giovani, che il futuro del futuro sono destinati a viverlo da protagonisti, al Festival dell'Economia di Trento. La Sala Conferenze del Dipartimento di Economia l'incontro “Il futuro del futuro visto dagli studenti dell'Università di Trento”.
Finanza, vino e sostenibilità i temi affrontati, partendo dall'analisi di due tesi di laurea: “Vino e finanza: l’apertura delle imprese vitivinicole al mercato dei capitali, il caso di Masi agricola” di Anna Nicolis e “Crisi d'impresa e sviluppo sostenibile: l'impatto delle variabili ESG sulla creazione di valore aziendale” di Nicolò Vellar.
FESTIVAL DELL'ECONOMIA Il futuro del futuro visto dagli studenti dell'Università di Trento Nella foto: Matteo Bruno LUNELLI, Pierluigi DEPENTORI Data 25 maggio 2023 Luogo: DIPARTIMENTO DI ECONOMIA, Sala Conferenze [ Domenico Salmaso Domenico Salmaso - Archivio Ufficio Stampa PAT]

L'incontro, moderato dal direttore dell'Adige Pierluigi Depentori si è aperto con l'intervento di Matteo Lunelli, presidente & CEO Ferrari Trento e AD Gruppo Lunelli, che si è soffermato sul valore che i giovani possono portare alle aziende più tradizionali per affrontare il futuro: “il “made in Italy” ha una storia fatta di tradizione, ma la sfida è la contemporaneità. E sono i giovani che possono portare queste aziende nel futuro.”

Nella prima tesi presentata, “Vino e finanza: l’apertura delle imprese vitivinicole al mercato dei capitali, il caso di Masi agricola”, Anna Nicolis, laureata in Gestione aziendale, ha analizzato lo sviluppo di una delle uniche due aziende vinicole italiane quotate in borsa.
Un'azienda famigliare e tradizionale che ha deciso di aprirsi a nuove forme di coinvolgimento di finanziatori, quotata in borsa dal 2015. “Una strada che ha permesso all'azienda di crescere - ha evidenziato la dottoressa Nicolis – pur mantenendo la proprietà nelle mani della famiglia, che ne detiene ancora il 73%. Ha potuto contare su nuovi finanziamenti da investire nello sviluppo ed è stata obbligata a standard gestazionali elevati, richiesti per legge”.

“E' stato un lavoro importante – ha sottolineato il professor Luca Erzegovesi, professore ordinario di Finanza Aziendale e relatore della tesi, perché ha colmato un vuoto: c'è davvero poco materiale sulla finanza di mercato nelle aziende vitivinicole e agricole in generale in Italia”.

Ha confermato l'analisi Federico Girotto, CEO di Masi agricola, nel suo intervento: “l'azienda si è evoluta in base alle domande del mercato ed ha potuto lavorare per obiettivi, dato che la strategia una volta che sei quotato in borsa deve essere dichiarata. Serve anche per l'azienda stessa: hai degli obiettivi e devi impostare le strategie di mercato più adatte”.

Si è soffermato sul valore che queste aziende possono ritrovare nella storia che portano con sè Riccardo Tamassia, CFO del gruppo Lunelli e Ferrari Trento: “La storia è un patrimonio dell'azienda, difficile da quantificare in un bilancio. Questa tesi è stata attenta a considerare anche questo aspetto, analizzando l'importanza della proprietà dei terreni”.

La seconda tesi presentata, “Crisi d'impresa e sviluppo sostenibile: l'impatto delle variabili ESG sulla creazione di valore aziendale” di Nicolò Vellar, si è focalizzata sulla sostenibilità e su come e quanto gli investimenti in questo ambito possono far crescere il valore delle imprese. E' emerso che a fare la differenza sono stati i periodi di crisi: “è durante la pandemia – ha sottolineato il dottor Vellar - che si è vista crescere la fiducia verso quelle aziende che avevano investito in sostenibilità, quindi in Ambiente, Società e Governance. Le aziende che hanno investito in questa direzione hanno vista garantita una maggior redditività ed oggi non è più possibile per nessuna impresa prescindere dalla sostenibilità.”

Relatore di tesi è stato in questo caso Michele Andreaus, professore ordinario di Contabilità e Bilanci, che ha confermato: “le crisi portano con sé carichi pesanti, ma liberano risorse ed energie che altrimenti le imprese non prenderebbero in considerazione. Possono essere un'occasione per mettere tutto in discussione e ripartire da zero”.

(Mg)


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