Mercoledì, 19 Luglio 2023 - 20:43 Comunicato 2168

A 38 anni dal disastro la commemorazione, a cui hanno partecipato i vertici istituzionali della Provincia autonoma di Trento
Stava, l'impegno e la responsabilità del ricordo

Il disastro che 38 anni fa causò la colata di fango e travolse l'abitato di Stava, ma soprattutto le 268 vittime di quella tragedia, sono state ricordate nel tardo pomeriggio di oggi da una celebrazione nella chiesa parrocchiale S.Eliseo di Tesero, a cui hanno preso parte il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e il vicepresidente e assessore provinciale all'ambiente Mario Tonina. Presenti anche il presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder, i sindaci di Tesero Elena Ceschini e di Longarone Roberto Padrin, numerose autorità civili e militari, fra le quali il commissario del Governo Filippo Santarelli, assieme a una rappresentanza dei familiari delle vittime riunite nella Fondazione Stava1985, con il presidente Graziano Lucchi.
"Si rinnova anche quest’anno l’impegno delle istituzioni, affinché si rafforzi il senso di responsabilità e di attenta considerazione per quello che è avvenuto il 19 luglio 1985 - ha sottolineato Fugatti. "Significativa è la presenza della delegazione di Longarone a ricordarci quanto sia importante mantenere viva e in modo unito da parte delle comunità colpite l’attenzione ad eventi temporalmente sempre più lontani, ma che per il loro impatto, il loro carico di lutti e di dolore, continuano ad essere presenti. Vogliamo ricordare uno ad uno i nomi delle persone inghiottite dall’acqua e dal fango. Ma ricordiamo anche le migliaia di soccorritori accorsi immediatamente e la presenza della Protezione civile, dei Vigili del fuoco, degli Alpini, con noi in questo momento, dimostra ancora oggi la solidarietà e l'impegno del Trentino di fronte alle tragedie e alle calamità", ha detto ancora il presidente nel suo saluto commemorativo.

Il presidente Fugatti alla commemorazione per Stava [ Archivio Ufficio Stampa Pat]

Al termine della celebrazione religiosa il parroco ha invitato tutti ad una visita al cimitero, mentre presso la chiesetta della Palanca, è stato successivamente deposto un mazzo di fiori al monumento donato dalle popolazioni del Vajont, colpite il 9 ottobre 1963 - come già ricordato - da una colata mortale analoga a quella che avrebbe devastato Stava, su iniziativa degli Alpini dei Gruppi ANA di Tesero e Longarone. La giornata di oggi, infatti, conclude gli appuntamenti del 2023 dedicati all'anniversario della catastrofe, che hanno riportato alla memoria anche la ricorrenza dei 100 anni dal disastro del Gleno del 1° dicembre 1923. In un ponte ideale con Longarone, tra le varie iniziative, è stata ospitata a Tesero la mostra fotografica dal titolo “Vajont e Gleno, per non dimenticare…”, mentre contemporaneamente nella cittadina veneta è stato esposto il percorso informativo su “Genesi, cause e responsabilità della Catastrofe della Val di Stava”.

Fotoservizio e immagini a cura dell'Ufficio Stampa

Download immagini qui: https://tinyurl.com/CelebrazioniStava

(sil.me)


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