Venerdì, 24 Maggio 2024 - 11:41 Comunicato 1244

Startup ad impatto sociale: coraggio e consapevolezza le competenze chiave

Come ricercare e creare valore, anche economico, per dare risposte a bisogni e sfide sociali contemporanee? Ne hanno parlato al panel del Festival dell'Economia di Trento "Sfide e Opportunità per le startup ad impatto sociale" Valentina Chizzola, ricercatrice Fondazione Franco Demarchi e Andrea Silli, direttore Area Startup di Trentino Sviluppo. Le due realtà collaborano dal 2023 al progetto ImprendiSociale, che supporta lo sviluppo di Startup ad impatto sociale e che presto partirà con la seconda edizione.
All’incontro, anche le testimonianze di due progetti innovativi portate da Marco Raspati, Ceo e co-fondatore di Recuperiamo Srl ed Elena Menon, Ceo e fondatrice di RecoveyRoad. Le competenze chiave per imprenditori e imprenditrici di successo? Coraggio e consapevolezza delle proprie capacità.
Festival dell'Economia Sfide ed Opportunità per le startup ad impatto sociale Nella foto: Valentina CHIZZOLA; Elena MENON; Marco RASPATI; Andrea SILLI e pubblico in sala [ Nicola Eccher - Archivio Ufficio Stampa PAT]

Sperimentare nuove forme di impresa, cercando di trovare il giusto compromesso tra presenza nel mercato e impatto sociale è una necessità stringente. Da questa necessità è nato il progetto ImprendiSociale. Chizzola ha fatto il punto sul progetto: “Un esperimento avvincente e gratificante. Sono 27 le idee che si sono candidate per partecipare alla prima edizione. Di queste, 15 hanno avuto accesso alla fase di accompagnamento della nostra fondazione e 5 stanno seguendo il percorso della Trentino Startup Valley”.
E sono ancora molte le idee ad impatto sociale nei territori trentini che necessitano di essere scoperte e valorizzate. Per questa ragione è necessario puntare su di loro, come ricorda Silli: "Le startup ad impatto sociale rappresentano una parte fondamentale del nostro tessuto economico. Portano una visione innovativa e sostenibile della società ed interpretano la contemporaneità attraverso modelli di business estremamente competitivi. Per questo Trentino Sviluppo scommette su di loro e le supporta con percorsi dedicati: ImprendiSociale è il primo esperimento per valorizzarne il potenziale".
Fondamentale per le startup di questa categoria, hanno ricordato i relatori, è avere coraggio e non sottovalutarsi, considerando la propria differenza come un valore da incanalare verso un pareggio di bilancio.

L’incontro è anche stato l’occasione di confronto con alcune esperienze di successo di startup ad impatto sociale. Elena Menon, Ceo di RecoveryRoad, impresa dedicata allo sviluppo di un’innovativa piattaforma per il trattamento online dei Disturbi del Comportamento Alimentare (Dca) e una delle idee imprenditoriali selezionate per partecipare alla trentino Startup Valley nella sezione dedicata alle start up di ImprendiSociale, ha parlato di quella che è una fondamentale risposta ad un fenomeno in crescita: “Questi disturbi rappresentano una sfida crescente per il sistema sanitario italiano, con una stima di 3 milioni di persone colpite e 4.000 morti solamente nel 2023. Nonostante la portata di questa epidemia silenziosa, i pazienti spesso si scontrano con enormi difficoltà nel trovare il supporto e l'aiuto necessari. In questo contesto, RecoveryRoad si impegna a fornire un percorso di recupero completo e accessibile per coloro che affrontano queste sfide”. E l’attenzione viene oggi posta anche sulla riduzione dell’impatto sul pianeta. L’esempio portato oggi al confronto è quello della piattaforma “Regusto” di Recuperiamo Srl, raccontata dallo stesso Ceo Marco Raspati: “Attraverso la nostra piattaforma, facilitiamo il collegamento tra aziende ed enti non-profit, rendendo il processo di donazione e vendita di prodotti alimentari e non, semplice, trasparente e tracciabile grazie alla tecnologia blockchain. Il nostro obiettivo è trasformare lo spreco in risorsa, generando al contempo impatti sociali e ambientali positivi misurabili. Questo approccio non solo aiuta a ridurre l'impronta ecologica delle aziende ma sostiene anche le comunità più fragili, dimostrando che l'innovazione tecnologica può e deve essere al servizio del bene comune."

(av)


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