Venerdì, 11 Ottobre 2019 - 21:24 Comunicato 2489

Sport, moda e design, tre discipline in cui si cerca di unire l’utile al bello

La testimonianza di tre grandi nomi del trinomio “sport, moda e design”: Renzo Rosso, Fausto Pinarello e Walter De Silva.
Renzo Rosso, stilista, imprenditore e dirigente sportivo, fondatore di Diesel, legato calcisticamente alla rinascita del Vicenza Calcio a seguito del fallimento, quando ne ha rilevato la proprietà con la nuova denominazione L.R. Vicenza Virtus. Una società di calcio, ma anche qualcosa di diverso, con una importante rete di imprenditori a sostegno, un grande settore giovanile e una speciale cura dell’immagine con il sogno che la società diventi un modello da esportare, una squadra seguita all’estero, con visibilità internazionale.
Fausto Pinarello, titolare dell’omonima azienda di carattere artigianale di Treviso, fondata nel 1952 da quando Pinarello è sinonimo di bici di alta qualità. L’imprenditore veneto presenta due sue creazioni che parlano della sua azienda: la bicicletta con cui Miguel Indurain vinse nel 1994 il record dell’Ora e quella del vincitore dell’ultimo Tour de France Egan Bernal. In mezzo, un quarto di secolo.
Walter De Silva ha disegnato auto per Alfa Romeo e per tutti i marchi del gruppo Volswagen. Per Seat ha sviluppato progetti strategici e ha rilanciato l’immagine di Audi. Ma De Silva non si è limitato solo alle auto. Oggi il suo nuovo progetto è molto particolare: disegnare scarpe da donna. La sua storia è estremamente affascinante basti pensare alla portata dei numeri che rappresentano le case automobilistiche per cui ha lavorato, una gestione estetica di 12 marchi che lo ha impegnato non solo come designer nel segno del design: “La mattina si guarda il design e la sera si parla di costi.”

Matteo Dore, giornalista della Gazzetta dello Sport, presenta tre grandi nomi del trinomio “sport, moda e design”: Renzo Rosso, Fausto Pinarello e Walter De Silva.

Renzo Rosso, stilista, imprenditore e dirigente sportivo, il suo nome è famoso in tutto il mondo. Fondatore di Diesel, azienda di abbigliamento, è presidente di OTB (Only The Brave), la holding che controlla numerosi marchi di moda: fra gli altri si possono ricordare Maison Martin Margiela, Marni, Viktor & Rolf. Molteplici i suoi interessi nel calcio: dal 1996 al 2018 è stato proprietario del Bassano Virtus, la squadra di calcio della città di Bassano del Grappa. Sotto la sua gestione il club ha conseguito i migliori risultati della propria storia, vincendo dapprima uno scudetto Serie D e poi sfiorando più volte la promozione in Serie B. Nel maggio 2018, a seguito del fallimento del Vicenza Calcio, ne ha rilevato la proprietà e lo ha rifondato trasferendo la sede del Bassano (che a sua volta rinasce in modo indipendente dal suo gruppo) nel capoluogo provinciale, con la nuova denominazione L.R. Vicenza Virtus.

Renzo Rosso parla del suo rapporto con lo sport del calcio: “Giocavo nella squadra del mio paese, come ala destra. La mia specialità era il cross. Oggi la mia squadra è il Vicenza che porta dei colori importanti, il bianco e il rosso, colori per i quali hanno giocato Paolo Rossi e Roberto Baggio. Riportare la squadra a quegli splendori è un sogno e sognare non costa nulla". Rosso racconta la sua azienda: “Siamo una realtà imprenditoriale molto importante a Vicenza, con 2000 dipendenti, e quando il Vicenza è fallito, ho risposto alle pressioni che mi volevano responsabile davanti a questa situazione. Quello che ho trovato era incredibile, un disastro. Ho portato quindi la mia managerialità e oggi stiamo facendo qualcosa di davvero importante. Se hai una creatività puoi fare un’azienda, senza creatività puoi solo fare la guerra dei prezzi”.

Non per nulla “Only the brave” è il motto di Diesel. “Volevo sì una società di calcio, ma anche qualcosa di diverso - continua Rosso - in primis ho fatto pulizia e poi ho coinvolto altri imprenditori, un'azione importante che mi ha aiutato a costruire una rete intorno alla società. Nel settore giovanile, abbiamo coinvolto tutte le 24 associazioni calcistiche dei paesi limitrofi, che oggi gravitano su di noi dal punto di vista dell'educazione altamente qualificata in cambio di “best in class”. Così ci assicuriamo un grande settore giovanile. E poi c’è l’immagine - continua l’imprenditore - vestiamo la squadra in modo particolare, con abiti curati nei minimi dettagli destinati a diventare iconici. Vorrei che la società diventasse un modello da esportare, una squadra seguita all’estero, con visibilità internazionale. Per questo facciamo un sacco di eventi con sponsor e imprenditori, creiamo situazioni di meeting per far parlare la gente e realizzare sinergie. Lavoriamo anche nel mondo sociale per aiutare le varie associazioni. Ma le cartucce più importanti - svela l'imprenditore - le utilizzeremo quando saremo in B.”

Fausto Pinarello è titolare dell’omonima azienda di carattere artigianale di Treviso, fondata nel 1952 da quando Pinarello è sinonimo di bici di alta qualità. L’imprenditore veneto porta con sé due sue creazioni: la bicicletta con cui Miguel Indurain vinse nel 1994 il record dell’Ora e quella del vincitore dell’ultimo Tour de France Egan Bernal. In mezzo, un quarto di secolo. “Noi sappiamo fare le bici  - spiega Pinarello - ma i campioni ci aiutano nel perfezionamento dei particolari, per ottimizzare il prodotto. E’ proprio la cura dei dettagli che fa la differenza e che porta al successo. Oggi le bici sono più leggere, sono il connubio tra peso, aerodinamica, forma. C’è un’estrema attenzione alla sicurezza dell’atleta.”

Walter De Silva ha disegnato auto per Alfa Romeo (a lui si devono i progetti della 156, la 147, la 166) e per tutti i marchi del gruppo Volswagen. Per Seat ha sviluppato progetti strategici, quali Salsa e Tango, e ha rilanciato l’immagine di Audi. Per l’Audi A5, ritenuta dallo stesso designer “la più bella auto che abbia mai disegnato”. Compasso D’Oro alla Carriera, De Silva non si è limitato solo alle auto. Oggi il suo nuovo progetto è molto particolare: disegnare scarpe da donna. La sua storia è estremamente affascinante basti pensare alla portata dei numeri che rappresentano le case automobilistiche per cui ha lavorato, una gestione estetica di 12 marchi che lo ha impegnato non solo come designer nel segno del design: “La mattina si guarda il design e la sera si parla di costi.”

De Silva racconta come è un centro stile: “I responsabili di un centro stile di oggi, non sono solo bravi designer, ma ambasciatori del marchio, che portano avanti la storia del brand. Il disegno è il loro linguaggio. Si trovano quindi a collaborare personaggi straordinari, dalle forti personalità e provenienti da culture diverse in un processo orizzontale e democratico." De Silva parla anche delle 15 auto che ha disegnato per Alfa Romeo e dei 120 modelli per Volkswagen, ma anche di modelli straordinari come l’Audi A5 nel settore Gran Turismo. De Silva racconta così i suoi 43 straordinari anni di carriera, affrontati con consapevolezza e umiltà: “Ma con sincerità, dal 2002 al 2015 non è stato facile trovarmi a ricoprire ruoli in una azienda tedesca”. 



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