Sotto la lente il documento di analisi e proposta illustrato dalla dirigente generale del Dipartimento sviluppo economico, ricerca e lavoro Laura Pedron, che traccia un approfondimento della situazione trentina evidenziando un quadro con luci e ombre. Ad una sostanziale difficoltà in alcuni settori economici che si riverbera anche sul livello salariale fa da contraltare la buona tenuta di altri comparti, a cui si aggiunge l’effetto positivo sul quadro economico generale degli investimenti.
La discussione ha toccato tutti i punti che intersecano i temi del lavoro e della crescita, dalla richiesta di snellire la burocrazia alla tutela della sicurezza sul lavoro, includendo, come suggerito da alcune parti sindacali, le politiche fiscali della Provincia e il welfare.
È quindi emersa una condivisione sulla necessità di trovare le soluzioni adatte per favorire lo sviluppo delle aziende e dell’occupazione e dei livelli di reddito.
Ci sono poi alcuni punti portati all’attenzione sui quali potrà proseguire il confronto. Tra le finalità evidenziate il sostegno alla competitività delle imprese anche attraverso incentivi rivolti allo sviluppo dei fattori determinanti una maggiore produttività, vedi anche le politiche attive del lavoro. Quindi lo stimolo alle aziende su nuove forme nuove di valorizzazione del personale, assunzione di figure manageriali per la crescita, sviluppo di percorsi di formazione, di carriera, investimenti con il territorio in politiche per la casa, per la qualità della vita, per la famiglia, a sostegno del welfare. Terzo punto, non in ordine di importanza, l’impulso alla contrattazione di secondo livello - territoriale e aziendale - quale strumento di maggiore coinvolgimento dei lavoratori rispetto all'innovazione, alla produttività e al raggiungimento di migliori risultati di impresa.
Il lavoro del Tavolo proseguirà quindi per raggiungere un accordo collettivo e per delineare nel dettaglio le azioni partendo dagli obiettivi condivisi illustrati.
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