
Il sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, ha evidenziato che “oggi è un buon giorno. Avete avuto la capacità di costruire e di unirvi. La coprogettazione è la cifra della voglia e necessità di lavorare insieme. La nostra civiltà dipende da quanto la nostra società è capace di essere inclusiva”.
All’evento inaugurale sono intervenuti anche Mauro Previdi, assessore comunale alle politiche sociali, e Alberto Scerbo, vicepresidente della Comunità della Vallagarina.
“La nuova sede rappresenta la realizzazione di un sogno – ha osservato Serenella Cipriani, la presidente della cooperativa sociale Impronte - L’importanza della fusione delle cooperative Iter e il Ponte in Impronte significa creare nuove opportunità e più servizi alle persone fragili della nostra comunità”. Presenti all’evento anche il vicepresidente di “Impronte”, Rodolfo Benacchio, e il già presidente della cooperativa Iter Fabio Marega.
All’evento hanno partecipato inoltre Roberto Pallanch, direttore Umse Disabilità e integrazione socio sanitaria della Provincia Autonoma di Trento, il sindaco di Ala, Claudio Soini, Marco Mozelt, capoufficio servizi socio assistenziali del Comune di Rovereto, Jeroen Vaes, direttore Dipartimento scienze cognitive dell’Università degli Studi di Trento.
Benedizione della sede affidata a padre Gianni e taglio del nastro hanno ultimato l’evento inaugurale.
I servizi della nuova sede
All’interno della sede la cooperativa diretta da Filippo Simeoni (vicedirettore Paolo Mazzurana) propone due servizi.
Il primo è “Mystart”. Nato nove anni fa, è curato da una ventina di collaboratrici e collaboratori e indirizzato a cinquanta utenti. “Mystart” significa un inizio o un nuovo inizio verso degli obiettivi personali di crescita. Il nostro team è formato da educatori, psicologi, psicoterapeuti e logopedista: professionisti in grado di affrontare ed intervenire efficacemente rispetto ai diversi bisogni, con proposte differenziate e specifiche.
Il secondo progetto, curato nella sede di Rovereto, è “Io Domani”. Vede impegnato uno staff di dieci collaboratrici e collaboratori ed è riservato a una trentina di utenti. E’ una risposta e una proposta concreta al tema dell’abitare, inteso come opportunità per l’emancipazione e il potenziamento delle autonomie della persona con disabilità. Un progetto i cui fondamenti sono il funzionamento e l’autodeterminazione, attraverso soluzioni sperimentali e prossime alla domanda espressa dalle persone.
Per scaricare l’intervista all’assessore provinciale Achille Spinelli
https://we.tl/t-6Wv5PwXiVZ
Per scaricare il service realizzato dalla Federazione trentina delle cooperative
https://www.broadcaster.it/it/media-news-releases/inaugurazione-sede-coop-impronte/