
"Sappiamo che i primi 1000 giorni rappresentano un periodo di opportunità straordinarie per guadagnare salute per tutta la vita, con impatto anche nella generazione successiva. Le azioni protettive monitorate dalla Sorveglianza Bambini 0-2 anni sono semplici e raccomandate da anni: assumere l’acido folico fin da prima della gravidanza, astenersi dal fumo e dall’alcol in gravidanza e in allattamento, allattare, assicurare la sicurezza del bambino in culla, in casa e in auto, leggere insieme e non esporre il bambino a schermi, effettuare le vaccinazioni. Gli ottimi risultati rilevati per la Provincia di Trento nel 2022 confermano l’efficacia degli interventi dei professionisti dei servizi sanitari, educativi, sociali, culturali, per assicurare a tutti i bambini la miglior partenza in salute. Dai dati emergono i progressi ottenuti negli anni, i fattori protettivi da sostenere con i genitori e i fattori di rischio da ridurre in futuro, con attenzione particolare alle famiglie in condizioni socioeconomiche più svantaggiate", ha spiegato Anna Pedrotti.
Pirous Fateh-Moghadam ha ricordato che "l'indagine fa parte di una famiglia di sistemi di monitoraggio della salute che abbracciano l'intero arco della vita, dalla gravidanza-prima infanzia con appunto la 'Sorveglianza bambini 0-2 anni' all'età avanzata con 'Passi Argento'; si tratta di sistemi che sono coordinati dall'ISS a livello nazionale e dal Dipartimento di Prevenzione a livello provinciale". Ha inoltro evidenziato l'importanza delle disuguaglianze sociali come fattore alla base dei comportamenti a rischio: "I bambini che nascono in famiglie che hanno difficoltà economiche, pari a oltre il 20% di quelle intervistate, sono sistematicamente più a rischio di crescere in un contesto non ottimale dal punto di vista della promozione della salute. Lo sforzo di incrementare la salute della popolazione deve quindi comprendere anche interventi a favore di una maggiore equità sociale".
L’indagine ha coinvolto 1713 mamme, con un tasso di partecipazione pari al 95,3%. I dati sono stati raccolti presso tutti i Centri vaccinali provinciali attraverso la somministrazione di un questionario autocompilato on line a un campione rappresentativo di mamme che accompagnano i propri figli alle sedute vaccinali nel corso del primo e secondo anno di vita (prima, seconda e terza dose di Difterite, Tetano, Pertosse e prima dose di Morbillo, Parotite, Rosolia, Varicella, corrispondenti tendenzialmente a 3, 5, 12 e 15 mesi di vita del bambino). Come per la precedente rilevazione effettuata nel 2019, i dati trentini evidenziano comportamenti salutari mediamente migliori rispetto a quelli delle altre Regioni, in particolare i dati riguardanti l’allattamento esclusivo, la posizione corretta in culla, la lettura in famiglia, l’esposizione a schermi e al fumo passivo designano la provincia di Trento come la realtà nazionale più virtuosa. In alcuni ambiti vi sono evidenti progressi, in particolare per l’assunzione appropriata di acido folico nelle donne che hanno programmato o non escluso una gravidanza (dal 29% delle donne nel 2019 al 39% nel 2022), ma anche la lettura in famiglia (i bambini non esposti alla lettura diminuiscono dal 47% al 38% a 2-3 mesi e dal 18% al 16% a 11-15 mesi) e l’esposizione a schermi (dal 25% al 14% per i bambini di 2-5 mesi e dal 57% al 37% per i bambini di 11-15 mesi). La situazione provinciale media appare però molto diversificata in relazione alle condizioni socio-economiche delle mamme: i bassi livelli di istruzione e le difficoltà economiche favoriscono comportamenti meno virtuosi per la salute del bambino.
Qui di seguito alcuni dati, in allegato il report complessivo
Età, istruzione e provenienza delle mamme
Tra le mamme intervistate oltre 4 su 10 sono ultratrentacinquenni.
Le mamme con cittadinanza straniera sono il 14,7%.
Oltre 4 mamme su 10 sono laureate, la percentuale di mamme occupate è pari all’89,6%.
Acido folico
L’assunzione quotidiana di 0,4 mg di acido folico, da almeno un mese prima del concepimento fino a 3 mesi dopo, protegge il/la bambino/a da gravi malformazioni congenite.
Quasi 9 mamme su 10 hanno programmato o non escluso la possibilità di una gravidanza, condizione che facilita l’assunzione appropriata di acido folico.
Oltre il 9% delle mamme ha assunto l’acido folico in occasione della gravidanza, ma solo il 39% in maniera appropriata prima e dopo il concepimento (erano il 29% nel 2019).
Fumo e alcol
Fumare in gravidanza aumenta il rischio di basso peso alla nascita, prematurità, mortalità perinatale, morte improvvisa in culla, patologie broncopolmonari, deficit mentali e comportamentali. I/le bambini/e esposti/e a fumo passivo hanno un rischio maggiore di malattie delle basse vie respiratorie e di episodi di asma.
Il 4,5% delle mamme ha dichiarato di aver fumato durante la gravidanza, mentre la quota di fumatrici tra le mamme che allattano è pari al 5,7%. La quota di mamme che ha dichiarato di fumare al momento dell’intervista aumenta all’aumentare dell’età dei/delle bambini/e.
Oltre un quarto del totale dei/delle bambini/e risulta potenzialmente esposto al fumo passivo.
L’assunzione di alcol in gravidanza aumenta il rischio di spettro dei disordini feto alcolici, aborto spontaneo, parto pretermine, basso peso alla nascita, malformazioni congenite, sindrome della morte improvvisa in culla, difficoltà cognitive e relazionali.
Le mamme che hanno dichiarato di aver assunto alcol in gravidanza sono il 17,2%, il 15,1% con una frequenza di 1-2 volte/mese e il 2,1% con una frequenza maggiore pari ad almeno 3-4 volte/mese.
Episodi di binge drinking o eccessivo consumo di alcol durante la gravidanza sono stati riportati dal 2,2% delle mamme.
Allattamento
Gli effetti benefici dell’allattamento, sia per la mamma che per il/la bambino/a, sono ampiamente documentati. L’OMS e l’UNICEF raccomandano di allattare in modo esclusivo fino ai 6 mesi di età e, se desiderato da mamma e bambino/a, di proseguire fino ai 2 anni e oltre, introducendo gradualmente cibi complementari.
L'alimentazione esclusiva con latte materno riguarda poco più di 6 bambini/e su 10 nella fascia d'età 2-3 mesi e poco più di 4 in quella 4-5 mesi.
Il 44,4% dei/delle bambini/e continua a ricevere latte materno a 12-15 mesi (il 38,6% nel 2019).
Lettura ed esposizione a schermi
Leggere regolarmente al/la bambino/a ha effetti benefici sul suo sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale. La lettura condivisa in età precoce contribuisce a contrastare la povertà educativa e prevenire lo svantaggio socio culturale.
Nella settimana precedente l’intervista, al 38,3% dei/delle bambini/e di 2-5 mesi e al 16,4% di quelli/e di 11-15 mesi non sono stati letti libri, dati migliorati rispetto al 2019 (erano rispettivamente il 47,5% e il 17,8%).
L’uso eccessivo e/o scorretto delle tecnologie audiovisive e digitali da parte del/la bambino/a è associato a maggiori rischi per la sua salute psicofisica. I pediatri raccomandano di utilizzarli sempre in presenza di un adulto e di evitarne l’uso sotto i 2 anni di età.
Più di 1 bambino/a su 10 nella fascia d’età 2-5 mesi e poco meno di 4 su 10 nella fascia 11-15 mesi passano del tempo davanti a TV, computer, tablet o telefoni cellulari contrariamente a quanto raccomandato dai pediatri. Complessivamente risultano esposti/e a schermi il 26,3% del totale dei/delle bambini/e.
Sicurezza in culla, in casa e in auto
Mettere a dormire il/la bambino/a in posizione supina è uno degli interventi semplici ed efficaci in grado di ridurre il rischio della sindrome di morte improvvisa in culla. Circa 8 bambini/e su 10 nelle fasce di età 2-3 mesi e 4-5 mesi vengono posizionati/e correttamente a pancia in su in culla.
In casa, una riorganizzazione dell’ambiente domestico che tiene conto delle tappe di sviluppo del/la bambino/a aiuta a prevenire il rischio di incidenti domestici. Una mamma su 10 ha dichiarato di aver portato il/la bambino/a al pediatra e/o al pronto soccorso per un incidente domestico (cadute, ferite, ustioni, ingestione di sostanze nocive, ecc.).
In automobile, il trasporto in auto del/la bambino/a con i dispositivi di sicurezza riduce sensibilmente il rischio di traumi e morte dovuti a incidente stradale. Un po’ meno di 2 mamme su 10 con bambini/e di 2-5 mesi e oltre 3 con bambini/e di 11-15 mesi hanno riferito difficoltà nel far stare il/la bambino/a seduto/a e allacciato/a al seggiolino.
Vaccinazioni
Le vaccinazioni proteggono il/la bambino/a da alcune malattie infettive che possono avere conseguenze pericolose per la sua salute La Sorveglianza rileva le intenzioni delle mamme riguardo ai futuri appuntamenti vaccinali del/la loro bambino/a.
Oltre 7 mamme su 10 hanno dichiarato di voler effettuare tutte le vaccinazioni previste per il/la loro bambino/a, poco più di 2 su 10 solo quelle obbligatorie e meno di 1 su 10 ha riferito di essere indecisa.
In allegato scheda, slide e report
Assessore Segnana
Anna Pedrotti
Immagini e interviste a cura dell'Ufficio stampa
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