Venerdì, 02 Giugno 2017 - 19:14 Comunicato 1431

Sistema sanitario, ricette per salvare l'universalismo

In un'epoca nella quale la razionalizzazione della spesa sanitaria è uno dei temi caldi del dibattito politico, Pierluigi Dovis, direttore della Caritas di Torino, Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene generale e applicata all'Università di Milano, e Valentina Congiu, vicepresidente di Federavo - realtà che raccoglie le Associazioni di volontariato ospedaliero - si sono confrontati sullo stato dei Livelli essenziali di assistenza in Italia durante l'evento ospitato questo pomeriggio a Palazzo Calepini e moderato dal giornalista Paolo Morando.

Valentina Congiu ha aperto la discussione sottolineando il delicatissimo ruolo dei volontari ospedalieri, figure vicine al dolore dei pazienti. "Nella quotidianità cerchiamo le soluzioni ai bisogni e sollecitiamo risposte che elimino le disuguaglianze", ha evidenziato la vicepresidente di Federavo. 

Il prof. Pregliasco si è soffermato sulle sfide del Sistema sanitario nazionale, partendo dalla sua universalità, peculiarità italiana a livello europeo. "Il cronico è la scommessa del futuro, ma l'essenzialità è disattesa in molte regioni. Il 30% delle persone consuma il 60% delle risorse", è il complesso quadro descritto dal docente. "È evidente che c'è un problema di sostenibilità. Ecco perché è importante valutare efficacia ed efficienza, ovvero decidere come razionalizzare il sistema".

Pierluigi Dovis ha evidenziato le difficoltà degli italiani a sostenere le spese mediche. "Dall'anno scorso 12 milioni di persone hanno dovuto eliminare o limitare le prestazioni mediche perché non potevano permettersele", ha spiegato il direttore della Caritas torinese. "Il cammino dei Lea ha creato delle economie laddove c'erano grandi dispersioni, ma l'attenzione ai bilanci a volte è andata a scapito della soluzione di problemi importanti per le persone. Dobbiamo attivare percorsi di uguaglianza".



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