Axel Börsch-Supan ha iniziato la sua riflessione lanciando l'allarme sui sistemi pensionistici, soprattutto per i Paesi ad elevato invecchiamento demografico, come Giappone e Italia, dove nei prossimi anni ci si ritroverà con una proporzione di 80 pensionati finanziati da 100 lavoratori, un rapporto insostenibile. "Il sistema pensionistico è una promessa non mantenuta, è un debito".
L'assunto dal quale lo studioso è partito è che le persone non vedono chiaramente davanti a sé e spostano continuamente in avanti il loro orizzonte temporale. "In Germania il risparmio per la pensione è stato inventato 15 anni fa; ora metà dei tedeschi hanno una pensione privata integrativa. Ma non è tutto oro quello che luccica, perché il meccanismo si è inceppato e soprattutto non riguarda tutta la popolazione in modo uguale", ha evidenziato.
Inoltre, secondo le ultime ricerche, nelle aziende tedesche il 40% di chi sta maturando una pensione di lavoro in realtà non lo sa. "Questo è indice di poca consapevolezza su un argomento che è fondamentale. I poveri, tra l'altro, sono meno informati sui loro diritti dei ricchi", ha sottolineato il direttore del Max Planck Institute.
"In base alle nostre indagini - ha concluso Axel Börsch-Supan - è emerso che molte persone, soprattutto i più poveri e i meno istruiti, hanno ammesso di avere dei rimpianti sulla loro strategia di risparmio. Anche per questo bisogna aiutarle attraverso dei rinforzi (nudging). Credere che le persone facciano la cosa giusta, lascerà il 50% di loro senza protezione".
Web: http://2017.festivaleconomia.eu
Twitter: @economicsfest
Facebook: https://www.facebook.com/festivaleconomiatrento/