
“Sono necessarie – ha affermato Lucia Marotta, fondatrice e presidente dell’Associazione nazionale italiana malati sindrome di Sjögren – la massima attenzione e volontà concreta perché questa patologia venga inserita ufficialmente, come chiediamo ormai da diciotto anni, nell’elenco delle malattie rare. Ma servono anche – ha aggiunto – ambulatori dedicati, multidisciplinari e interdisciplinari, maggiore attenzione ai farmaci, alla riabilitazione, al supporto psicologico e uno sguardo rivolto, soprattutto, alla ricerca per la cura e per il contrasto alla sindrome di Sjögren.”
Questa patologia è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario reagisce in modo anomalo verso le ghiandole esocrine, come le ghiandole lacrimali e salivari, provocando infiammazione e riduzione della loro funzione; le cause rimangono per ora sconosciute. La malattia colpisce in gran parte le donne tra i 40 e 60 anni e non esiste una cura specifica, ma alcuni trattamenti possono aiutare a ridurre i sintomi. In provincia di Trento, oggi, i casi presenti e conosciuti sono 477; 441 donne e 36 uomini.
Al convegno stamane sono intervenuti, fra gli altri, l’assessore alle politiche sociali del Comune di Trento Chiara Maule, il presidente dell’Ordine dei medici Marco Ioppi, il presidente dell’Ordine degli infermieri Daniel Pedrotti e la presidente dell’Ordine dei farmacisti Tiziana Dal Lago.
Immagini a cura dell'Ufficio Stampa
Intervista presidente Fugatti
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