Venerdì, 29 Gennaio 2021 - 14:20 Comunicato 232

Si passerà da 20 a 30 medici con un finanziamento previsto di 1.242.000 euro
Si potenziano le Unità speciali di continuità assistenziale

Aumento del numero di medici da 20 a 30 unità, estensione dell'attività svolta da questi medici e un finanziamento pari a euro 1.242.000, fino al 30 giugno 2021. Lo prevede la deliberazione adottata oggi dalla Giunta provinciale, su indicazione dell'assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana, che ha potenziato e ampliato le Unità speciali di continuità assistenziale. "L'operatività delle USCA, previste a marzo 2020 dal Governo per gestire a domicilio i pazienti affetti da Covid 19 che non necessitano di ricovero, è stata confermata anche nel Piano di potenziamento e riorganizzazione della rete assistenziale territoriale che questo esecutivo ha approvato lo scorso settembre - spiega l'assessore Segnana -. Oggi andiamo a potenziare il numero dei professionisti medici per garantire una migliore presa in carico dei pazienti a domicilio e presso le strutture territoriali, nonché per supportare i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Inoltre potranno essere coinvolti nelle vaccinazioni anti Covid-19, nell'effettuazione dei tamponi e in altre tipologie di assistenza medica".

Attualmente sono in attività circa 20 medici dedicati alle USCA; con il loro potenziamento fino al numero di 30 unità, in considerazione dell’andamento epidemiologico della pandemia e del conseguente prevedibile aumento del carico lavorativo per accessi domiciliari in supporto alla medicina generale e alla pediatria di libera scelta, verrà ottimizzato il servizio di presa in carico dei pazienti a domicilio e presso le strutture territoriali. Sarà inoltre possibile coinvolgere questi medici nelle seguenti ulteriori attività:

  • effettuazione dei tamponi per conto dell’APSS;
  • l'effettuazione della vaccinazione contro il COVID-19, anche a domicilio;
  • l'assistenza medica temporanea di supporto presso strutture territoriali residenziali sanitarie e sociosanitarie, nei casi di carenza di assistenza medica per malattia del medico titolare o per l'impossibilità da parte delle strutture di reperire medici disponibili.

Le misure sopra previste troveranno attuazione fino al 30 giugno 2021, salvo successiva proroga in relazione all'andamento della pandemia.

(at)


Immagini