Giovedì, 08 Giugno 2017 - 16:19 Comunicato 1572

L'intervento presentato stamani nel corso di una conferenza stampa tenutasi sul tetto della Torre 6
Sì dall’Europa a “Stardust", il progetto di riqualificazione del quartiere di Madonna Bianca

È possibile intervenire su un patrimonio comune e su edifici di proprietà con interventi che siano sostenibili anche economicamente, avvalendosi di professionalità di alto profilo ed in una logica di collaborazione e rete tra i soggetti territoriali, nonché finanziando lo studio tramite i fondi del bando europeo? Oggi possiamo rispondere con un sì. L’Europa ha approvato il progetto Stardust che prevede un importante intervento di riqualificazione sul quartiere e sulle Torri di Madonna Bianca nel Comune di Trento. I dettagli del progetto sono stati presentati in occasione della conferenza stampa che si è tenuta stamane presso la Torre 6 di Madonna Bianca.
All’evento di presentazione, oltre al vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi e all’assessore provinciale, Carlo Daldoss, hanno presenziato i rappresentanti di Eurac Reaserch di Bolzano, Comune di Trento, Itea Spa, Trentino Mobilità Spa, Dolomiti Energia, Fbk, Dedagroup e Habitech, soggetti partner del progetto.

È stato approvato il bando europeo che vede Trento come città faro, assieme a Tampere in Finlandia e Pamplona in Spagna, tra le "città intelligenti e sostenibili" (Bando Horizon 2020 - SSC1) per le quali sono state proposte nuove misure di miglioramento energetico, alte percentuali di utilizzo di energie rinnovabili, reti intelligenti, immagazzinamento di energia, mobilità elettrica, il tutto utilizzando avanzate strumentazioni in campo ICT.
Parliamo del programma Horizon 2020, il più grande strumento di ricerca ed innovazione mai realizzato dall'Unione Europea, che ha approvato il progetto Stardust - presentato grazie alla sinergia dei partner coinvolti, ovvero Eurac Research di Bolzano, Comune di Trento, Itea Spa, Dolomiti Energia, Trentino Mobilità, FBK, Dedagroup ed Habitech - che porterà sul territorio trentino circa 6 milioni di euro.
Questo è il risultato di un grosso lavoro di squadra dei diversi partner che hanno messo a disposizione le loro professionalità e hanno concentrato i loro studi innovativi e di ricerca su un importantissimo progetto di riqualificazione sul Comune di Trento che riguarderà, in particolare, il quartiere di Madonna Bianca, che include il campus universitario ed il centro direzionale e commerciale "big center" e le torri di ITEA, e focalizzerà quindi l’attenzione sulla community rappresentativa del sistema social housing trentino.

I dettagli del progetto sono stati presentati in occasione della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina presso la Torre 6 di Madonna Bianca. All’evento di presentazione, oltre al vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi e all’assessore provinciale, Carlo Daldoss, hanno presenziato i rappresentanti-partner del progetto. Eurac Reaserch di Bolzano, rappresentato da Wolfram Sparber e da Daniele Vettorato, ha aperto l’evento lasciando poi la parola al vicesindaco di Trento Paolo Biasioli e all'assessora Chiara Maule, nonché al direttore generale del Comune Chiara Morandini;  al presidente, Salvatore Ghirardini, e alla vicepresidente, Michela Chiogna, per Itea Spa; al presidente di Dolomiti Energia, Rudi Oss, a Luigi Crema di Fbk, a Roberto Loro di Dedagroup e a Francesco Cattaneo di Habitech.

"Trovarci qui oggi è un bel gesto simbolico - ha sottolineato l'assessore Daldoss -.  Questo progetto quinquennale, cofinanziato dall'Europa per 6 milioni di euro, a cui la Provincia ne aggiunge altri 2 specificamente per le Torri, è un esempio di sinergia realizzata fra tutti gli attori del Trentino, e, con Eurac, anche dell'Alto Adige. Anche le imprese del territorio potranno apportare il loro contributo, accedendo a nuove opportunità di lavoro qualificato. Un'opportunità importante, quindi, che sposa la nostra idea di riqualificare ".

"La parola chiave qui è innovazione - ha aggiunto il vicepresidente Olivi - . Già quando questo quartiere è sorto, al di là delle pur legittime nostalgie, è stata fatta una scelta coraggiosa, provando a rileggere i paradigmi abitativi, a scommettere sulla verticalità e quindi specularmente sul risparmio di suolo. ma l'innovazione deve essere continua. Perché altrimenti il tempo divora edifici e paesaggi. oggi parliamo di riqualificazione, nel quadro di un'idea di futuro della città più ampia, che sintetizziamo con l'appellativo di smart city. Non solo: questo progetto rappresenta un esempio di come si possa accedere ai fondi europei, con proposte di qualità, mettendo idee e risorse a fattor comune". 

Il presidente di Itea Ghirardini ha ricordato che quando l?istituto ha iniziato questa avventura "la richiesta che aveva ricevuto dalla Provincia era quella di riqualificare il patrimonio abitativo. Credo che con l’impegno abbiamo profuso in questo progetto, la sollecitazione sia stata raccolta. Vincere un bando europeo di questa portata dà una duplice soddisfazione: la prima è quella di potere contare su 2 milioni di euro di risorse aggiuntive che il progetto ci porta in dote; la seconda deriva dal riconoscimento che la vittoria comporta per le professionalità e per le capacità dello staff di Itea Spa. Vincere questo bando richiede però alla Società anche ulteriori sforzi, rispetto ai quali sono sicuro sapremo rispondere in modo pronto ed appropriato".

La vicepresidente Chiogna  ha voluto sottolineare a sua volta due aspetti importanti. Il primo, squisitamente tecnico-gestionale, riguarda la modalità di realizzazione del progetto di riqualificazione, che è quella EPC, Energy Performance Contract. Questo approccio verrà implementato con gli strumenti del partenariato pubblico-privato. "L'approccio – ha affermato – presenta sì dei rischi ma al tempo stesso offre anche molte opportunità che, diversamente, non si sarebbero manifestate". La vicepresidente ha sottolineato inoltre che la riqualificazione non riguarda semplicemente gli immobili ma ’intero quartiere. "E' un’idea che  la Società ha contribuito a sviluppare già da diverso tempo. La vittoria del bando europeo rappresenta il coronamento di un percorso che dà particolare soddisfazione, perché dimostra che si possono creare opportunità per percorsi di ricerca e per valorizzare, in tale ambito, le professionalità dei giovani".

Vediamo qualche dettaglio. Per quanto riguarda le Torri il progetto potrebbe prevedere un’importante riqualificazione energetica volta al miglioramento dei consumi energetici, sia termici che elettrici. L'ipotesi progettuale è di intervenire, infatti, su tre torri andando ad efficentare l'involucro e parte degli impianti anche attraverso soluzioni all'avanguardia come ad esempio la realizzazione di facciate ventilate con integrati pannelli fotovoltaici, l’installazione di specifici sistemi di ombreggiamento, la conversione dei balconi in logge e l’installazioni di sistemi di raffrescamento con pompe di calore; il tutto ai fini di migliorare il comfort abitativo e la prestazione energetica dell’edificio raggiungendo una Classe energetica A.

Il coinvolgimento del Comune di Trento nel progetto riguarda il coordinamento delle attività di implementazione delle soluzioni innovative in diversi settori compreso il tema della mobilità elettrica, il trasporto merci e rifornimento del centro storico e l'installazione delle infrastrutture di ricarica necessarie. In parallelo, il Comune in collaborazione con Trentino Mobilità potenzierà la sua flotta di car sharing con veicoli elettrici. A Madonna Bianca e in altre zone di città, verranno sviluppati degli smart point sulla mobilità. Inoltre in collaborazione con Dolomiti Energia ed Eurac il Comune installerà set di sensori e servizi legati alla gestione intelligente dei lampioni, al miglioramento di monitoraggio della mobilità (sensori parcheggio, videocamere) e svilupperà App innovative per la prenotazione dei parcheggi per la ricarica delle auto elettriche.

La compartecipazione di Itea Spa al bando europeo è stata possibile grazie alla dichiarazione d’intenti da parte della Provincia di appoggiare tale iniziativa, con l’impegno di garantire ad Itea Spa il finanziamento necessario per gli interventi di manutenzione sulle Torri, come per esempio la realizzazione dei cappotti termici per il miglioramento energetico che, nel breve futuro, si sarebbero resi comunque necessari e auspicabili.
La partecipazione al progetto si inserirebbe inoltre nel quadro della manutenzione ordinaria corrente di Itea, permettendo di sperimentare e/o anticipare soluzioni di efficientamento gestionale. L´intervento inoltre porterebbe ad una riqualificazione generale del quartiere con ricadute positive sulla qualità della vita dei residenti e sul valore immobiliare degli alloggi.

Immagini e interviste a Ghirardini, Daldoss e Olivi a cura dell'ufficio stampa.

All.: slides



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