Giovedì, 20 Luglio 2023 - 14:33 Comunicato 2173

La Giunta, su proposta dell'assessore Segnana, ha approvato due distinti bandi di contributo
Servizi antiviolenza, arrivano 2,250 milioni di euro

Sono in arrivo 2,250 milioni di euro a coperture delle spese relative alla realizzazione di servizi rivolti alle donne vittime di violenza. La Giunta provinciale, su proposta dell'assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana, ha approvato due distinti bandi, il primo per l'implementazione di un nuovo Centro antiviolenza con una sede principale e almeno due sedi periferiche, per un importo di 600.000 euro, il secondo per un nuovo Servizio residenziale, per un importo di 1.650.000 euro. "Con questo provvedimento andiamo ad incrementare i servizi antiviolenza a tutela delle donne vittime di violenza e dei loro figli - commenta l'assessore Segnana -. Si tratta di un provvedimento importante, che conferma l'elevata attenzione che questa amministrazione ha sempre dedicato alle donne in condizioni di vulnerabilità: grazie al nuovo Centro vogliamo garantire che le attività possano essere erogate anche presso sedi periferiche dislocate sul territorio provinciale, rafforzando al contempo la rete antiviolenza sul territorio, mentre attraverso il Servizio residenziale si accresce la risposta al bisogno di accoglienza residenziale", conclude l'assessore.
Stefania Segnana assessore provinciale alla salute famiglia e politiche sociali [ Archivio Ufficio Stampa PAT]

Il nuovo Centro antiviolenza sarà costituito da una sede principale, dislocata territorialmente dal capoluogo, e situata nel comune di Rovereto o di Riva del Garda o Arco, e almeno due sedi periferiche nei comuni di Cles e Cavalese. La spesa stimata per l'erogazione di tale servizio è complessivamente di
600.000 euro per un periodo di 36 mesi, con avvio stimato dal 1° gennaio 2024.
Il nuovo Servizio residenziale sarà articolato in alloggi protetti e in semi-autonomia per soddisfare il fabbisogno complessivo di accoglienza per ulteriori 13 donne/nuclei nel territorio provinciale. La spesa stimata per l'erogazione di tale servizio è complessivamente di 1.650.000 euro per un periodo di 36 mesi, con avvio stimato dal 1° gennaio 2024.

(at)


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