Nel piano, ha proseguito l’assessore, viene dunque data priorità alla promozione di un sistema della salute capace di innovarsi e di rinnovarsi, valorizzando le eccellenze e i professionisti sanitari, nonché la qualificazione di una rete ospedaliera policentrica, in raccordo con la Scuola universitaria di medicina e chirurgia di Trento. Centrale il progetto dei nuovi ospedali, non solo Trento con il “Polo Ospedaliero e Universitario del Trentino” ma anche il polo di Cavalese-valli dell’Avisio. Con riferimento ai nuovi bisogni legati all’invecchiamento della popolazione è previsto inoltre il potenziamento dell’assistenza domiciliare e territoriale e della rete di supporto del volontariato e del Terzo settore.
Ecco nel dettaglio le azioni illustrate dall’assessore per l’area strategica 5.0 “Salute e benessere durante tutte le fasi di vita dei cittadini” della Strategia provinciale, a sua volta declinata in quattro obiettivi di medio-lungo periodo. Analizzato in particolare nel corso dell’incontro il quarto punto, che riguarda nello specifico la risposta socio-sanitaria e il ruolo del volontariato e del Terzo settore, mentre nel successivo dibattito sono stati espressi da parte della Consulta l’apprezzamento per il metodo e la volontà di proseguire l’approfondimento nel merito dei temi.
Il primo obiettivo (5.1) è la promozione di un sistema sanitario capace di innovarsi e rinnovarsi, valorizzando le eccellenze e i professionisti sanitari.
La maggiore innovazione e attrattività del sistema sanitario provinciale viene perseguita dunque attraverso la valorizzazione del personale del comparto salute, promuovendone crescita professionale e benessere organizzativo.
Si delinea il passaggio verso l’istituzione dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata del Trentino (ASUIT), come evoluzione di APSS e in raccordo sia con l’Università di Trento che con la stessa Scuola di Medicina e Chirurgia, che possa promuovere un’offerta di salute pubblica fortemente integrata con la ricerca in ambito sanitario, socio-sanitario e clinico, l’innovazione tecnologica e la specificità del territorio.
Secondo obiettivo (5.2) l’implementazione dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria sul territorio e qualificazione della rete ospedaliera.
Prevista l’organizzazione dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria in una prospettiva di prossimità e di equità nell’accesso ai servizi e la qualificazione di una rete ospedaliera policentrica, in raccordo con la Scuola di Medicina e Chirurgia di Trento. Si punta inoltre a garantire la qualità delle prestazioni erogate dalle strutture pubbliche e private convenzionate, in coerenza con i fabbisogni e in una prospettiva di complementarietà e sussidiarietà.
Ulteriori risultati di azione, non meno rilevanti, sono la riduzione delle liste di attesa per le visite specialistiche/esami diagnostici e per i ricoveri programmati e la promozione di politiche integrate socio-sanitarie ed educative lungo tutte le fasi della vita.
Obiettivo 5.3 è una rete ospedaliera integrata a misura di Trentino. Partendo quindi dal progetto del “Polo Ospedaliero e Universitario del Trentino”, come detto, per il quale è prevista l’integrazione con il centro di Protonterapia già attivo in via al Desert e con l’Hospice pediatrico, la cui realizzazione è prevista in adiacenza a protonterapia.
Oltre a Trento tra i nuovi progetti figura il Nuovo Ospedale delle Valli dell’Avisio, rivolto ai territori delle Fiemme, Fassa e Cembra, nell’ottica di riorganizzare in senso territoriale l’Azienda provinciale per i servizi sanitari.
Completa il quadro dell’area salute l’obiettivo 5.4, che è garantire la piena inclusione dei soggetti più vulnerabili e fragili, promuovendo modelli assistenziali innovativi e valorizzando l’integrazione socio-sanitaria, le reti di solidarietà e le sinergie con il Terzo settore. Si punta quindi a favorire il benessere delle persone anziane e delle persone non autosufficienti e al sostegno e inclusione delle persone e delle famiglie fragili o vulnerabili, anche incrementando gli interventi di domiciliarità, residenzialità e semiresidenzialità.