Sabato, 28 Luglio 2012 - 02:00 Comunicato 2317

A Pian della Vegaia, in Val di Peio, la prima giornata del 49' Pellegrinaggio ANA
SULL'ADAMELLO LE LAMPADE DELLA PACE ACCESE DAGLI ALPINI

Hanno brillato di speranza oggi ai 1950 metri di Pian delle Vegaia, sull'Adamello, le lampade delle delegazioni delle nazioni europee che hanno partecipato al conflitto mondiale '14-'18. Lampade accese dagli Alpini nel cuore della "Montagna sacra per la pace", come la battezzò Giovanni Paolo II, al 49' Pellegrinaggio nazionale, organizzato dalla sezione ANA di Trento e dedicato alla memoria di un giovane capitano alpino che morì nella battaglia per la conquista della Punta San Matteo, il 3 settembre 1918, la più "alta" battaglia della storia, combattuta a 3.684 metri di quota, e l'ultima del primo conflitto mondiale. Millecinquecento le penne nere che, con cinque distinte colonne partite dal Tonale, dalle Case di Viso sul settore camuno, dal Rifugio Vioz e da Peio Fonti, hanno raggiunto stamane a piedi Pian della Vegaia, luogo della cerimonia ufficiale, a tratti disturbata dalla pioggia, e dove hanno assistito alla messa concelebrata dall'arcivescovo di Trento monsignor Luigi Bressan e monsignor Angelo Bazzarri, presidente della Fondazione Don Carlo Gnocchi di Milano, e accompagnata dal Coro ANA di Trento. Accanto a molte autorità ed in rappresentanza della Giunta provinciale, con in testa il cappello degli alpini, l'assessore Tiziano Mellarini. "Oggi, nella sacralità di questo luogo, si è respirato uno spirito di fratellanza e di pace universale, che vuole portare all'unione tra i popoli per la costruzione di un'Europa delle Nazioni e dei Popoli per la quale anche il Trentino vuole spendersi".-

Siamo nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio e proprio qui, a Pian della Vegaia, stazionavano quel 3 settembre 1918, giorno della battaglia di Punta San Matteo, i mille Kaisershützen imperiali che riuscirono a conquistare la vetta presidiata dal Battaglione Skiatori Monte Ortler. Sepolto dai ghiacci rimase, fra i tanti, anche il corpo di chi comandava i soldati italiani, un giovane ufficiale alpino, Arnaldo Berni, il cui nipote Alberto Berni, oggi 73enne, era oggi presente alla cerimonia che ha concluso nel pomeriggio, al cimitero della guerra di San Rocco di Peio, la prima delle due giornate del 49' Pellegrinaggio ANA sull'Adamello.
In una delle colonne delle penne salite a Pian della Vegaia anche l'alpino Tiziano Mellarini, l'assessore all'agricoltura e al turismo oggi qui in rappresentanza della Giunta provinciale. Con lui i presidenti delle sezioni Ana di Trento Maurizio Pinamonti e della Vallecamonica Giacomo Cappellini.

Cerimonia con il labaro nazionale dell'ANA, scortato dall'intero consiglio nazionale dell'Associazione nazionale alpini con il presidente Corrado Perona, 154 gagliardetti in rappresentanza di altrettanti gruppi e una ventina di vessilli sezionali delle penne nere, provenienti da tutta l'alta Italia. Presente, tra gli altri, anche il generale Fausto Macor, vice comandante delle Truppe Alpine, il procuratore della Repubblica di Brescia Perscarsoli, l'onorevole Laura Froner, il presidente del Parco Nazionale dello Stelvio Ferruccio Tomasi. Cerimonia intensa, raccolta, introdotta dal presidente dell'ANA di Trento Pinamonti, alle cui parole si sono unite quelle del sindaco di Peio Angelo Dalpez, che ha ricordato la figura del capitano Arnaldo Berni, e quelle di Tiziano Mellarini ("questo è lo spirito alpino che serve ancora nei momenti attuali e che è esempio, al di là del volontariato da cui è espresso, di un affetto vero per l'Italia").
Rivolto ai giovani, invitati a "partecipare di più a queste cerimonie", ed agli alpini in procinto di partire per l'Afganistan, il saluto del presidente ANA nazionale Perona: "Sono momenti difficili per l'Italia ma gli alpini sono abituati a portare lo zaino anche se si fa ogni giorno più pesante".
Toccante e altamente simbolico il momento in cui è stata consegnata ad un colonnello dell'esercito russo (unico rappresentante straniero presente, dopo che le delegazioni francese e tedesca erano rimaste bloccate da una frana in Valtellina che ha loro impedito di giungere in tempo alla cerimonia del mattino) una lanterna accesa dagli alpini sul luogo in cui papa Giovanni Paolo II dichiarò l'"Adamello montagna sacra per la pace".

Domani il 49' Pellegrinaggio ANA vivrà una seconda intensa giornata, che inizierà con il picchetto degli Alpini a Cogolo, quindi l'attesa sfilata nelle vie del paese, accompagnata dal corpo bandistico Val di Peio e dalla Fanfara sezionale Ana di Trento, fino al campo sportivo dove sono previsti gli interventi delle autorità e la celebrazione della messa. (cz)

Immagini a cura dell'Ufficio Stampa
Allegato: intervista a Tiziano Mellarini
-