Venerdì, 17 Luglio 2015 - 02:00 Comunicato 1827

Si chiudono domani i tre giorni di alta formazione con oltre 20 docenti del mondo accademico
STAVA: "LA SICUREZZA DEI RIEMPIMENTI DI TERRA"

Domenica ricorrono i 30 anni dalla tragedia di Stava, fra gli eventi più interessanti vi sono i tre giorni di alta formazione dedicati ad approfondire "La sicurezza dei riempimenti di terra: bacini di decantazione, colmate e discariche", che la Fondazione ha organizzato insieme all'AGI, Associazione Geotecnica Italiana e all'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trento presso l'edificio polifunzionale di Stava. Da ieri fino al 18 luglio oltre venti docenti provenienti dal mondo accademico, dalle istituzioni pubbliche, dagli organi di controllo e dalle società d'ingegneria si stanno alternando in una fitta serie di lezioni e relazioni per portare agli addetti ai lavori le conoscenze più recenti frutto della ricerca e della pratica nel campo della sicurezza dei riempimenti di terra in generale e dei bacini di decantazione; e questo per contribuire allo scopo che i superstiti della val di Stava e la comunità di Tesero si sono dati e cioè far in modo che non si ripetano disastri analoghi a quello di Stava e che non siano morti invano i 268 uomini, donne e bambini che hanno perso la vita il 19 luglio 1985 in val di Stava.-

Ieri e oggi i seminari promossi nell'ambito della tre giorni di formazione erano dedicati ad approfondire la sicurezza e le ultime normative, nonché la costruzione e il controllo delle opere sui terreni. La giornata di domani, invece, sarà dedicata alla "Sicurezza nella gestione dei rifiuti delle attività estrattive". I bacini di decantazione (tailings dam), gli argini di contenimento degli sterili residuati dall'attività estrattiva sono strutture in materiali sciolti che necessitano di una notevole attenzione nei riguardi della loro stabilità e quindi della sicurezza che ne consegue giacché, nonostante gli innumerevoli disastri avvenuti negli ultimi decenni, incidenti rilevanti continuano a ripetersi al ritmo impressionante di quasi due incidenti in media l'anno.
La catastrofe del 19 luglio 1985 in val di Stava è forse il più grave disastro industriale e ambientale al mondo a seguito del crollo di bacini di decantazione. Da allora si contano altri 55 incidenti rilevanti in strutture analoghe nel mondo, di cui 9 in Europa. Il ripetersi di incidenti rilevanti induce a ritenere che il problema della sicurezza di tali strutture di contenimento sia tuttora sottovalutato, nonostante le precise norme in materia fra le quali la Direttiva 2006/21/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive, recepita in Italia con il Decreto Legislativo 30 maggio 2008 n. 117.
La Fondazione Stava 1985 Onlus ha promosso quindi un seminario dedicato al tema della sicurezza strutturale e ambientale dei depositi di sterili minerari. Nel corso del seminario saranno illustrati alcuni casi di crollo avvenuti nel mondo, l'applicazione del metodo osservazionale nella gestione del bacino di decantazione più grande in Europa e saranno svolte alcune riflessioni sulle condizioni di sicurezza delle strutture, per la maggior parte inattive, presenti sul territorio nazionale. Il seminario si concluderà illustrando le nuove tecnologie di gestione degli sterili e la tecnica di ricoltivazione (landfill mining) per lanciare la sfida di un cambio di paradigma degli sterili da rifiuto a risorsa.
Il ciclo di eventi di alta formazione è promosso dall'Associazione Geotecnica Italiana AGI, dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trento e dalla Fondazione Stava 1985 Onlus e vede il Patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, del Ministero per l'Ambiente, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, del Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Ingegneri e dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bolzano e con il sostegno dell'Associazione Italiana di Geologia Applicata e Ambientale AIGA, della Società Italiana di Geologia Ambientale, dell'Associazione Mineraria Sarda, dell'Associazione Nazionale Ingegneri Minerari e di Assomineraria. -