Giovedì, 16 Luglio 2015 - 02:00 Comunicato 1817

Domenica 19 luglio ricorre il trentennale della tragedia
STAVA: 268 VITE SPEZZATE

Domenica ricorre il trentennale della tragedia di Stava, in programma una solenne cerimonia e un calendario di eventi, organizzato dalla Fondazione Stava 1985 Onlus assieme all'Associazione 19 luglio val di Stava, dalla Regione autonoma Trentino Alto Adige, dalla Provincia autonoma di Trento, dal Comune di Tesero.
La colata di fango che il 19 luglio 1985 travolse la val di Stava spense la vita di 89 uomini, 120 donne, 31 ragazzi con meno di 18 anni e di 28 bambini con meno di 10 anni. 267 morirono sul colpo, una ragazza, estratta viva dalle macerie, morì una settimana dopo all'ospedale di Trento. Vivevano in 64 diversi Comuni di 11 regioni d'Italia. 70 erano residenti a Tesero, 12 in altri 7 Comuni della Regione Trentino Alto Adige; 115 erano residenti in 32 diversi Comuni della Lombardia, 42 di loro a Milano; 20 risiedevano in 7 diversi Comuni dell'Emilia Romagna; 12 in 7 Comuni del Veneto; 9 a Roma; 9 a Bari; 7 in due Comuni delle Marche; 5 in due Comuni della Toscana; 4 in Sardegna; 4 in due Comuni del Piemonte; 1 a Genova.-

I nomi delle Vittime sono riportati su 4 pietre di porfido che fiancheggiano il monumento alle Vittime della val di Stava nel cimitero di San Leonardo a Tesero e sono racchiusi nella lapide in cristallo che fu benedetta da Papa Giovanni Paolo II ed è stata posta nella Chiesetta di Stava.
I loro nomi verranno pronunciati per gruppi ad ogni stazione della Via Crucis che risalirà la val di Stava sabato 18 luglio, vigilia dell'anniversario, con partenza alle 20.30 dalla località Pesa e arrivo alla chiesetta di Stava. Come ogni anno la Via Crucis sarà accompagnata dai canti religiosi del Coro Parrocchiale, del Coro Giovanile e del Coro Genzianella di Tesero.
I loro nomi sono riportati anche su di un manifesto che verrà esposto nelle vie di Tesero.
"La loro perenne memoria – recita il motto scolpito in calce al lungo elenco delle Vittime – sia di monito perché la superficialità, la noncuranza, l'approssimazione, l'incuria, l'interesse non debbano più prevalere sulla cura per l'uomo, la sacralità della vita umana, la coscienza delle personali responsabilità".
L'elenco delle Vittime è riportato anche sul sito della Fondazione Stava 1985 Onlus (www.stava1985.it) ed è ordinato tenendo conto dei rapporti di parentela che legavano le Vittime fra loro: oltre a cognome e nome, con il nome da nubile per le donne sposate, sono indicate la data di nascita, la data di morte (il 19 luglio 1985 per 267 di loro) e il luogo di residenza al momento della morte. -