Lunedì, 08 Ottobre 2012 - 02:00 Comunicato 3054

13 giovani da Egitto, Tunisia e Sardegna ospiti per due mesi del Centro per la formazione alla solidarietà internazionale
SPONDA SUD: DAL MEDITERRANEO AL TRENTINO PER COSTRUIRE FUTURO

Costruire percorsi di democrazia, dialogo, partecipazione: è la nuova frontiera della cooperazione internazionale, e ad esserne protagonisti sono in primo luogo i giovani. E sono proprio 13 giovani, di età compresa fra i 24 e i 32 anni, provenienti da Egitto, Tunisia e Sardegna, ad essere al centro del progetto "Sponda Sud", approdato stamani a Trento, al Centro per la formazione alla solidarietà internazionale. Il gruppo ha già trascorso tre mesi nel borgo di Rondine, in provincia di Arezzo, dove da 15 anni si realizzano percorsi di soggiorno-studio come questi, rivolti a giovani provenienti da paesi in guerra o fortemente "divisi". Ora è la volta del Trentino, dove i corsisti si fermeranno altri due mesi, fino a dicembre. Il Centro di vicolo San Marco, che condivide con l'Ocse la sede dell'ex-convento degli Agostiniani, ha messo a punto un percorso strutturato in moduli tematici, al quale offriranno il loro contributo qualificati docenti ed esperti nelle varie tematiche (sviluppo locale, governance, politiche nell'area mediterranea, dialogo interreligioso e così via) fra cui anche docenti della Trentino School of Management. Stamani, ad accogliere i ragazzi e le ragazze provenienti da due dei paesi di punta della "primavera araba", Tunisia ed Egitto, e i loro coetanei dalla Sardegna, il presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai, il presidente di Rondine Franco Vaccari, il presidente del Centro per la formazione alla Solidarietà Internazionale Carlo Basani e la direttrice Jenny Capuano.
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Mettere la persona al centro di una rete di esperienze, conoscenze, relazioni: così, nel porgere il benvenuto agli ospiti, il presidente Basani ha sintetizzato la missione del Centro, che ospiterà questa parte del progetto "Sponda Sud", da oggi al 7 dicembre. "Questa è la vostra nuova casa, fino alla vigilia di Natale", ha proseguito, invitando i partecipanti all'esperienza, tutti giovani già impegnati in percorsi di studio specifici nel campo delle relazioni internazionali o nel mondo dell'associazionismo, a scoprire anche la realtà del Trentino, che può essere per essi una preziosa fonte di ispirazione, in virtù in primo luogo del suo portato storico.
Gli ha fatto eco il presidente Dellai, per il quale "questa esperienza ci consente di essere a contatto diretto con una delle grandi fasi di cambiamento che si stanno sviluppando oggi nel mondo, quella che interessa la sponda Sud del mediterraneo, i paesi della cosiddetta 'primavera araba'. Viviamo in una fase storica caratterizzata da una grande interdipendenza: ciò che accade altrove ha dei riflessi anche qui, in Trentino. Devo dire che forse noi siamo abituati a percepirlo, dal momento che il nostro territorio è sempre stato una zona di confine, assieme al resto dell'arco alpino, un'area di confronto e di scontro fra paesi, culture, popolazioni diverse. Siamo contenti pertanto di mettere a disposizione le nostre risorse e le nostre esperienze ai processi di cambiamento che state vivendo, e che speriamo vi vedano come protagonisti. Dalla sponda Sud del Mediterraneo giungono segnali contraddittori: per certi versi preoccupanti, per altri anche pieni di speranze, di voglia di futuro. Se riusciremo a fare la nostra piccola parte, ne saremo felici."
Franco Vaccari ha rievocato la già lunga esperienza di collaborazione che lega l'associazione Rondine Cittadella della Pace al Trentino, dove spesso i giovani partecipanti al percorsi di convivenza e di formazione vengono in visita, anche per vedere i luoghi che furono teatro del primo conflitto mondiale. "Quando si viene in Trentino - ha detto, rivolgendosi ai giovani ospiti - ci si viene con due sentimenti, l'affetto e la stima. L'affetto degli italiani per il Trentino è evidente, perché dentro questa terra si è giocata molta della storia dell'Italia, con passaggi anche drammatici, dolorosi. Oggi vediamo che quelle esperienze hanno prodotto un 'fiore di civiltà' che va apprezzato e conosciuto; attenzione, non replicato, perché ogni realtà ha i suoi caratteri e le sue specificità. Ma è importante che voi riconosciate i valori di fondo di questa terra; se lo farete, vi accorgerete che non sono tanto diversi dai vostri valori. L'Autonomia in particolare è una formula importante: siete dentro un'esperienza civile e politica di grande interesse."
Vaccari ha aggiunto che "siamo consapevoli del fatto che più di 10.000 persone sono morte nel Mediterraneo, in questi anni, cercando di raggiungere l'Europa. Sappiamo inoltre che della gente che è morta lì, nei vostri paesi, vi sono responsabilità a molti livelli, responsabilità che interessano anche noi europei. Dobbiamo costruire dunque fra una sponda e l'altra del Mediterrano un ponte di fiducia, sul quale fare transitare, in entrambe le direzioni, soprattutto i giovani. Nel Nord questo ponte poggia ora su tre pilastri, Rondine, in Toscana, il Trentino e la Sardegna. Dall'altra parte ci sono giovani come voi, giovani come quelli che hanno fatto e stanno facendo questo cammino per diventare attori di cambiamento, per il dialogo e la cooperazione fra i paesi del Mediterraneoi. Io spero potremo continuare ad incontrarci e a fare molta strada assieme."
E' toccato poi a Jenny Capuano presentare il programma dei prossimi due mesi, che utilizza come quadro di riferimento l'approccio basato sui diritti umani e sull'eguaglianza di genere. Durante le attività formative i momenti di apprendimento frontale saranno alternati a discussioni, approfondimenti tematici, esercitazioni e lavori di gruppo, favorendo un coinvolgimento attivo dei partecipanti. In questo modo
l'esperienza di ogni partecipante verrà condivisa con gli altri e diventerà componente fondamentale del processo di apprendimento.
Approfondendo i diversi aspetti della cooperazione internazionale e dello sviluppo locale, si giungerà all'incontro diretto con alcuni testimoni ed esempi di buone pratiche del territorio trentino e non solo. (mp)

VIDEO INTERVISTE

In allegato: brochure del progetto "Sponda Sud"
Interviste audio e video e foto a cura dell'Ufficio stampa

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