Martedì, 24 Luglio 2012 - 02:00 Comunicato 2261

Oggi presso il Commissariato del Governo di Trento, alla presenza dell'assessore Lia Beltrami Giovanazzi e del commissario Francesco Squarcina
SOTTOSCRITTO IL PROTOCOLLO PER CONOSCERE, PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA DI GENERE

Violenza di genere, una realtà purtroppo ancora oggi spesso poco nota, di cui non si dispongono dati sufficienti per stimare la sua diffusione. Per questo la Giunta nei giorni scorsi ha approvato un protocollo di intesa che unisce la Provincia autonoma di Trento e il Commissariato del Governo in un'azione sinergica di prevenzione e di contrasto del fenomeno. Oggi la firma del documento, presso la sede del Commissariato di Trento, da parte dell'assessore alla solidarietà internazionale e convivenza, Lia Giovanazzi Beltrami e del commissario del Governo, Francesco Squarcina. Presenti alla cerimonia anche il questore di Trento Giorgio Iacobone e il comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri col. Fausto Rossi. Il protocollo consentirà da un lato di avviare una raccolta dati condivisa con i rappresentanti delle forze dell'ordine per monitorare e conoscere il fenomeno in Trentino, dall'altro di sensibilizzare gli operatori delle forze dell'ordine a questa problematica.-

"Da oggi, con la firma di questo protocollo – ha detto l'assessore provinciale alla solidarietà internazionale e alla convivenza Lia Beltrami Giovanazzi, – e al termine di un proficuo lavoro preparatorio, decolla un gruppo di lavoro che avrà il compito di raccogliere i dati relativi alle denunce di violenze sulle donne, correlando tra di loro le informazioni raccolte dalla Questura, dalle stazioni dei Carabinieri e dagli uffici della Provincia delegati al problema. Questi dati verranno messi in rete e ciò consentirà alle autorità preposte e alla Provincia di individuare azioni mirate ed efficaci per contrastare il fenomeno. Sulla base di quel che ci dicono oggi le statistiche, in Italia una donna su tre nel corso della sua vita subisce almeno una violenza: la Provincia autonoma di Trento ha già attivato strumenti per venire incontro alle donne vittime di soprusi, con case rifugio e alloggi protetti che mettono a disposizione ben 200 posti letto, peraltro sempre occupati. È necessaria però un'esatta visione delle dimensioni e delle caratteristiche del fenomeno. Il protocollo d'intesa firmato oggi dalla Provincia e dal Commissario del Governo ci aiuterà a conoscere meglio il problema e a individuare le strategie più opportune per contrastarlo. Il prossimo 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, saremo in grado di diffondere i primi risultati dell'attività di monitoraggio".
"Con il protocollo di oggi – ha aggiunto il Commissario del Governo Francesco Squarcina, – si chiude una fase del progetto che ha visto la Provincia, il Commissariato, la Questura e il Comando provinciale dei Carabinieri lavorare gomito a gomito per dare risposte efficaci e risolutive al dramma delle violenze sulle donne. Gli strumenti che saranno attivati con questo documento di sicuro ci consentiranno non solo di quantificare l'incidenza del fenomeno, ma anche di comprenderne le cause scatenanti e di individuare gli strumenti più adatti per limitarne le tragiche conseguenze. Lavoriamo tutti in piena collaborazione, insomma, con le forze dell'ordine in prima linea ma con il pieno appoggio delle istituzioni nazionali e locali".
La firma di questo protocollo rappresenta un nuovo passo concreto nell'attuazione della legge provinciale 6/2010 "Interventi per la prevenzione della violenza di genere e per la tutela delle donne che ne sono vittime" che prevede diverse misure specifiche tra cui la creazione del Comitato per la tutela delle donne vittime di violenza e dell'Osservatorio provinciale sulla violenza di genere con il compito di migliorare la conoscenza delle dimensioni assunte dal fenomeno della violenza di genere, condizione questa imprescindibile per la programmazione degli interventi da attuare e per la loro efficacia.
Il Comitato per la tutela delle donne vittime di violenza è un organismo tecnico per la programmazione sociale, con funzioni propositive e consultive, al fine di approfondire le tematiche relative alla tutela delle donne vittime di violenza. Fanno parte del Comitato rappresentanti di associazioni del terzo settore che sul territorio provinciale gestiscono servizi a favore di donne vittime di violenza, referenti pubblici e rappresentanti delle strutture provinciali competenti in materia di violenza di genere. L'Osservatorio provinciale sulla violenza di genere è coordinato dall'Ufficio per le politiche di pari opportunità dell'Agenzia provinciale per la famiglia ed ha invece il compito di curare la raccolta, l'elaborazione e l'analisi dei dati relativi a questo fenomeno.
Dopo che l'Osservatorio, in collaborazione con il Servizio politiche sociali e con il supporto dell'Università di Trento, ha individuato un'unica modalità di raccolta dati per i soggetti del terzo settore in modo tale da garantire l'omogeneità e la confrontabilità delle informazioni, il Protocollo vuole proseguire il percorso intrapreso e far fronte alla mancanza di informazioni complete ed omogenee per quanto riguarda le denunce presentate alle Forze dell'ordine da parte di donne vittime di violenza.
Il Protocollo prevede infatti la definizione di una procedura sistematica di raccolta delle denunce presentate in modo che il monitoraggio dei casi di violenza subita dalle donne sia costante e aggiornato. Solo attraverso una base dati oggettiva relativa al fenomeno della violenza di genere, si potranno costruire sistematiche iniziative di contrasto e di prevenzione.
Inoltre, dato che per l'efficacia degli interventi previsti è necessario un contesto di riferimento sensibile al fenomeno della violenza di genere, i soggetti firmatari si sono impegnati anche per la promozione di iniziative di sensibilizzazione e conoscenza tra gli operatori di polizia.
Due quindi gli obiettivi principali del Protocollo oggi sottoscritto:
monitoraggio e conoscenza del fenomeno della violenza di genere in provincia di Trento, attraverso un sistema di raccolta dati condiviso con i rappresenti delle forze dell'ordine;
sensibilizzazione degli operatori di polizia a questa problematica.
A tale scopo si è costituito un gruppo di lavoro, coordinato dalla Provincia autonoma di Trento - Agenzia provinciale per la famiglia, al quale partecipano: un referente dell'Osservatorio provinciale sulla violenza di genere, un rappresentante del Commissariato del Governo, un referente della Polizia di Stato e uno dell'Arma dei Carabinieri. Il protocollo avrà durata fino al 31 dicembre 2014.

Fotoservizio e filmato a cura dell'Ufficio Stampa
In allegato una breve intervista audio in MP3 all'assessore Lia Beltrami Giovanazzi -