Giovedì, 20 Aprile 2017 - 17:19 Comunicato 913

Per i 65 anni del Trento Film Festival una rassegna ricca di ospiti, film, eventi e mostre, a cominciare dalla retrospettiva dedicata al pittore Carlo Sartori che sarà inaugurata oggi alle 18
SOS Terra, la Principessa e l’aquila, Fabio Volo e Teresa Mannino: un festival per riflettere, sognare e sorridere

Sarà anche la kermesse delle curiosità con il “Cinemobile” e il “Panino gourmet del festival”. Per i più piccoli un programma tutto loro con “TFF Family”. Grande attesa per i film con protagonisti gli animali e la natura selvaggia. Iniziate le prevendite e da quest’anno più sale per le proiezioni.
Si parte. A pochi giorni dall’inizio (27 aprile – 7 maggio) in città si respira già aria di festival: a testimoniarlo il successo della rassegna “Avvicinamenti”, le numerose richieste d’informazioni sul programma (con 148 appuntamenti e 153 proiezioni), gli andamenti delle prevendite, gli accessi internet al sito della rassegna, i tanti “mi piace” su Facebook, il numero di accrediti stampa in costante crescita, il numero sempre più alto di giovani che hanno chiesto di partecipare come volontari, oltre 100 e da diverse regioni italiane.
Numerose attestazioni di simpatia manifestate dal pubblico anche per l’Islanda, “Paese ospite” della Sezione “Destinazione”, per il quale, in collaborazione con il Consolato Generale d’Islanda e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, sono state previste mostre, film, incontri. E tra questi ultimi cresce l’attesa per quelli con Fabio Volo e l’esploratore Alex Bellini. E il film dedicato all’exploit della nazionale di calcio islandese.

Iniziate con successo le prevendite alla biglietteria dell’Auditorium Santa Chiara e sul sito www.primiallaprima.it per le serate alpinistiche e le serate evento. In cartellone all’Auditorium Santa Chiara (alle 21):

  • tre spettacolari serate alpinistiche con particolari effetti scenografici, rispettivamente, con Reinhold Messner (27 aprile), Adam Ondra, Antoine Le Menestrel e i nomi più celebri di ieri e di oggi dell’arrampicata sportiva(28 aprile); gli alpinisti Thomas Huber, Roger Schaeli, Stephan Siegrist e Connie, moglie del grandissimo Jeff Lowe, vincitore delPiolet d’Or 2017 (4 maggio);
  • quattro grandi serate evento, di cui due sempre all’Auditorium Santa Chiara, rispettivamente con l’alpinista Fausto De Stefani (30 aprile); con l’astronauta Umberto Guidoni,  il meteorologo Luca Lombroso e la partecipazione straordinaria di Teresa Mannino (3 maggio); e altre due, rispettivamente, con lo scrittore Marco Albino Ferrari (29 aprile, alle 21, Palazzo Lodron) e l’attesissima la trail runner nepalese Mira Rai, nominata da National Geographic “Adventurer of the Year 2017” (5 maggio, alle 21, Supercinema Vittoria).

Molta attesa e curiosità anche per l’appuntamento con Reinhold Messner questa volta in veste di regista, con la presentazione in anteprima italiana della sua versione cinematografica del film “Still Alive – Dramma sul Monte Kenya” (l maggio, alle 21, Supercinema Vittoria).
Si preannunciano già con particolare partecipazione di pubblico anche gli incontri con Romano Prodi e Giuseppe De Rita e a MontagnaLibri, con gli scrittori Paolo Cognetti, Mauro Corona, Luigi Maieron, Franco Perlotto, Robert Peroni.
L’ambiente che ci circonda e il Monte Bondone protagonisti del festival con una serie d’iniziative con il Muse, il Comune di Trento, la Rete Riserve Monte Bondone, l’Apt Trento-Bondone.
Per i più piccoli quest’anno si è pensato ancora più in grande, creando “TFF Family”, una vera e propria sezione della rassegna con un ricchissimo programma di iniziative, film e le sempre più coinvolgenti attività al “Parco dei Mestieri”, in collaborazione con Vita Trentina, Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, Muse – Museo delle ScienzeWWF - Trentino Alto Adige.

Le dichiarazioni
Presentato oggi a Palazzo Geremia il programma della 65. edizione del Trento Film Festival che si svolgerà dal 27 aprile al 7 maggio. A illustrare i numerosi appuntamenti della rassegna sono stati il presidente del festival Roberto De Martin, la direttrice, Luana Bisesti e il responsabile del programma cinematografico, Sergio Fant.
Presenti, in rappresentanza dei soci della rassegna, il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, l’assessore alla Cultura del Comune di Bolzano, Sandro Repetto, il vicepresidente generale del Cai, Erminio Quartiani.
«In questi 65 anni il Trento Film Festival – ha evidenziato il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta - non ha mai smesso di sorprenderci. E lo fa anche in questa edizione, ricchissima di film, di appuntamenti e di spunti di riflessione, non solo sulla montagna, ma sulla vita, sul rapporto tra avventura e limite, sull'ambiente, che non è solo la nostra casa, ma anche la misura delle nostre possibilità. Oggi come 65 anni fa la rassegna è per la nostra città un'occasione preziosa di arricchimento, un'immersione nella bellezza fragile del mondo in cui viviamo, l'inizio di un viaggio che fa divertire e insieme crescere in consapevolezza».
«65 anni di Trento Film Festival – ha aggiunto l’assessore alla Cultura del Comune di Bolzano, Sandro Repetto - 65 anni di emozioni assolute, d’incontri, mostre, convegni, libri, e ovviamente film. Montagna, società, cinema, letteratura evidenzia il sottotitolo del programma che animerà Trento dal 27 aprile al 7 maggio e che avrà poi attesa prosecuzione a Bolzano nella sua edizione autunnale con MontagnaLibri, proiezioni e incontri letterari. Tutto declinato sui temi comuni dell'ambiente naturale e della montagna, dei valori e delle sfide, della bellezza. Dalle Alpi alle montagne del mondo, qui nella terra delle Dolomiti è cresciuto un Festival che dalla prima edizione con 39 film e sette nazioni quest'anno conta 117 eventi, una rappresentanza internazionale vastissima e il "Premio Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO". Crescerà ancora questo Festival, ne sono certo, perché con il suo lavoro sa dare la concretezza di un corpo concreto a quel sistema di valori che l'ha fondato, e perché questi valori non li ha mai persi di vista. Qui stanno il semplice segreto del suo successo e la garanzie della sua solidità».
«65 anni, l’età del festival, sono tanti - ha commentato il presidente del Trento Film Festival, Roberto De Martin – ma allo stesso tempo sono un batter di ciglia se raffrontati all’età delle montagne, a dimostrazione di quanto ancora sia sconfinata la dimensione di questo straordinario mondo che appunto da 65 anni la rassegna racconta, attraverso il cinema, la letteratura, gli eventi, le mostre. Per questo il festival, la prima e più longeva rassegna cinematografica al mondo dedicata alla montagna, all’esplorazione all’avventura, ogni anno che passa dimostra freschezza, originalità, voglia di crescere, investigare, proporre, perché sono ancora tante le cose da scoprire e raccontare. Della montagna del passato e di quella che sarà.
Questa 65. edizione del festival ha per noi un significato particolare, perché al cinema e nei vari eventi proposti, dalla serata evento di Reinhold Messner a quella sull’arrampicata sportiva di Adam Ondra, da quella con l’astronauta Umberto Guidoni a quella con la trail runner Mira Rai, seguiremo proprio il legame tra la montagna del passato e quella del futuro, dando voce a grandi protagonisti di ieri, di oggi e di domani. Una visione, questa, che abbiamo cercato di realizzare anche negli incontri con  celebri personaggi della cultura e della società, come Romano Prodi, Giuseppe De Rita, don Josef Hurton, con i quali capiremo quanto sia importante guardare indietro per poter vedere avanti. Rinnovandosi sempre, stupendosi, arricchendosi di nuova vitalità e di grandi visioni. Così come auspica spesso il presidente generale del CAI, Vincenzo Torti, anche con gli editoriali su “Montagna 360”, presente con due importanti iniziative al festival. Ne abbiamo tutti bisogno. Ne ha bisogno il mondo che soffre per una grave crisi ambientale e sociale a cui il festival cercherà di dare voce. Con l’arte del cinema e delle parole, ma soprattutto con grande entusiasmo».
«Il Cai è orgoglioso di essere stato tra i fondatori e di essere tra gli artefici del Trento Film Festival – ha aggiunto il Vicepresidente generale del sodalizio, Erminio Quartiani -. Un festival della montagna e per la montagna. Che promuove la cultura dell’alpinismo, ma che va oltre l’alpinismo. Sempre più si occupa delle popolazioni montane e di promuoverne la causa che tutti dovremmo vivere come nostra: nostro l’impegno per l’adattamento ai cambiamenti climatici e per educare a prevenire i disastri ambientali, come a conservare la natura e il paesaggio montani. Nostro l’impegno per difendere le montagne dall’assalto di una distorta e superata cultura dello sviluppo che invece deve essere sostenibile come anche il turismo. Nostro l’impegno per fare tornare un turismo “dolce” nelle terre alte colpite dal terremoto, come dimostrano il documentario sul Soccorso Alpino del Cai e il previsto convegno sui sentieri in ambito festival».

Un festival di tutti con un programma per tutti
«In questi ultimi anni – ha spiegato Luana Bisesti – il festival è ulteriormente cresciuto, raggiungendo un numero d’iscrizioni di film al di sopra di ogni aspettativa, quest’anno oltre 600 provenienti da tutto il mondo, testimoniando come la rassegna sia considerata a livello internazionale un punto di riferimento importante e un trampolino di lancio per autori e produttori. Ma soprattutto è cresciuta sempre di più la percezione di familiarità che le persone hanno nei confronti del festival, per il quale ogni anno aumenta l’attesa e la curiosità per le novità che può riservare il programma. E tutto questo crediamo che accada perché ogni persona, appassionata o meno di montagna, nelle varie proposte offerte dalla rassegna, che parla attraverso vari linguaggi, ritrova le proprie passioni, i propri sogni, identificandosi con personaggi famosi del cinema, dell’alpinismo, della letteratura, avendo la possibilità di scoprire luoghi del nostro pianeta nuovi o poco conosciuti, di studiare o d’informarsi sugli avvenimenti sociali, politici, culturali, ambientali che hanno come sfondo la montagna.
Ciò ci riempie d’orgoglio e allo stesso tempo di responsabilità, cercando di tradurre tutte queste attese in un programma di appuntamenti variegato e di qualità. Così come abbiamo cercato di fare quest’anno con un calendario ricco di eventi e di film, con oltre 120 appuntamenti e 118 proiezioni cinematografiche, di cui parleremo seguendo il fil rouge del rapporto uomo-ambiente.
Tema che affronteremo con i film, le mostre, gli incontri letterari e le serate evento, quest’ultime che si caratterizzeranno anche per la presenza di ospiti, per così dire, “non convenzionali” per il festival, come i famosi e simpaticissimi Fabio Volo e Teresa Mannino».

L'Islanda
«Una delle chiavi di volta attraverso le quali sarà affrontato il tema del rapporto uomo-ambiente – ha aggiunto Luana Bisesti - sarà  l’Islanda, Paese ospite della Sezione “Destinazione…”.
In collaborazione con il Consolato Generale d’Islanda di Milano scopriremo lo straordinario ambiente naturale di questo Paese, dove è fortissimo e, allo stesso tempo, complicato il legame tra i suoi abitanti e il territorio. Il programma, in questo senso, propone vari film, con opere in parte inedite in Italia; numerose mostre, tra le quali quella di Guido Scarabottolo, autore del manifesto ufficiale di questa edizione; eventi e incontri, tra i quali quello con lo scrittore e conduttore radiotelevisivo Fabio Volo e la moglie islandese Johanna Hauksdottir e quella con il celebre esploratore Alex Bellini».
Le diverse iniziative sull’Islanda sono realizzate con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.

La montagna va in città, la città va in montagna
Nell’ambito delle iniziative aventi per tema il rapporto uomo-ambiente, quest’anno il programma del festival torna a dedicare particolare attenzione alla “montagna di casa”, il Monte Bondone, al centro peraltro di un importante progetto di rilancio a livello istituzionale.
I motivi dell’attenzione sono soprattutto tre: perché questa montagna rappresenta un esempio di territorio naturale vicino alle città, con il quale si possono creare occasioni di reciproco scambio di esperienze; perché costituisce uno straordinario caso di biodiversità vicino casa da preservare e valorizzare; perché storicamente il festival ha avuto un rapporto sempre particolare con il Monte Bondone, amato da molti alpinisti e dai trentini.
Insieme alla Rete di Riserve Bondone, al Muse-Museo delle Scienze e all’Apt Trento-Monte Bondone-Valle dei Laghi, il programma del festival proporrà così una serie di eventi con l’obiettivo di portare il “Bondone in città” e “la città in Bondone”, per sensibilizzare il pubblico sui grandi temi della coesistenza uomo-ambiente-natura. Obiettivo questo perseguito in modo particolare dalla Rete di Riserve Bondone, di cui una delle finalità è la formazione, comunicazione e promozione dei sui valori istitutivi, legati proprio alla conservazione della natura e della biodiversità.
Il celebre scrittore Paolo Cognetti ha sposato con entusiasmo questa iniziativa, diventando uno dei protagonisti del Bondone con una passeggiata che farà insieme al pubblico, durante la quale si racconterà e leggerà alcuni stralci dal suo ultimo libro Le otto montagne, edizioni Einaudi (2 maggio, 15.30, Giardino Botanico Alpino delle Viote). Gli appassionati del festival potranno, inoltre, scoprire il fascino notturno del Bondone e dello straordinario cielo stellato, insieme agli esperti del Muse, con una passeggiata alla luce delle lampade frontali dai boschi del Giardino botanico, fino alla Terrazza delle Stelle; o ancora la storica opera di fortificazione per la difesa di Trento, costruita nel 1860 e recentemente restaurata; oppure partecipare a battute di “caccia fotografica” a tema naturalistico, guidati dagli esperti, il naturalista Alessandro Marsilli e la biologa Giulia Tomasi in compagnia del famoso instagramer e fotografo Federico Graziati.
Gli amanti del Bondone e chi vuole scoprire i suoi “tesori” potrà inoltre partecipare all’incontro “Bondone montagna sostenibile o insostenibile?” (7 maggio, alle 16, Malgone di Candriai) una vera e propria chiacchierata tra esperti e appassionati di questa montagna, dal titolo provocatorio che vuole evocare domande e spunti di riflessione  sul futuro e la valorizzazione di questa montagna. Parteciperanno all’evento, tra gli altri, Michele Lanzinger, direttore del Muse, Alessandro Bazzanella di TSM (Trentino School of Management), Mauro Neri, giornalista e scrittore, Alessandro De Bertolini, Paolo Pedrini ci porterà a scoprirne gli aspetti più naturalistici.
Per il periodo del festival, in collaborazione con la rete di Riserve Bondone e il Muse, in Piazza Pasi, in Via Manci e al parco del Muse, saranno inoltre allestiti dei punti informativi sul Bondone (aperti dalle 10 alle 20) per catturare l'attenzione del pubblico e proporre delle micro pillole di scienza ed esperienza, come l'importanza dello sfalcio dell'erba e del mantenimento delle zone aperte a prato per la biodiversità e la ricchezza della natura; la fauna, il cielo stellato e il sole.

TFF Family
Altra importante novità quest’anno per la parte del festival dedicato ai più piccoli e agli alunni delle scuole elementari e medie della provincia: è nato infatti “TFF Family”, una vera e propria sezione della rassegna che racchiude tutte le attività che si svolgeranno al “Parco dei Mestieri”, giunto alla tredicesima edizione, e le iniziative aperte al pubblico rivolte in particolare alle famiglie.
Il Parco dei Mestieri, organizzato come ogni anno nel bellissimo giardino vescovile in via S. Giovanni Bosco 1, ospiterà un ricco programma di appuntamenti e attività, in collaborazione con Vita Trentina e Radio Trentino inBlu, Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, Muse – Museo delle Scienze, WWF - Trentino Alto Adige, Collegio delle Guide Alpine del Trentino, Parco Naturale Adamello Brenta, Gruppo Speleologico Trentino. Collaborano anche l'Istituto “Tambosi”, l'Istituto Pavoniano “Artigianelli” per le Arti Grafiche e l'Azienda Forestale di Trento e Sopramonte.
Come di tradizione, il Trento Film Festival propone un percorso di avvicinamento al cinema dedicato agli studenti delle classi elementari e medie della provincia di Trento. Il Parco, oltre che per le scuole, sarà aperto al pubblico per tutta la durata del festival, proponendo una serie di appuntamenti, attività e laboratori, pensati per i più piccoli.
Il ricco programma di eventi include, domenica 7 maggio, alle 16.30, lo spettacolo di burattini “Il circo della Ghironda”, della Compagnia La Ghironda di Forlì, in collaborazione con Vita Trentina e Radio Trentino inBlu. Sabato 6 maggio alle 16.30, verranno presentati i progetti della FIRST® LEGO® League Italia, un campionato di scienza e robotica tra squadre di ragazzi dai 9 ai 16 anni che progettano, costruiscono e programmano robot autonomi, applicandoli a problemi di grande interesse generale, ecologico, economico e sociale.
Realizzata anche una cartolina, illustrata dall’artista Guido Scarabottolo (allegata nella cartella stampa) con l’elenco di tutti i laboratori didattici per famiglie alla scoperta del mondo della montagna.
Il programma “TFF Family” propone inoltre due proiezioni dedicate alle famiglie: “Sasha e il Polo Nord” (2015), recente film di animazione del francese Rémi Chayé (30 aprile, alle 15.15, al Cinema Multisala Modena) e “Son tornata per te – Heidi” (1952), di Luigi Comencini, tratto dal romanzo omonimo di Johanna Spyri (7 maggio, alle 17.15, al Cinema Multisala Modena).
A Trento anche il capolavoro “Save the world”, dell’artista Fatmir Mura (sabato 29 aprile alle 17.30 presso il Teatro Cuminetti). Uno spettacolo innovativo e unico nel suo genere, fatto di bolle di sapone, acqua, terra e luce, tramite cui l’artista dà vita a un caleidoscopio infinito di personaggi e universi fantastici, facendo riflettere il pubblico sull’importanza del nostro pianeta.

Le curiosità

Il Cinemobile
Una delle maggiori attrazioni del festival che permetterà di fare un vero e proprio tuffo nel passato, sarà lo straordinario arrivo a Trento, il 28 e 29 aprile, del “Cinemobile”, il mitico veicolo Fiat 618 Cinemobile sonoro del 1936, recentemente restaurato. L’evento sarà realizzato in collaborazione con la Fondazione Cineteca Italiana di Milano.
Il cinemobile è un cinema ambulante dei primi anni Trenta. Restaurato da Regione Lombardia, oggi fa parte delle collezioni del MIC, Museo Interattivo del Cinema di Fondazione Cineteca Italiana di Milano, la prima cineteca nata in Italia, nel 1947. Per festeggiare i 70 anni della Cineteca, il Trento Film Festival ha organizzato questa manifestazione con l’esposizione del mezzo storico e proiezioni serali di film d’epoca e curiosità.

Il panino Gourmet del festival
Quest’anno gli appassionati del festival, oltre agli spettacoli e ai film, potranno “gustare” il panino gourmet del festival, fatto con prodotti trentini, per apprezzare gli inconfondibili sapori della nostra montagna. L’iniziativa sarà realizzata in collaborazione con Palazzo Roccabruna, Acqua Levico e i tre esercizi di Trento Uva e Menta, Il posto di Ste e Gusto Giusto, ciascuno dei quali, per tutta la durata della rassegna, proporrà il suo panino gourmet.
Il 1 maggio, dalle 12 alle 14, a Palazzo si potranno assaggiare gratuitamente i panini durante un show cooking, durante il quale gli chef di Uva e Menta, Il posto di Ste e Gusto Giusto racconteranno rispettivamente le loro ricette, associandole alle bevande bio di Acqua Levico  Roccabruna (per info e prenotazione occorre telefonare allo 0461 887101).

MontagnaLibri
La rassegna internazionale MontagnaLibri, giunta alla 31. edizione, anche quest’anno ospiterà numerosi autori, da Mauro Corona a Franco Perlotto, da Robert Peroni a Paolo Cognetti, ma anche giornalisti, editori, per presentare le opere di maggiore successo, alcune delle quali in anteprima. Durante la rassegna saranno presentati anche i vincitori del Premio Itas del libro di montagna, giunto alla 43. edizione, con 13 finalisti su un totale di 122 opere presentate da 70 case editrici (3 maggio, alle 11.30, Sala conferenze Fondazione Bruno Kessler). Con Itas saranno realizzati anche una serie d’incontri letterari.
Tra gli autori che parteciperanno agli appuntamenti “Emozioni tra le pagine” Umberto Matino, con il suo nuovo giallo “L’ultima Anguana” (28 aprile, 18.30, Palazzo Lodron); Paolo Castellino, con “C’è un tempo per sognare. La storia di Gianni Comino” (30 aprile, alle 18, Palazzo Roccabruna); Massimo Dorigoni con “Montagne senza vetta. Il coraggio di sentirsi liberi”, un libro patrocinato dal Tavolo trentino della montagna, con la prefazione di Tamara Lunger e le testimonianze di 22 celebri alpinisti che raccontano la loro esperienza di rinuncia alla vetta. Il ricavato della vendita del libro sarà destinato alla dotazione dei rifugi alpini più difficili da raggiungere di defibrillatore semiautomatico (30 aprile, alle 18.30, Sede Sosat); Paolo Cognetti con “La montagna così lontana, così vicina”. Il celebre scrittore, autore de “Le otto montagne”, in dialogo con Carlo Martinelli, incontrerà gli studenti e il pubblico (2 maggio, alle 10, Sala conferenze Fondazione Cassa di Risparmio Trento e Rovereto); Stefano Morosini, con “Il meraviglioso patrimonio. I rifugi alpini in Alto Adige/Südtirol come questione nazionale (1914-1972)” (4 maggio, alle 17, Nuovo spazio alpino Sat); Bepi Pinter con “L’ombra di Baloo” (5 maggio, alle 16.30, Casa della Sat); lo scrittore, alpinista ed esploratore altoatesino Robert Peroni che da oltre quarant’anni vive in Groenlandia per difendere la cultura degli Inuit, che in dialogo con Fausta Slanzi presenterà “In quei giorni di tempesta” (5 maggio, alle 18, Palazzo Roccabruna).
Ma MontagnaLibri riserva anche molte altre sorprese con eventi diventati ormai dei veri e propri  appuntamenti fissi per il pubblico, come il “Salotto letterario”, le “Prima a Roccabruna”, gli “Incontri”.
Alla rassegna parteciperanno, tra gli altri, Annibale Salsa e Elio Caola, in dialogo con Franco de Battaglia con “La Sarca. Luogo delle diversità” (29 aprile, alle 11, Spazio espositivo MontagnaLibri); Franco Michieli, con “L’estasi della corsa selvaggia” e Dario Pedrotti, con “Confessioni di un runner d’alta quota” (29 aprile, alle 18, Palazzo Lodron); Franco Perlotto, in dialogo con Mirella Tenderini, con “Spirito Libero” (1 maggio, alle 11, Spazio espositivo MontagnaLibri); ancora Mirella Tenderini con Max Solinas con “Yosemite ieri e oggi” (2 maggio, alle 17.30 Spazio espositivo MontagnaLibri); Roberto Mantovani e Daniele Lira con “Resistance. La lunga storia di Agostino Gazzera” (2 maggio, alle 18, Palazzo Roccabruna); Fiorenzo Degasperi con “Via Claudia Augusta” (4 maggio, alle 18, Palazzo Roccabruna).

(at)


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