Venerdì, 02 Agosto 2013 - 02:00 Comunicato 2250

Aggiornata la carta delle limitazioni
SONDE GEOTERMICHE A CIRCUITO CHIUSO: MODIFICHE PER L'INSTALLAZIONE

Su proposta del presidente Alberto Pacher, la Giunta provinciale ha approvato il primo aggiornamento della "Carta delle limitazioni per l'installazione di sonde geotermiche a circuito chiuso". Le modifiche consistono in interventi puntuali sulla cartografia e il provvedimento è stato approvato al fine di tutelare la qualità delle acque sotterranee.-

Anche in Trentino l'utilizzo della risorsa geotermica, tra le fonti energetiche pulite e rinnovabili, rappresenta una alternativa ai combustibili tradizionali. Lo sfruttamento di questa risorsa si rivela interessante per il riscaldamento e raffreddamento sia degli edifici privati che di quelli di maggiori dimensioni destinati ad uso pubblico.
Negli anni scorsi, in attuazione della normativa prevista in materia, la Giunta provinciale ha individuato le aree del territorio provinciale che presentano un potenziale rischio ambientale nel caso di installazione di sonde geotermiche. I criteri per l'individuazione di queste aree fanno riferimento all'instabilità dei versanti ed alla elevata vulnerabilità delle falde a fronte di fenomeni di inquinamento. Su queste aree la Giunta provinciale ha posto il divieto di installazione di sonde geotermiche. Per agevolare i cittadini nell'individuazione delle aree di divieto, nel 2009 è stata approvata un'apposita cartografia, la "Carta delle limitazioni per l'installazione di sonde geotermiche a circuito chiuso".
Le aree interdette sono state raggruppate in quattro categorie: aree potenzialmente interessate da manifestazioni geotermiche, idrotermali o minerali già sfruttate o sfruttabili; aree di rispetto idrogeologico delle sorgenti, dei pozzi e delle acque superficiali utilizzate a scopo potabile, comprese le sorgenti di acque minerali in concessione, nonché le sorgenti ritenute strategiche per le peculiari caratteristiche di qualità, quantità e vulnerabilità, anche se non sfruttate per uso umano, che potrebbero costituire riserve future; aree caratterizzate da frane superficiali, rotazionali, traslative e da deformazioni gravitative profonde di versante, che per la loro natura sono caratterizzate da movimenti del terreno che potrebbero comportare la rottura delle sonde geotermiche; aree prossime a faglie sismiche che si presumono attive. Con la decisione odierna si è intervenuti sulla "Carta delle limitazioni per l'installazione di sonde geotermiche a circuito chiuso" e si è provveduto ad adeguarla alle conoscenze tecniche oggi disponibili (lr) -