Venerdì, 07 Marzo 2014 - 02:00 Comunicato 530

La Giunta provincia ha aderito al progetto nazionale, capofila è la Regione Veneto, 18 gli enti regionali coinvolti
SI SPERIMENTA UN PROTOCOLLO DI SORVEGLIANZA SANITARIA DEI LAVORATORI ESPOSTI AD AMIANTO

Un accordo di collaborazione con l'Azienda Ulss della Regione Veneto per la realizzazione del progetto nazionale: "Sperimentazione e validazione di un protocollo di sorveglianza sanitaria dei lavoratori ex esposti ad amianto". È quanto ha deliberato oggi l'esecutivo provinciale, su proposta dell'assessora alla salute e solidarietà sociale Donata Borgonovo Re, affidando al contempo all'Azienda provinciale per i Servizi sanitari l'esecuzione del progetto, con un finanziamento pari a 8.200 euro. 16 sono le regioni coinvolte, alle quali si aggiungono le province autonome di Trento e di Bolzano per un totale di 18 enti, 24 i mesi di durata e 350.000 euro il costo totale previsto; capofila, individuata dal Ministero della Salute, è la Regione Veneto. Obiettivo del progetto è quello di definire un protocollo di sorveglianza sanitaria dei lavoratori che sono stati esposti ad amianto secondo principi di efficacia, appropriatezza, risparmio ed utilità sociale.-

Ad oggi diverse regioni italiane hanno in atto programmi di tutela dei lavoratori ex esposti ad amianto. Questi programmi sono spesso differenti tra loro, anche in base a variabili di ordine locale. La necessità di giungere alla definizione di un protocollo di sorveglianza sanitaria uniforme deriva dall'opportunità di condividere un protocollo di assistenza sanitaria da offrire ai lavoratori che sono stati sottoposti ad amianto in maniera omogenea sul territorio nazionale, superando disomogeneità e disparità nell'offerta dei servizi sanitari.

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