Sabato, 28 Luglio 2012 - 02:00 Comunicato 2315

Lo rivela un rapporto Confartigianato pubblicato oggi sul Corriere della Sera
SERVIZI SANITARI: IN TRENTINO I PAZIENTI PIÙ SODDISFATTI D'ITALIA

"Statistiche e rilevazioni vanno sempre presi con le pinze e sicuramente meritano spiegazioni che non si possono liquidare con una battuta o un titolo di giornale, ma di questi tempi finire al primo posto grazie alla più bassa percentuale di utenti insoddisfatti dei servizi sanitari non è niente male". L'assessore alle politiche per la salute della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, commenta così il rapporto della Confartigianato di cui oggi dà conto un articolo a pagina 11 del Corriere della Sera.-

Centrato sul grado di soddisfazione - o meglio, di insoddisfazione - dei cittadini in riferimento ai servizi di assistenza, ma anche di vitto, alloggio e igiene erogati dagli ospedali italiani, il servizio passa in rassegna la quantità di utenti "scontenti" ricordando che a Trento la percentuale è "solo" del 5,2 per cento, meglio insomma di tutte le altre regioni italiane.
"E' una notizia sicuramente confortante - commenta l'assessore Ugo Rossi - che premia la costante attenzione del Governo provinciale e dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari verso la qualità del servizio, la cura organizzativa e la massima attenzione verso i naturali destinatari di ogni buona politica sanitaria, vale a dire i cittadini. Spiace solo che in un altro passaggio dell'articolo non si spieghino bene gli specifici meccanismi che regolano la spesa sanitaria nelle Province autonome, tanto di Trento quanto di Bolzano. Mi riferisco al fatto che moltissimi continuano ad ignorare che noi non partecipiamo al riparto del fondo nazionale e che tutte le spese per la salute dei nostri cittadini e dei nostri ospiti sono sostenute dalle tasse pagate dai trentini. Parlare di deficit quindi è assolutamente improprio perché il conteggio da cui risulta il deficit è solo teorico e virtuale".

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