Giovedì, 03 Settembre 2015 Comunicato 2161

A Levico Terme il Convegno internazionale sulla genetica e la biologia molecolare dei lieviti
SEICENTO SCIENZIATI E TRE POTENZIALI NOBEL PER "YEAST 2015"

Seicento scienziati da tutti i Continenti e tre potenziali Nobel saranno in Trentino per parlare di lieviti. La Fondazione Mach organizza a Levico Terme la 27' edizione del Convegno internazionale sulla genetica e la biologia molecolare dei lieviti, dal 6 al 12 settembre. "Yeast 2015" radunerà i più illustri ricercatori del settore agro-alimentare, medico, farmacologico e delle energie alternative. L'inaugurazione è in programma domenica 6 dalle 18 al Palalevico con la lectio magristralis di Susan Lindquist. Il 12 settembre chiusura con la giornata evento al Mart di Rovereto. Alla presentazione dell'evento, avvenuta oggi nel Palazzo della Provincia, hanno partecipato anche gli assessori provinciali all'Agricoltura, Michele Dallapiccola, e alla Ricerca, Sara Ferrari: entrambi hanno manifestato la loro soddisfazione per un'iniziativa di così ampio respiro scientifico ospitata in Trentino.-

Seicento scienziati, provenienti da oltre 50 paesi e da tutti i Continenti, saranno in Trentino dal prossimo 6 settembre per la 27' edizione del Convegno internazionale sulla genetica e biologia molecolare dei lieviti. L'evento ritorna in Italia per la seconda volta negli ultimi 60 anni.
Il convegno è organizzato dalla Fondazione Mach, in collaborazione con l'Università di Trento, FBK, il Comune di Levico e l'APT Valsugana. Inizialmente "Yeast 2015" avrebbe dovuto essere ospitato in Ucraina: viste le tensioni con la Russia, però, è stata chiesta accoglienza in Italia.
Nei sette giorni di confronto scientifico, tra sessioni plenarie, workshop e poster session, i lieviti saranno discussi non solo per gli utilizzi nel settore agro-alimentare, ma anche come sistema di riferimento per lo sviluppo di nuovi protocolli in medicina, sia preventiva sia di cura di malattie come il cancro, di prodotti farmaceutici e nel settore delle biotecnologie industriali, in particolare materiali sintetici e nuove forme di energia.
A Levico Terme saranno presenti i più illustri ricercatori del settore agro-alimentare, medico, farmacologico e delle energie alternative. In particolare, interverranno il candidato al Premio Nobel Yoshinori Ohsumi, biologo cellulare del Tokyo Institute of Technology, atteso giovedì 10 settembre alle 12. "Yeast 2015" ospiterà anche altri due scienziati "in odore" di statuetta: domenica 6 settembre alle 18.15 l'americana Susan Lindquist, direttrice del Broad Institute-MIT di Cambridge, premiata con la National Medal per la Scienza nel 2010, e venerdì 11 settembre alle 17, Jef Boek, professore della Johns Opkins University e conosciuto per il suo lavoro nella Biologia sintetica.
"Yeast 2015" sarà un convegno proiettato verso il futuro della scienza, visto che il 70% dei partecipanti ha meno di 35 anni. A Levico Terme saranno consegnati tre premi internazionali: il premio Carlsberg, il premio Singer e il premio Mortimer per la ricerca sulla genetica dei lieviti vinari. Di particolare rilevanza nell'anno Expo sono i tre eventi a chiusura del programma, incentrati sul ruolo dei microrganismi nella produzione di alimenti, con un focus sul ruolo dei lieviti per mantenere la tipicità dei prodotti fermentati, che sono oggi il cuore dell'economia trentina.
Altri momenti salienti di "Yeast 2015" saranno l'apertura dei lavori, domenica 6 settembre dalle 18, alla presenza delle autorità e del presidente della Fondazione Mach, Andrea Segrè. Sabato 12 settembre, dalle 15 alle 16.30, al Museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto, ci sarà invece la tavola rotonda sul tema "Scienza come nutrice di pace", organizzato dal Comitato nazionale per favorire il confronto tra esponenti di fedi religiose e territori diversi. Interverranno quindi scienziati ucraini, russi, israeliani e palestinesi, a dimostrazione che la scienza può fungere da ponte tra diverse culture.
Al di fuori del convegno, è stato imbastito un programma sociale molto ricco: i seicento ricercatori saranno coinvolti, tra le altre cose, in un laboratorio con la Scuola italiana Pizzaioli e in uno con Teo Musso, padre delle birre artigianali italiane. Non mancheranno i contatti con il territorio attraverso visite ai manufatti della Grande Guerra e agli stabilimenti termali. (l.g.) -

(ac)


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