Lunedì, 14 Dicembre 2015 Comunicato 3155

Sottoscritto da tutte le sigle sindacali
SCUOLA: SIGLATO IL NUOVO ACCORDO PER LA DIRIGENZA

Perno fondamentale del sistema scolastico, la dirigenza della scuola trentina potrà contare su un nuovo contratto, che ne prevede un ruolo fortemente innovativo, finalizzato a garantire agli studenti tutti gli strumenti necessari per la propria crescita formativa. Dopo il Protocollo siglato lo scorso 6 luglio e le direttive del 10 agosto, l'amministrazione provinciale e tutte le organizzazioni sindacali rappresentative della dirigenza scolastica, hanno sottoscritto ieri un accordo che prevede una nuova articolazione e la definizione di nuovi criteri di valutazione della complessità delle scuole, che rappresentino al meglio la situazione attuale e quella futura.Gli obiettivi che si è inteso perseguire con questo accordo, tramite l'adozione di un strumento contrattuale flessibile, sono sostanzialmente tre: il riconoscimento della complessità di ciascuna realtà scolastica, mettendola in raccordo con il grado di responsabilità richiesto per la sua organizzazione e gestione, il miglioramento del sistema educativo, anche con riferimento alla valutazione dei risultati complessivi e dei dirigenti scolastici ed il riconoscimento del ruolo e delle competenza della dirigenza.
“Il livello di professionalità della dirigenza scolastica trentina è molto elevato – ha commentato il presidente della Provincia e assessore all'istruzione Ugo Rossi – e vogliamo continuare a garantire questo standard per poter rispondere alle esigenze di una scuola al passo con i tempi e lo vogliamo fare anche valorizzando le potenzialità e le attitudini di ciascuno”.

Nelle istituzioni scolastiche della Provincia autonoma di Trento, alla dirigenza viene riconosciuta una retribuzione di posizione correlata alle funzioni assegnate e alle connesse responsabilità del ruolo. Il suo ammontare è determinato dall'Amministrazione in relazione a dimensioni (numero alunni, docenti e personale assegnato) e complessità gestionale dell'incarico assegnato al dirigente, con particolare attenzione al contesto territoriale in cui operano le scuole. Attualmente le istituzioni scolastiche sono classificate in cinque fasce a ciascuna delle quali è associato un diverso importo della retribuzione di posizione.
L'intesa prevede l'introduzione di un nuovo modello che tenga conto di una definizione dei parametri aggiornati rispetto al passato, con il passaggio dall'attuale sistema a cinque fasce di complessità ad un modello transitorio a tre fasce per il biennio scolastico 2014/2015 - 2015/2016. Ciò determinerà una nuova classificazione delle istituzioni scolastiche che saranno graduate al fine di differenziare le retribuzioni di posizione.
Ecco in sintesi i principali punti dell'accordo:
- riconoscimento per il 2013/14 di una quota legata alla nuova classificazione della scuola a titolo di arretrato (il modello era fermo dal 2005);
- nuovo modello di classificazione della complessità su tre classi anziché su cinque e relativa attribuzione della fascia ai dirigenti;
- aggiornamento ogni tre anni dei criteri di valutazione della complessità delle istituzioni scolastiche;
- revisione della retribuzione di posizione;
- mantenimento della retribuzione di risultato in virtù degli obiettivi richiesti al sistema;
- sospensione dell'efficacia delle norme di salvaguardia della retribuzione di posizione in caso di mutamento di incarico e impegno reciproco al superamento della medesima;
- in caso di incarichi temporanei su altre sedi scolastiche riconoscimento ai vicari dei dirigenti scolastici coinvolti di un'indennità specifica;
- riconoscimento di un'indennità al dirigente preposto temporaneamente su due istituzioni scolastiche.

(fm)


Immagini