Lunedì, 08 Ottobre 2012 - 02:00 Comunicato 3060

Oggi l'inaugurazione dell'ex Casa Fontana, casa per sette famiglie Itea e sede per attività comunali
SAONE SI RIAPPROPRIA DI UN ANGOLO DELLA SUA IDENTITÀ STORICA

In via Italo Balbo 6 è localizzata la dimora storica, meglio conosciuta con il nome di ex "Casa Fontana", al centro di un complesso e articolato intervento di restauro coordinato da Itea Spa in collaborazione con i tecnici della Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Storico artistici della Provincia autonoma di Trento. Il progetto ha previsto il recupero dell'intero volume, in gran parte ad uso residenziale, destinando il piano rialzato e il seminterrato ad uso pubblico. Ricavati dall'opera edilizia 7 alloggi con relative cantine e sette locali al piano terra destinati ad uso pubblico.-

L'ex Famiglia cooperativa e prima ancora caseificio e fucina, nonché prestigiosa sede di una delle famiglie più altolocate della zona i Buffi-Fontana, si riappropria della sua passata funzione sociale. Da oggi infatti ospiterà a Saone - comune distante soli 5 km da Tione - sette appartamenti per nuclei famigliari Itea e diversi locali che hanno già ricevuto destinazione per attività pubbliche in gestione al Comune.
I nuovi inquilini sono tutti italiani, già residenti in zona, di media età con complessivamente ben 13 figli in età scolare. Sono tutte donne le intestatarie degli alloggi e gli utenti al momento della consegna odierna, avevano già seguito due incontri di formazione, tenuti dai mediatori sociali di Itea, incentrati sui temi dell'educazione alla convivenza e della corretta gestione degli stabili. Un corpo di nuovi residenti che darà certamente un contributo arricchente alla crescita del piccolo borgo di Saone che conta 200 abitanti.
A fare gli onori di casa oggi la presidente Itea Aida Ruffini che ha dato inizio ai saluti introduttivi: "con questo ennesimo intervento di risanamento conservativo Itea dimostra di dare la precedenza al recupero del patrimonio esistente per non intaccare nuovi territori e, soprattutto, per mantenere viva l'identità storica dei comuni trentini. Oltre ai piccoli centri, l'interesse è rivolto alle aree industriali dismesse, scelte motivate dalla volontà di ricucire le trame di un tessuto urbano, a volte in stato di abbandono o degrado, e di riconnetterlo all'interno della comunità all'insegna del principio del mix sociale. L'intervento realizzativo ad opera dell'impresa Azzolini Spa ha seguito un percorso non privo di ostacoli e impedimenti dovuti in particolar modo al vincolo storico-artistico posto sull'edificio dalla Sovrintendenza.
Nonostante le difficoltà incontrate, nel gennaio 2012 l'immobile – ha proseguito la presidente – è stato consegnato alla Comunità di Valle dopo 6 anni di lavori e il sostenimento di un costo complessivo di circa 1.870.000 euro (1.700 euro/mq), giustificato dalla complessità del lavoro di recupero di numerosi elementi di pregio e di decoro emersi nelle sale al piano terra. Infine – ha aggiunto la Ruffini – ci tengo a mettere l'accento sulla questione casa, tema da sempre di grande attualità dato che questo bene è il "centro di gravità" attorno al quale orbitano le vite dei cittadini. Casa significa stabilità dentro e fuori, in famiglia e nei rapporti di vicinato e con i residenti della comunità. Senza la casa non ci sono certezze, questo Itea lo sa, e quindi – ha sottolineato la presidente – è importante darne il valore che merita e curarla e rispettarla come fosse propria, in quanto frutto del lavoro e del contributo di un'intera Provincia."
Un plauso ad Itea – ha esordito la presidente della Comunità delle Giudicarie Patrizia Ballardini – che ci consegna oggi dopo diversi anni sette alloggi di edilizia pubblica rispondendo al bisogno casa della vallata. Ora occorre ripartire con i nuovi residenti per dare ancora maggior impulso alla coesione comunitaria, promuovere sane relazioni di vicinato e contribuire così a far crescere la società e a sentirsi fino in fondo "comunità".
Presenti alla consegna anche l'onorevole Luigi Olivieri, l'assessore alle politiche sociali di Tione Mirella Girardini e l'assessore frazionale di Saone Luca Scalfi il quale, in quanto saonese doc, ha dato il benvenuto a nome dei 200 residenti del comune ai nuovi inquilini: "accogliamo con grande favore il vostro arrivo in quanto portate con i vostri figli nuovo ossigeno alla frazione. L'augurio è di inserirsi al meglio e di apportare nuova linfa vitale alla vita del nostro piccolo centro."
L'assessore della Comunità di Valle Piergiorgio Ferrari ha invece ricordato l'ottima qualità di vita di cui si gode in quest'area territoriale: "attorno a voi troverete servizi e strutture per facilitare le vostre necessità quotidiane: qui vicino si trova la Cassa Rurale, la Famiglia cooperativa, un albergo, un bar e altro ancora. Il mio augurio è che possiate sempre apprezzare questi beni e che riusciate ad inserirvi al meglio in comunità, anche se – conoscendo bene la mia gente – so che non sarà un'impresa difficile, anzi tutt'altro".
Presente oggi alla consegna dell'ex Casa Fontana anche la consigliera provinciale Margherita Cogo, originaria del comune di Saone: "Sono nata e vissuta qui per anni e ricordo lo stato in cui versava questo affascinante edificio portatore della memoria storica del mio comune. E ricordo anche quando, da assessore alla Cultura, ho sostenuto l'acquisto da parte di Itea della casa e il suo successivo restauro. Infine, la sorpresa di vedere affiorare durante i lavori di restauro le tracce di affreschi di pregio mi ha resa oltremodo orgogliosa della scelta fatta anni fa. La vallata ha un passato povero e carente di opere e beni d'arte e, dunque, sono ancor più apprezzabili i segni artistici emersi nel palazzo, rimasti a salvaguardia del nostro patrimonio culturale".
Direzione lavori: l'incarico è stato svolto dall'arch. Sergio Santoni del Settore Tecnico ITEA S.p.A., coadiuvato, in qualità di assistente operativo dal Geom. Fabio Dorigoni. La progettazione, preliminare, definitiva ed esecutiva è stata affidata all'arch. Fabio Odorizzi di Riva del Garda e l'esecuzione dei lavori principali è stata affidata all'impresa Azzolini Costruzioni Generali S.p.A., mentre i lavori specialistici di restauro sono stati affidati alla ditta Nerobutto Tiziano e Francesco. (an) -