Mercoledì, 24 Settembre 2014 - 02:00 Comunicato 2378

Precisazione dell'assessora Donata Borgonovo Re in merito ad una notizia apparsa oggi su un organo di informazione
SANITA': NESSUN TAGLIO PER ANATOMIA PATOLOGICA

"Nessun taglio e quindi di conseguenza nessuna riduzione del servizio erogato ai cittadini". Questa la precisazione dell'assessora Donata Borgonovo Re in merito ad un articolo apparso oggi su un quotidiano locale, nel quale si ipotizzavano dei tagli nei confronti del reparto di anatomia patologica dell'ospedale di Rovereto. "Nella delibera adottata lunedì scorso, precisa l'assessora, al fine di un'ottimizzazione nell'impiego delle risorse umane, logistiche e tecnologiche, abbiamo trasformato le unità operative di oculistica della struttura ospedaliera di Trento e di anatomia patologica della struttura ospedaliera di Rovereto in unità multizonali, secondo un modello organizzativo previsto nel piano di miglioramento 2013-2015 dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari".-

"La configurazione proposta prevede che l'unità operativa di oculistica abbia sede istituzionale a Rovereto e sede operativa a Trento e che l'unità operativa di anatomia patologica abbia sede istituzionale a Trento e sede operativa a Rovereto. "Avremo ancora due reparti di oculistica – sottolinea Borgonovo Re – e due strutture di anatomia patologica. Solamente che le stesse saranno gestite da un unico primario". "Per i cittadini non cambierà nulla e non ci sarà una diminuzione del servizio erogato, di cui, al contrario, si cercherà di innalzare la qualità grazie ad un modello di erogazione più attento alle esigenze degli utenti, che potrà essere meglio gestito in conseguenza di un maggiore coordinamento delle prestazioni, sia per quanto attiene alla funzione ospedaliera che per quanto attiene alla funzione territoriale". "Inoltre – ha aggiunto l'assessora – la struttura di anatomia patologica di Rovereto potrà continuare il proprio prezioso lavoro, che ha ormai raggiunto livelli di eccellenza, sul riscontro diagnostico relativo alle cosiddette "morti bianche" per il quale funge da punto di riferimento a livello provinciale, grazie anche agli importanti rapporti di collaborazione con il Centro di Ricerca Lino Rossi dell'Università degli Studi di Milano".
"Quello multizonale, - ha concluso l'assessora Borgonovo Re – è un modello che verrà esteso ad altre funzioni nell'ambito della riorganizzazione della rete ospedaliera, che ci consentirà l'ottimizzazione dell'utilizzo delle risorse disponibili e un conseguente aumento dell'efficienza". -