Venerdì, 20 Settembre 2013 - 02:00 Comunicato 2695

Partendo dal quadro epidemiologico provinciale sono stati definiti i servizi erogati in provincia di Trento
SALUTE MENTALE: ECCO LE LINEE GUIDA

La Giunta provinciale, su proposta dell'assessore alla salute e politiche sociali, ha approvato l'atto di indirizzo in materia di programmazione delle attività e dei servizi per la tutela della salute mentale in provincia di Trento. Si tratta del documento di programmazione sanitaria che definisce i servizi e le attività di prevenzione, diagnosi, assistenza e riabilitazione di salute mentale, garantiti come livelli essenziali o aggiuntivi di assistenza. Questo atto si pone nel solco tracciato dalla legge di riforma del servizio sanitario provinciale che ha tra i suoi obiettivi l'effettiva presa in carico dei bisogni delle persone e una reale umanizzazione delle cure. Nell'illustrare il provvedimento in Giunta l'assessore ha evidenziato l'importanza del tema della salute mentale all'interno delle politiche sanitarie della Provincia. Fondamentale, ha aggiunto, si conferma l'integrazione dei servizi sanitari con quelli sociali perché i servizi siano portati sempre più vicino ai domicili e agli ambienti di vita delle persone. Ha poi rivolto un ringraziamento all'Azienda provinciale per i servizi sanitari, al Dipartimento lavoro e welfare della Provincia e agli enti del cosiddetto terzo settore per la preziosa collaborazione che ha permesso di redigere le linee guida.-

Dopo una parte introduttiva di definizione del contesto epidemiologico di riferimento, con l'indicazione della rilevanza delle diverse patologie e disturbi, vengono illustrate le modalità di erogazione dei servizi e di svolgimento delle attività.
Luogo di sintesi risulta essere il Dipartimento di salute mentale che a sua volta si articola nelle aree della "Psichiatria", "Neuropsichiatria infantile" e "Psicologia clinica". Vengono successivamente indicate le strutture che offrono, con diversa intensità, servizi di carattere residenziale o semiresidenziale. Una particolare sezione è dedicata agli specifici ed emergenti ambiti di intervento, quali l'infanzia e l'adolescenza, i disturbi del comportamento alimentare, la sanità penitenziaria, la disabilità e i disturbi dello sviluppo: ambiti che presentano proprie e peculiari problematiche, alle quali è necessario dare risposta attraverso percorsi di cura e assistenza estremamente personalizzati. Sono poi definiti alcuni indirizzi programmatici, in sintonia con i più recenti studi nazionali e internazionali, diretti a favorire la tempestività del riconoscimento del disturbo (anche attraverso criteri predefiniti e il maggior coinvolgimento dei medici di famiglia), il contrasto allo stigma e al pregiudizio, la creazione di un contesto familiare e scolastico di supporto alla crescita, e il coinvolgimento delle associazioni di volontariato e dei familiari nei percorsi di cura.
Inoltre è stato dato rilievo alla definizione di un modello incentrato sempre più sui servizi territoriali e domiciliari, con una previsione, laddove possibile, di una residenzialità cosiddetta "leggera". Si è attribuita importanza poi allo sviluppo di esperienze di mutualità e condivisione - per il rafforzamento dell'autonomia e dell'autostima - nonché alla valutazione dell'efficacia e appropriatezza degli interventi.
L'adozione di uno sano stile di vita può prevenire l'insorgenza di problemi di salute mentale ed essere utilizzato con successo anche nella terapia. In prospettiva viene sottolineata l'importanza della promozione di corretti stili di vita che sono connessi con la salute mentale, con particolare riferimento alla formazione degli operatori.
Si tratta di un documento complesso e articolato, che "fa il quadro" dei servizi, individuando altresì linee d'indirizzo e di prospettiva del servizio sanitario provinciale, ma anche precisi obiettivi operativi per i servizi di tutti i giorni.
I disturbi mentali più diffusi in Trentino sono i disturbi nevrotici, la depressione, seguiti dalla schizofrenia, dai disturbi bipolari e dai disturbi della personalità. In infanzia e adolescenza i problemi mentali sembrano presentarsi più spesso sotto forma di difficoltà scolastiche, dell'eloquio e del linguaggio. Nell'ambito della promozione della salute mentale, appare fondamentale tenere in considerazione aspetti non solo strettamente sanitari, ma che coinvolgono i fattori sociali, economici, culturali e di contesto di vita e lavoro con interventi di sostegno alla popolazione, a partire dalla gravidanza lungo l'intero arco della vita. -