Giovedì, 14 Marzo 2013 - 02:00 Comunicato 679

Presentato oggi l'aggiornamento del Piano di miglioramento
SALE A 213 MILIONI IL RISPARMIO ANNUO PREVISTO DALLA PROVINCIA SULLE SPESE DI FUNZIONAMENTO

Accelera e si pone obiettivi sempre più ambiziosi il piano di riduzione della spesa pubblica varato dalla Provincia autonoma di Trento. Parliamo in particolare delle spese di back office, ossia quelle per il funzionamento della macchina amministrativa, comprese quelle per il personale. Lo scorso anno la stima del risparmio annuo da conseguire in un quinquennio era, a regime, di 146 milioni di euro (120 al netto delle risorse del Foreg finalizzare all'incentivazione del personale coinvolto nella realizzazione delle iniziative previste). L'ultimo aggiornamento del Piano di miglioramento, illustrato oggi dal presidente Alberto Pacher, fa salire la previsione sul risparmio conseguibile a 213 milioni di euro. La crescita del risparmio è resa possibile dalla progressiva realizzazione delle azioni previste, che vanno dal blocco del turn-over del personale provinciale per il 2013 e dal contenimento delle sostituzioni per assenze all'ulteriore riduzione delle spese di natura discrezionale, alla razionalizzazione delle procedure di acquisto di beni e servizi per tutte le strutture provinciali e alla riqualificazione della spesa per investimento. Forti riduzioni sono previste anche sul versante del front office.-

Proseguono dunque gli sforzi avviati dalla Giunta con la cosiddetta "spending review provinciale", il cui obiettivo è ridurre le spese di funzionamento della pubblica amministrazione - senza ovviamente abbassare il livello dei servizi offerti ma anzi, ove possibile, migliorandolo - e liberare così risorse da mettere a disposizione dei settori produttivi e dei servizi. I risparmi ottenuti con i processi di razionalizzazione in corso - che vanno da una progressiva riduzione del personale degli enti pubblici ad un crescente miglioramento delle azioni e delle procedure - rendono possibile in particolare l'adozione di misure a sostegno delle imprese e dell'occupazione giovanile, con ovvi benefici per la comunità trentina nel suo complesso (anche perché, per i noti meccanismi di finanziamento dell'Autonomia, la disponibilità di risorse pubbliche è strettamente legata alla produzione di ricchezza).
Nel corso della seduta di Giunta odierna è stato fatto il punto sui processi in corso e sugli obiettivi attesi per il 2013 ma anche, in prospettiva, nell'arco del quinquennio 2013-2017. Con la manovra finanziaria di quest'anno la Provincia ha deciso di premere l'acceleratore delle azioni di riorganizzazione del comparto pubblico e di razionalizzazione delle spese di funzionamento degli enti del sistema pubblico (sono le cosiddette spese di back office) nel biennio 2013-2014. Inoltre è stato previsto l'avvio di ulteriori cicli di spending review che interessano anche le spese di investimento e le attività di front-office. L'aggiornamento del Piano di Miglioramento esaminato oggi consente di rivedere gli effetti finanziari complessivi della manovra. Nello specifico, la riduzione complessiva delle spese conseguibile a regime sale dai 146 milioni di euro annui previsti in sede di prima approvazione del Piano di miglioramento (120 al netto delle risorse del Foreg, destinate all'incentivazione del personale coinvolto nella realizzazione delle iniziative previste) a circa 213 milioni di euro annui.
Per quanto attiene alla spesa di back-office del sistema pubblico provinciale, le azioni previste attengono, in particolare, al blocco del turn-over del personale provinciale per il 2013 e al forte contenimento delle sostituzioni per assenze, all'ulteriore rilevante riduzione delle spese di natura discrezionale, all'attivazione di un processo integrato di pianificazione e raccolta dei fabbisogni per l'acquisizione di beni e servizi per tutte le strutture provinciali e per gli altri enti del sistema pubblico provinciale, all'avvio del processo di razionalizzazione degli spazi occupati dalle strutture provinciali con l'applicazione, in particolare, degli standard dimensionali per dipendente, all'efficientamento dei processi di gestione delle infrastrutture ICT. E' stata inoltre prevista l'attuazione di processi di riorganizzazione amministrativa in un'ottica di centralizzazione e specializzazione. Riguardo a quest'ultimo aspetto, oltre all'avvio delle gestioni associate obbligatorie da parte dei Comuni, è prevista la costituzione, da parte delle società strumentali della Provincia, di un centro di servizi condivisi per la gestione unitaria delle funzioni di carattere generale (risorse umane, affari generali, legali, contabili e finanziari) che potrà erogare i propri servizi anche agli altri enti strumentali della Provincia.

Disaggregando le varie voci, si prevede di conseguire a regime, da qui al 2017, un risparmio annuo di circa 52 milioni di euro delle spese di personale (fra Provincia, sanità, scuola, enti locali e altri soggetti pubblici) e di 65 milioni per l'acquisto di beni e servizi, a cui si sommano altre voci di risparmio riguardanti fra l'altro la razionalizzazione degli spazi, le spese discrezionali e quant'altro, per un totale di 182 milioni di spesa corrente. Inoltre sono previsti circa 30 milioni di risparmio sulle spese in conto capitale, che consentono di ottenere la previsione generale di un risparmio che si aggira sui 213 milioni di euro annui circa. (m.p.)

Scheda: razionalizzazione e riqualificazione della spesa per investimento

Oltre alle politiche di risparmio l'amministrazione provinciale ha prestato grande attenzione al sostegno della spesa per investimenti, nella consapevolezza della sua importanza per lo sviluppo del sistema economico locale. Nei prossimi anni la spesa provinciale dovrà essere qualificata in maniera sempre più puntuale e incisiva, orientandosi verso gli investimenti indispensabili e di maggiore impatto per lo sviluppo del sistema economico–sociale e per l'occupazione.
La Giunta ha quindi individuato una serie di azioni per la razionalizzazione e riqualificazione della spesa di investimento informate ai principi di sobrietà, essenzialità e selettività nella realizzazione di opere pubbliche.
In particolare, saranno attivate le seguenti misure:
- determinazione degli standard dimensionali e di costo per tipologia di opere e quantificazione della congruità del costo delle opere (dirette o indirette) a partire dalle scuole, dalle caserme per i vigili del fuoco, dagli uffici postali, dall'edilizia abitativa pubblica e dalle case di riposo;
- definizione dei criteri per l'analisi della congruità dimensionale dell'opera sulla base del bacino di utenza a livello di Comunità (o altro ambito se definito per legge);
- revisione selettiva delle agevolazioni provinciali per l'acquisto, la realizzazione e la ristrutturazione di immobili da parte di soggetti pubblici e privati;
- nel caso di opere sostitutive di precedenti, valutazione comparata dei costi di gestione cessanti (opera dimessa) e dei costi di gestione nascenti (nuova opera);
- adeguamento del prezziario;
- rafforzamento del coinvolgimento del privato nella realizzazione e/o gestione delle opere pubbliche, sia dirette che finanziate;
- definizione delle modalità per rilevare la compatibilità degli impatti finanziari sul bilancio dei contratti di partnerariato pubblico privato di lungo periodo, dati gli impatti sul bilancio della gestione e della manutenzione straordinaria delle opere o interventi già attivati, al fine di determinare la soglia massima di budget utilizzabile per questa tipologia di interventi compatibilmente con la prevedibile evoluzione della finanza provinciale;
- individuazione di forme di responsabilizzazione dei progettisti sui costi e tempi di realizzazione delle opere;
- definizione dei criteri per l'attribuzione al bilancio provinciale delle somme, superiori ad una soglia predefinita, che si rendono disponibili a seguito dei ribassi conseguiti in sede di aggiudicazione dell'appalto;
- criteri più stringenti per il ricorso e l'ammissibilità a finanziamento delle varianti progettuali.

In allegato l'intervista audio all'assessore Gilmozzi

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