Mercoledì, 05 Settembre 2018 - 16:14 Comunicato 2096

Musica con il Festival "I volti del Romanino"
Romanino Bras: concerto di musica classica al Castello del Buonconsiglio

Domenica 9 settembre ad ore 17 il Castello del Buonconsiglio ospiterà il concerto del festival “I volti del Romanino: rabbia e fede”. Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Sarà ancora una volta la magnifica Loggia di Romanino (e non poteva essere altrimenti)  la cornice per il concerto “Romanino brass” che si terrà domenica 9 settembre ad ore 17 nell’ ambito della VII edizione  del festival “I volti del Romanino: rabbia e fede”, organizzato dall'Associazione Cieli Vibranti.   Il Mascoulisse quartet composto dai musicisti  Stefano Belotti, Emanuele Quaranta, Alberto Pedretti e Davide Biglieni proporrà  musiche che andranno dalle cinquecentesche note di Hassler, Gabrieli, Praetorius e Giovanni da Palestrina, ai grandi compositori come Bach e  Debussy, fino ai contemporanei Andrea Rosa e Christian Lindberg. Nata nel 2012 questa manifestazione  si è in pochi anni imposta come un’iniziativa culturale innovativa, capace di coniugare la valorizzazione del patrimonio artistico, l’impulso a nuove forme di creatività e la promozione turistica del territorio trentino, veneto e lombardo. La rassegna ha prodotto il risultato eccezionale di far lavorare insieme regioni, province, comuni diversi, promuovendo una “Rete Romanino” che sarà in futuro prezioso strumento per la valorizzazione culturale e turistica del territorio. Girolamo Romanino è da sempre al centro di dibattiti e riflessioni, critiche e riscoperte, e ha acceso in passato l’immaginazione di intellettuali quali Giovanni Testori, Pier Paolo Pasolini e Renato Guttuso. Non a caso uno dei format del festival ha per titolo “Romanino opera aperta”, a sottolineare la pluralità di spunti di interesse che ancora oggi l’artista offre ai commentatori. L’arte non coincide con i beni culturali, ma si esprime attraverso di essi; è un sostrato di idee e sentimenti che appartengono all’uomo in ogni epoca e sanno parlare agli uomini di tutte le epoche. Romanino ci sfida ancora oggi e così devono fare i nuovi artisti: infrangere le regole per inventarne di nuove, trovare punti di vista alternativi e, immergendosi nel ricchissimo passato che l’Italia custodisce, cominciare ad inventare il futuro.

 



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