La missione della Protezione civile trentina e altoatesina in direzione della Moldavia è arrivata al secondo giorno di marcia e la colonna mobile procede secondo programma, nonostante qualche difficoltà e qualche imprevisto, per arrivare a destinazione e mettere a disposizione tutto il necessario per realizzare il campo profughi da 500 posti. Una missione che fa tornare in mente quella di oltre 20 anni fa nei Balcani: durante il conflitto in Kosovo nel 1998 e poi, al termine dei combattimenti nel 1999, gli uomini della colonna mobile intervennero per prestare aiuto alle persone. A Kukës gestirono dapprima un campo profughi, e l’anno successivo a Peja e Pristina intervennero per la ricostruzione delle abitazioni dei civili. Allora come oggi a portare soccorso laddove serve.