Prima del provvedimento adottato oggi - viste le norme statali che consentivano la cessione del credito solo agli “incapienti” - la possibilità di accedere a contributi provinciali su interessi era riservata solo ad imprese che accettavano la cessione del credito fiscale da parte dei soggetti fiscalmente “incapienti”, ovvero da coloro che si collocavano nella cosiddetta “no tax area” e che quindi non avrebbero potuto usufruire della detrazione del credito di imposta.
Con la deliberazione odierna le imprese potranno invece accedere ai contributi per interessi su mutui contratti per l’assunzione del credito fiscale fatta anche dai soggetti che possono fruire delle detrazioni fiscali e che, in accordo con le imprese o altri fornitori e per interventi di riqualificazione energetica, decidano di cedere il credito loro spettante. Con il provvedimento adottato oggi quindi tutti i condòmini possono cedere alle imprese il credito fiscale, secondo la disciplina prevista da norme nazionali. Nel caso in cui il credito di imposta, rimborsabile in dieci anni, riconosciuto dallo Stato per le spese di riqualificazione energetica venga ceduto alle imprese, queste ultime potranno farsi finanziare dalle banche convenzionate a condizioni agevolate. La Provincia infatti agevolerà gli interessi - calcolati in valore attuale sui finanziamenti concessi dalle banche convenzionate - su mutui contratti dalle imprese per sostenere finanziariamente questi introiti che sono posticipati, visto che rientreranno loro in dieci anni grazie alla cessione del credito. Il contributo provinciale riconosciuto corrisponde al 90% della somma dell’importo risultante dall’attualizzazione degli interessi a tasso fisso applicati dalla banca e dell’importo degli eventuali interessi di pre-finanziamento, comunque nel limite di un tasso fisso/tasso di attualizzazione pari al 3,50% per mutui a 10 anni e 2,50% per mutui a 5 anni. Le domande di contributo vanno presentate ad APIAE, l’Agenzia provinciale per gli incentivi.