La costituzione dell’Egato (Ente di governo dell’ambito territoriale ottimale) sarà formalizzata entro febbraio 2026, con la convocazione dell’assemblea e la nomina degli organi. Sempre a febbraio sarà completata e trasmessa all’Ente la relazione tecnica che definirà in modo puntuale dimensionamento, tecnologia e ipotesi di localizzazione dell’impianto destinato a garantire la chiusura del ciclo dei rifiuti. Una volta condivisi indirizzi e scelte strategiche, nel corso del 2026 potranno prendere avvio progettazione, valutazione di impatto ambientale, iter autorizzativi e successiva realizzazione dell’infrastruttura.
L’iter indicato dall’assessore si inserisce peraltro in un contesto che vede il Trentino ai vertici nazionali nella gestione dei rifiuti da parte della comunità. L’ultimo dato provinciale aggiornato al 2024 registra una raccolta differenziata che sfiora l’83%, con picchi che superano l’85% in alcuni territori. Si tratta di risultati che confermano l’efficacia della sinergia tra la Provincia – che traccia gli obiettivi e il percorso strategico – e le realtà locali che operano concretamente sul territorio. I dati dimostrano che sono stati raggiunti gli obiettivi fissati con il 5° aggiornamento del Piano provinciale di gestione dei rifiuti, che prevedeva il raggiungimento di una raccolta differenziata di almeno l'80% in tutti i singoli bacini provinciali entro la fine del 2028.




