Giovedì, 26 Maggio 2022 - 18:54 Comunicato 1502

Recupero e cura della fauna, nessun passo indietro ma collaborazione con il volontariato

In risposta alle preoccupazioni espresse oggi dal responsabile C.R.A.S , delegato LIPU, in merito alla gestione, dal primo gennaio 2023, del recupero dell’avifauna selvatica ferita in capo al Servizio Faunistico e al Servizio Foreste, la Provincia vuole fornire alcune precisazioni.
Bandiere all’entrata del Palazzo della Provincia autonoma di Trento [ Romano Magrone Archivio Ufficio stampa PAT]

Il recupero e la cura di animali selvatici feriti o ammalati da parte dell’amministrazione provinciale è sempre stato effettuato con varie modalità: in via diretta, ma anche appoggiandosi tramite convenzione a soggetti esterni come la LIPU per l’avifauna e i piccoli mammiferi.

Non solo a questa componente della fauna selvatica, ma anche ai grandi carnivori, ai cervi, ai caprioli e ai camosci sono sempre state garantite le cure veterinarie e la custodia fino al momento in cui essa è stata recuperata e giudicata idonea a tornare alla vita selvatica. Esempi in tal senso sono dati dai recuperi di animali feriti a seguito degli investimenti stradali.

Attualmente l’amministrazione sta riorganizzando tutte le attività di recupero e cura della fauna con lo scopo di ottimizzare il servizio complessivo incentrato presso l’area del Casteller e nel Centro C.R.A.S di San Rocco.
Pertanto è evidente che con la gestione diretta della Provincia questo servizio sarà mantenuto, se non addirittura potenziato, ricercando tutte le forme possibili di collaborazione e valorizzazione con il prezioso mondo delle associazioni di volontariato.

(us)


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