
Il vicepresidente Spinelli, che ha ringraziato i partecipanti per aver scommesso sull’iniziativa e ha sottolineato l’impegno di tutti gli attori, ha evidenziato il valore della collaborazione tra le strutture provinciali, i consultori argentini – tra cui Mariano Roca, presente all’incontro – gli enti formativi locali e le istituzioni italiane presenti in Argentina, in particolare l’Ambasciata a Buenos Aires, ricordando anche l’importante sostegno del Ministero del lavoro e politiche sociali, che vede in “Ready to Work” un modello replicabile per altri territori.
“Vi ringrazio — ha detto Spinelli rivolto ai partecipanti— perché avete scelto di mettervi in gioco con impegno in questo percorso formativo. Il nostro auspicio è di potervi accogliere presto come lavoratrici e lavoratori qualificati nel nostro territorio, rispondendo a una sfida economica che richiede concretezza e innovazione. Continueremo a seguire con attenzione l’evoluzione del progetto, certi che potrà offrire nuove prospettive di sviluppo e crescita sia per voi che per le aziende trentine”.
“Il progetto Ready to Work - ha aggiunto il vicepresidente - rappresenta un’importante risposta concreta alla mancanza di personale qualificato in settori strategici per il Trentino e una dimostrazione di come la collaborazione internazionale e le politiche attive del lavoro possano generare risultati tangibili per il territorio e per i lavoratori”.
Durante l’incontro sono stati illustrati i dettagli sulle procedure di ingresso in Italia a conclusione della formazione, le modalità di ricongiungimento familiare, la possibilità di rinnovare il permesso di soggiorno e di convertire le patenti di guida acquisite in Argentina. Sono intervenuti, oltre ai rappresentanti di Servizio lavoro, Agenzia del lavoro e UMSE coesione territoriale, i rappresentanti dei due enti formativi argentini partner del progetto: l’Associazione Dante Alighieri, responsabile del modulo di educazione civico-linguistica, e il Sindacato SMATA, che gestisce i moduli professionali per autotrasportatori e meccanici. Ha partecipato anche un rappresentante dell’Ambasciata italiana a Buenos Aires, a sottolineare l’importanza del sostegno istituzionale internazionale al progetto.
Il percorso formativo, della durata complessiva di 218 ore, si concluderà a metà novembre 2025, dopodiché i partecipanti potranno fare ingresso in Italia grazie all’articolo 23 del Testo unico sull’immigrazione, che prevede programmi di formazione civico-linguistica e professionale per lavoratori stranieri. Tra dicembre 2025 e gennaio 2026 sono previsti i primi arrivi in Trentino, pronti per iniziare il loro inserimento lavorativo nelle aziende.