Venerdì, 11 Dicembre 2015 Comunicato 3123

Gilmozzi: "Si tratta di una riforma frutto del dialogo e del confronto fra tutti i soggetti interessati"
RIFORMA APPALTI: VIA LIBERA DALLA GIUNTA

È stato approvato oggi dalla Giunta provinciale, su proposta dell’assessore alle infrastrutture e ambiente Mauro Gilmozzi, il disegno di legge provinciale recante disposizioni per il recepimento delle direttive 2014/23/UE e 2014/24/UE in materia di procedure di appalto e di concessione di lavori, di servizi e di forniture. Il disegno di legge intende dare risposte alle esigenze delle micro, piccole e medie imprese del Trentino, garantendo, nel contempo, più economicità alla spesa pubblica e più qualità nella costruzione delle opere pubbliche e nella fornitura di bene e servizi. “Si tratta di un lavoro – ha spiegato l'assessore Gilmozzi – frutto del dialogo e del confronto fra tutti i soggetti interessati”. Nel mese di settembre il disegno di legge era stato approvato in via preliminare dalla Giunta provinciale. Da settembre ad oggi sono state infatti alcune decine gli incontri con il Tavolo degli appalti, le parti sociali, le categorie economiche, gli ordini professionali e il Consiglio delle autonomie locali, oltre alle strutture provinciali interessate. Un lavoro portato avanti in raccordo con la Provincia di Bolzano e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Ora il disegno di legge proseguirà il proprio iter di approvazione con il passaggio in Consiglio provinciale.

Tra le novità del disegno di legge, che ha recepito le osservazioni dei soggetti coinvolti nella fase di condivisione dell’articolato, il regolamento di attuazione che andrà a stabilire la data di applicazione delle nuove norme e il coordinamento con la normativa vigente. Sempre recependo le osservazioni, è stata rafforzata la centralità del progetto e in particolare la qualità mediante il maggiore ricorso a concorsi di progettazione e la maggiore valorizzazione dell’elemento architettonico.
"Negli appalti relativi alle opere pubbliche - ha spiegato Gilmozzi - conterà l'offerta economica più vantaggiosa e non il massimo ribasso. Negli appalti di beni e servizi, la qualità complessiva del servizio sarà l'elemento decisivo per l'aggiudicazione, mentre è destinato a sparire il criterio del prezzo. L'altra importante innovazione è che si faranno più appalti e meno subappalti e saranno introdotte norme per garantire il pagamento diretto dei subappaltatori. Notevoli saranno inoltre le semplificazioni burocratiche che renderanno più semplice e meno oneroso partecipare alle gare”.
Le norme proposte riguardano, per la prima volta in modo unitario, sia la fase di affidamento di appalti, concessioni e spese in economia, sia la fase di realizzazione dei lavori e servizi ed acquisizione di forniture. I principi cardine della riforma sono l’efficienza della spesa pubblica, le misure atte ad agevolare l’accesso agli appalti delle micro, piccole e medie imprese e la tutela degli aspetti sociali, ambientali e del lavoro. Questi gli ambiti in cui l'intervento normativo risulta particolarmente innovativo:

Meno subappalti e più appalti
Sono proposte norme per la tutela delle MPMI attraverso una maggiore attenzione all’impostazione progettuale degli interventi: il progetto si riferisce alla minima unità autonoma e funzionale e prevede la ripartizione in lotti. Si realizza così un numero maggiore di appalti, riducendo al minimo il ricorso al subappalto. Viene introdotto l’obbligo di suddividere in lotti gli appalti di lavori, beni e servizi di importo pari o superiore alla soglia comunitaria; sotto questa soglia, le amministrazioni aggiudicatrici suddividono l’appalto in lotti quando ciò è possibile e risulta economicamente conveniente. Nel caso di appalti di lavori pubblici suddivisi in lotti, si applica la disciplina già prevista per gli appalti sequenziali.

Partecipare alle gara sarà più semplice e meno oneroso
Le norme sono finalizzate a rendere la partecipazione alle gare di appalto più semplice e meno onerosa per le imprese, a garantire maggior speditezza delle procedure di gara nonché il rispetto del principio di trasparenza. Questo obiettivo viene perseguito con l'obbligo di utilizzare i mezzi informatici per le comunicazioni, gli scambi di informazioni nell’ambito delle procedure di affidamento, compresa la trasmissione delle richieste di partecipazione e delle offerte. La legge semplifica le autodichiarazioni da rendere in gara e i controlli sui requisiti di partecipazione che saranno effettuati solo sull’aggiudicatario ai fini della stipula del contratto e su un concorrente a campione. In caso di cambio gestione dell’appalto si punta a tutelare il personale. Viene esteso l’istituto del soccorso istruttorio anche nella fase di verifica dei requisiti.

Meno prezzo più qualità negli appalti
Si punterà ad indire il numero più limitato possibile di appalti al massimo ribasso, andando a privilegiare l’offerta economicamente più vantaggiosa. Il prezzo non dovrà più essere il criterio di riferimento, in quanto dovrà essere sostituito dalla qualità. Sarà dato maggiore peso ai criteri che puntano alla qualità, alle produzioni locali, agli aspetti ambientali e a quelli sociali. Se il prezzo è già prefissato dalla norma e nel caso di servizi ad alta incidenza del costo della manodopera, le offerte saranno valutate solo sulla base della qualità.

Tutela del lavoro
Nei bandi di gara degli appalti di servizi sarà inserito un numero maggiore di clausole sociali rendendole più vincolanti e premiando così le imprese virtuose del territorio. Nello specifico, negli appalti dovranno essere applicati condizioni non inferiori al CCNL di riferimento con integrativo provinciale. Le medesime condizioni devono essere garantite ai soci lavoratori dipendenti da società cooperative. Il Contratto di riferimento è individuato dalla Giunta provinciale e viene indicato negli atti posti a base della procedura di gara. Inoltre viene previsto che, in caso di cambio di gestione dell’appalto di servizi, l’Aggiudicatario sia tenuto a verificare la possibilità di assunzione in via prioritaria di tutto il personale impiegato nella gestione uscente, sia esso dipendente o socio-lavoratore. Viene infine stabilito che l’aggiudicatario di un contratto di lavori, di servizi e di forniture è tenuto ad eseguire il medesimo contratto anche con l’impiego di lavoratori svantaggiati, che possono lavorare nella provincia di Trento in base a specifici programmi di recupero ed inserimento lavorativo.

Ruolo della Provincia, dei professionisti e centralità del progetto
Il disegno di legge fissa norme vincolanti per le amministrazioni aggiudicatrici. La Provincia esercita un ruolo di coordinamento tra le amministrazioni aggiudicatrici, anche nei rapporti con l'Autorità nazionale anticorruzione e a tal fine, nel rispetto degli atti di indirizzo dell'ANAC, adotta linee guida, anche dotati di efficacia vincolante, per l’interpretazione e l’applicazione della legge. Tali deliberazioni sono sottoposte a parere del Consiglio delle autonomie locali o ad intesa se incidono sulla finanza locale. La funzione di coordinamento verrà attuata anche attraverso i soggetti di aggregatori della domanda e l’istituzione di una centrale unica di committenza. Si punta alla qualità del progetto in tutti i suoi aspetti – costi, tempi e qualità – attraverso l’uso di strumenti innovati progettuali come il BIM. Infine si darà più valore alle idee e alla formazione dei professionisti, nonché alla qualità dell’opera anche attraverso un maggiore ricorso a concorsi di progettazione ed una maggiore valorizzazione dell’elemento architettonico. (gz)

(am)


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