Giovedì, 11 Luglio 2013 - 02:00 Comunicato 2044

Ieri la prima riunione coordinata dall'assessore Beltrami del Tavolo sulle pari opportunità di genere negli ordini professionali
REGISTRO DELLE CO-MANAGER VERSO L'ALLARGAMENTO AD ALTRE PROFESSIONI

Da libere professioniste a professioniste libere: questo vorrebbero essere le donne avvocato, ingegnere, psicologo, medico, architetto e di molte altre categorie professionali ma anche imprenditrici e titolari d'azienda che "libere" scoprono di esserlo assai poco quando, ad esempio, decidono di avere un figlio. Per queste professioniste la maternità può rappresentare un problema, anche economico, sia per i contraccolpi sull'attività del proprio studio professionale o impresa, sia per le difficoltà derivanti ad esempio dal fatto di essere, proprio in quanto libere professioniste, in fondo alle graduatorie per i posti nei nidi dell'infanzia. Difficoltà che si sommano a quelle legate alla crisi economica e che sono altresì amplificate in periferia. Di questo si è discusso ieri alla prima riunione del Tavolo di lavoro "Pari opportunità di genere negli ordini professionali" coordinato dall'assessore alle pari opportunità Lia Giovanazzi Beltrami.-

La costituzione del tavolo e l'incontro con le rappresentanti degli ordini professionali della provincia di Trento che raggruppano le professioni intellettuali (prossimamente saranno coinvolte anche le altre professioni) - ha spiegato l'assessore Beltrami - nasce dalla necessità di attivare un confronto stabile con il mondo delle professioni per favorire anche dentro gli ordini e collegi professionali trentini il pieno dispiegarsi degli strumenti utili a promuovere le pari opportunità. Il riferimento è alla nuova legge provinciale sulle pari opportunità, ma anche al Piano di azioni positive sulle pari opportunità e l'Audit Famiglia e Lavoro.
In tale contesto uno strumento particolare che potrebbe rappresentare la soluzione ottimale per molte donne imprenditrici costrette a sospendere parzialmente o totalmente, per un determinato periodo di tempo, la propria attività in caso di una gravidanza a rischio e/o per una maternità, o per accudire i figli o un familiare anziano, è rappresentato dal Registro provinciale delle Co-manager. Partito due anni fa per iniziativa della Provincia e grazie ad un accordo sottoscritto da Associazione Artigiani e Piccole imprese e Confesercenti del Trentino, il Registro - una sorta di Albo costituito da nominativi di donne (ma potrebbero essere anche uomini) con esperienza e capacità certificate, magari a loro volta ex imprenditrici, disponibili a sostituire altre donne nella gestione dell'impresa per periodi di tempo limitati.
A sostegno di tali sostituzioni può tra l'altro intervenire, con la concessione di un contributo fino a 25.000 euro, sulla falsariga di quanto previsto dall'art. 9 comma 3 della Legge 53/2000, l'Agenzia del Lavoro, che può anche organizzare appositi percorsi formativi volti a consolidare la preparazione professionale delle/degli aspiranti Co-manager.
Il progetto a cui lavorerà il Tavolo "Pari opportunità di genere negli ordini professionali" è appunto quello di allargare il Registro ad altre realtà e mondi professionali, ma anche quello di "mappare" eventuali problemi, difficoltà e/o situazioni discriminatorie nei confronti delle donne all'interno delle professioni. -