Queste le principali, ma non le uniche, imprecisioni tecniche ed interpretative sui dati di qualità dell’aria proposti nel documento; imprecisioni che sarebbe sempre bene evitare per non rischiare di disinformare anziché informare i cittadini.
Preme evidenziare che nel Piano provinciale di tutela della qualità dell’aria vi sono azioni volte alla riduzione di tutte le emissioni in atmosfera; tema oggetto inoltre da anni di svariati provvedimenti e iniziative promosse anche dalla Provincia Autonoma di Trento.
A solo titolo di esempio si ricorda che le concentrazioni respirate a Trento del biossido di azoto, sostanza emessa in modo particolare dalle autovetture, negli ultimi 10 anni si sono ridotte di più del 30% e dal 2020 sono costantemente inferiori ai limiti e indicatori di qualità dell’aria ora in vigore.
Un contributo in materia è atteso anche dall’adozione dei ridotti limiti di velocità per finalità ambientali per i veicoli in transito sull’A22, adozione che sarà resa possibile nel momento in cui verranno approvate le ultime modifiche al Codice della strada attualmente all’attenzione del Parlamento.
La proposta di modifica del Codice della strada che prevede la possibilità di attivare questi limiti è stata resa possibile proprio grazie ai risultati del progetto BrennerLec, fortemente voluto e partecipato dalle Province Autonome di Trento e Bolzano, e reso possibile grazie alla volontà e disponibilità di A22 e con il contributo tecnico-scientifico fornito dalle Agenzie provinciali per l’ambiente di Trento e Bolzano.
In definitiva quindi i possibili rimedi proposti da Legambiente sono sostanzialmente gli stessi su quali più soggetti, e fra questi anche la Provincia Autonoma di Trento, sono e saranno impegnati a lavorare.
Rassegna stampa ad uso interno: Articolo da IL T - 23.12.2023