Lunedì, 27 Maggio 2013 - 02:00 Comunicato 1476

Inaugurata a Trento la mostra fotografica, promossa da Microsoft Italia, dedicata alle adolescenti
"QUANTO TI VUOI BENE?", IL FUTURO E' AL FEMMINILE

Arriva a Trento "Quanto ti vuoi bene?", la mostra di Microsoft Italia, che conta per l'occasione della collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, l'Università degli Studi di Trento, la Fondazione Bruno Kessler, Trento RISE, Informatica Trentina e Trentino Sviluppo. L'esposizione racconta le donne di domani attraverso un percorso di immagini e parole ideato dalla fotografa australiana Jacqui James. L'obiettivo è di dare voce ad abitudini, sogni e aspirazioni delle ragazze di oggi in oltre 90 scatti d'autore. All'inaugurazione di oggi, presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia, ha partecipato anche l'assessore provinciale all'istruzione e sport, Marta Dalmaso: "E' importante avvicinarsi all'adolescenza in maniera originale, sfruttando le potenzialità dell'innovazione e delle nuove generazioni. Questa mostra rappresenta uno stimolo per i ragazzi e per i loro educatori".-

La mostra fotografica "Quanto ti vuoi bene?" è un'iniziativa di futuro@lfemminile, progetto di Responsabilità Sociale promosso da Microsoft, con la partecipazione di Asus. La mostra approda a Trento dopo le tappe di Milano (Triennale), Roma (Galleria Alberto Sordi), Bologna (Palazzo D'Accursio), Firenze (Palagio di Parte Guelfa), Genova (Museo di Sant'Agostino) e offre un'intensa galleria di volti di ragazze italiane tra i 9 e i 16 anni, aprendo una finestra su un pezzo del loro mondo in un momento cruciale della loro vita.
All'inaugurazione, che ha avuto luogo presso il Dipartimento Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Trento, hanno partecipato, oltre alle scolaresche trentine, l'assessore provinciale all'istruzione e sport Marta Dalmaso; Barbara Poggio, delegata della rettrice dell'Università degli Studi di Trento; Eleonora Stenico, consigliera di parità Agenzia provinciale per la famiglia della Provincia autonoma di Trento; Fausto Giunchiglia, presidente di Trento RISE; Gian Pietro Picco, direttore del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione e Paolo Traverso, direttore del Center for Information Technology – IRST della Fondazione Bruno Kessler. "Questa iniziativa, che si propone sia di valorizzare il ruolo delle giovani donne nella società, sia di innescare una riflessione sul ruolo che le tecnologie giocano oggi – ha dichiarato la delegata della rettrice per le Pari Opportunità, Barbara Poggio – Abbiamo ancora molto lavoro da fare, anche nell'Università, per quanto riguarda la mancanza di equilibrio nella presenza di uomini e donne nei contesti scientifici."
Per Eleonora Stenico, consigliera di parità Agenzia provinciale per la famiglia della Provincia autonoma di Trento, "questa mostra rappresenta per noi adulti un'opportunità di avvicinarci al mondo delle nuove generazioni, e di costruire, anche attraverso le nuove tecnologie, una base di rispetto fra generazioni ma soprattutto fra i generi."
"Le tecnologie della comunicazione e dell'informazione (ICT) stanno cambiando il mondo in maniera molto profonda – ha spiegato Fausto Giunchiglia, presidente di Trento RISE – Per affrontare le conseguenze della Rivoluzione dell'ICT, che saranno paragonabili a quelle della Rivoluzione industriale, bisogna preparare i cittadini. Occorre un cambio di mentalità. E questa trasformazione culturale non può che partire dalle nuove generazioni. Dalle ragazze e dai ragazzi delle scuole."
"L'evento di oggi è bello – ha esordito da parte sua Gian Pietro Picco, direttore del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione – e molto utile. Perché insegna alle bambine e alle ragazze di oggi ad avere più fiducia in se stesse, a credere di più nelle proprie capacità, a essere più forti e consapevoli. Da quando insegno qui all'Università degli Studi di Trento, ho visto trasformazioni positive. Certo, bisogna ancora fare molto". Clara Fresca Fantoni, direttore generale di Informatica Trentina ha sottolineato l'uso consapevole delle tecnologie: "Quest ultime non si devono sostituire alle relazione personali, bensì rappresentano una integrazione innovativa. Genitori e figli devono quindi partecipare in maniera attiva e consapevole alle nuove opportunità offerte dall'innovazione tecnologica. Auspico – ha concluso Fresca Fantoni – un impegno maggiore delle donne nei campi scientifici e tecnologici. Il futuro dovrà essere libero da pregiudiziali di genere".
Il direttore del Center for Information Technology – IRST della Fondazione Bruno Kessler, Paolo Traverso, si è poi rivolto alla sala citando gli esempi di Mark Zuckerberg e Bill Gates, rispettivamente fondatori di Facebook e Microsoft. "Gates e Zuckerberg sono noti a tutti. Ci sono però anche due donne, del mondo dell'ICT, che varrebbe la pena conoscere. Si tratta di Marissa Meyer e Sheryl Sandberg. Marissa Meyer è il capo di Yahoo, mentre Sheryl Sandberg è direttore operativo di Facebook. Queste due signore forse sono meno famose di Bill Gates e Mark Zuckenberg, ma dimostrano che il mondo dell'informatica, che tutti vedono come un mondo fatto solo per gli uomini, è in realtà un mondo dove le donne possono eccellere e far carriera."
All'inaugurazione è seguita la tavola rotonda "Ragazze di oggi e nuove tecnologie: autostima, consapevolezza e uso corretto di Internet", moderata dalla giornalista di Marie Claire Valeria Balocco e alla quale hanno partecipato Manuela Lavezzari, marketing manager di Asus; Antonietta Tomasulo, consigliere di Trentino Sviluppo con delega su Sviluppo e Innovazione; Clara Fresca Fantoni, direttore generale di Informatica Trentina e vice presidente di Assinter Italia; e Mauro Cristoforetti, coordinatore di Save the Children ed esperto di educazione dei minori e nuovi media.
"Quando navigano su internet i ragazzi tendono soprattutto a giocare, mentre le ragazze sono più social, condividono molto di più gli aspetti della loro vita, per esempio su Facebook – ha detto Antonietta Tomasulo, consigliere di Trentino Sviluppo con delega su Sviluppo e Innovazione – Ecco perché penso che le ragazze siano più esposte ai pericoli generati da un uso della tecnologia non consapevole: il mezzo tecnologico ha aumentato esponenzialmente la loro esposizione nel mondo. Internet e Facebook sono tecnologia e la tecnologia non è né buona né cattiva: va usata nel miglior modo possibile."
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