Giovedì, 13 Giugno 2019 - 16:51 Comunicato 1447

Ieri assieme al direttore dell'Apss Bordon e al dirigente generale Rusciti
Psp: l'assessore Segnana ha incontrato la Consulta per la salute

Incontro ieri fra l'assessore alla salute e politiche sociali Stefania Segnana e la Consulta provinciale per la salute, organismo nato nel 2010 con legge provinciale che riunisce le associazioni di volontariato attive nel settore, con compiti di consulenza, impulso e proposta. Oggetto dell'incontro, le linee guida del nuovo Piano di sviluppo provinciale-Psp, il principale documento di programmazione della legislatura, che sarà approvato dalla Giunta al termine di questa fase di consultazioni. Con l'assessore Segnana, anche il direttore generale dell'Apsp Paolo Bordon e il dirigente generale della provincia Giancarlo Rusciti. Molti i temi dibattuti nel corso dell'incontro, fra cui : la necessità di una sempre più forte integrazione fra i servizi e gli strumenti offerti dal volontariato e dal privato sociale, e quelli che fanno capo al servizio pubblico, in tutte le sue articolazioni; la centralità assunta dalla dimensione demografica, ovvero dal processo di invecchiamento della popolazione, con conseguente crescita delle patologie croniche, a fronte di un calo progressivo delle risorse disponibili (soprattutto personale medico); gli sforzi che verranno messi in campo per diminuire ulteriormente i tempi di attesa, posto che rispetto ai tempi massimi concessi dallo Stato alle Regioni ordinarie il Trentino si è già dato soglie più basse; la necessità di offrire servizi di qualità - ospedali, farmacie - anche nelle valli, prendendo atto della dimensione geografica del Trentino, terra di montagna che vuole continuare a contrastare lo spopolamento delle alte quote.

 

A inizio legislatura, come illustrato dall'assessore Segnana, la Giunta provinciale predispone il Psp, lo strumento-bussola per le politiche provinciali che saranno successivamente sviluppate nel corso della legislatura. Essendo uno strumento di programmazione generale, il Psp contiene necessariamente indicazioni di carattere generale e non scende fino al dettaglio delle singole problematiche. Tuttavia, le aree strategiche e gli obiettivi che esso contiene sono di fondamentale importanza per l'azione politico-amministrativa che si svilupperà nel corso dei 5 anni del mandato della Giunta, e vanno condivisi con tutti gli attori del territorio. "Abbiamo ritenuto opportuno - ha detto  Segnana - tenere 'aperta' questa parte del documento, per eventuali modifiche e o integrazioni che dovessero emergere, sia attraverso la consultazione on-line sia dagli incontri programmati sul territorio".

Il Psp sottolinea ad esempio come sia importante disporre delle risorse professionali e tecnologiche necessarie per affrontare i problemi delle patologie croniche, comprese quelle non invalidanti, che consentono cioè a chi ne soffre di condurre una vita sufficientemente autonoma e non ospedalizzata, ma che comportano l’uso di farmaci, tecnologie e ausili. E'  importante sviluppare percorsi che garantiscano l’autosufficienza dell'utente, la permanenza nella propria casa, la possibilità di coltivare una vita sociale/familiare, compatibilmente con le cure di cui abbisogna: parliamo di cohousing, lungodegenza, cure intermedie e quant'altro. Ugualmente importante il lavoro da fare  sul fronte della prevenzione e della promozione di stili di vita adeguati.

Ci sono anche le problematicità: fra queste, la progressiva diminuzione di risorse umane di alto profilo - ossia di personale medico, un problema, questo che riguarda l'intero sistema-Paese -a fronte di una crescita continua della domanda, dovuta all'invecchiamento della popolazione. Per questo è necessario utilizzare al meglio le risorse disponibili, far sì che anche gli ospedali periferici possano risultare attrattivi per gli specialisti, trentini e non, chiamati a presidiarli, e non da ultimo fare tesoro dei progressi tecnologici.

Da parte delle associazioni è stato espresso apprezzamento per la considerazione data al criterio della partecipazione quale elemento significativo del cambiamento. Fra le questioni riprese e analizzate nei diversi contributi che si sono susseguiti durante il "giro di tavolo", la prevenzione, a partire dal tema dei vaccini, l'approccio alle pluripatologie, il ruolo centrale della territorialità (da non confondersi con il localismo). Ed ancora: l'importanza di far conoscere meglio ai cittadini i servizi già presenti sul territorio, la rete delle cure palliative e della terapia del dolore,  la problematica dell’handicap, le Aggregazioni funzionali dei medici di medicina generale. 

(mp)


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