Il Centro di Protonterapia del Trentino infatti, seppur riconosciuto nei livelli essenziali di assistenza già dallo scorso gennaio 2017, non è ancora direttamente accessibile dai pazienti extra-provinciali in quanto non è ancora stato emanato il decreto ministeriale di approvazione delle tariffe di assistenza specialistica, che è lo strumento che consente di procedere alla prescrizione a carico del servizio sanitario e quindi di addebitare gli oneri nell’ambito della mobilità sanitaria interregionale.
La convenzione con l'Emilia-Romagna, di durata biennale, sarà sottoscritta a breve dell'assessore Segnana: i cittadini residenti in questa Regione, potranno così recarsi in Trentino, nel rispetto della convenzione, per curare patologie tumorali, quali neoplasie cerebrali e della base cranica e della colonna vertebrale, carcinomi adenoideo-cistici delle ghiandole salivari, neoplasie primitive e secondarie del fegato, tumori orbitali, neoplasie dei seni paranasali, sarcomi dei tessuti molli e dell'osso, re-irradiazioni per tumori cerebrali, della colonna, torace, addome e della pelvi.
In base alla convenzione la remunerazione delle prestazioni avverrà con fatturazione diretta fra l’Azienda provinciale per i servizi sanitari e le Aziende USL della Regione Emilia Romagna, sulla base delle tariffe che la Provincia autonoma di Trento ha stabilito nel 2014, scontate del 20%, al pari di quanto previsto anche con Veneto e Marche, con le quali sono già stati sottoscritti analoghi accordi.
Oggi la Giunta provinciale su proposta dell'assessore Segnana; fa seguito a quelle con il Veneto e le Marche
Protonterapia: approvata la convenzione con la Regione Emilia-Romagna
Un altro passo avanti per la valorizzazione del Centro di protonterapia di Trento: oggi la Giunta provinciale, su indicazione dell'assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana, ha approvato la convenzione con la Regione Emilia - Romagna. Dopo Veneto e Marche, anche i pazienti di questa Regione potranno recarsi in Trentino per curare patologie tumorali complesse e di difficile irradiazione, o usualmente poco rispondenti con le tecniche tradizionali, oppure dove il risparmio dei tessuti sani circostanti, particolarmente delicati, sia di vitale importanza. "L'accordo con l'Emilia Romagna - è il commento dell'assessore Segnana - consente alla Protonterapia di ampliare il proprio bacino di utenza potenziale; oltre a quello trentino sono solo due gli altri centri in Italia, dobbiamo fare il possibile affinché questa eccellenza sia davvero al servizio di tutti".