
Per due giornate, gli operatori hanno inforcato i visori per entrare in una sala operativa virtuale, dove hanno pianificato gli interventi per affrontare in stretta sinergia - ma da remoto - l’emergenza simulata. L'esercizio ha avuto come scenario un'alluvione causata da precipitazioni intense, con il superamento dei livelli di guardia nei quartieri delle Albere e della Vela a Trento.
“La collaborazione internazionale rappresenta un valore aggiunto per la Protezione civile” spiega la coordinatrice del progetto e dirigente dell’Unità di missione semplice per l’intelligenza artificiale della Provincia autonoma di Trento, Silvia Marchesi. “Il caso di Trento è stato un’occasione ideale che ci ha permesso di consolidare le capacità operative del personale chiamato ad intervenire in caso di reale emergenza. Negli scenari più complessi, la condivisione di conoscenze e risorse è fondamentale: per questo, l’obiettivo di Tracenet è stato quello di creare una rete tra i centri di formazione della Protezione civile a livello europeo” ha aggiunto Marchesi.
“Il progetto - evidenzia Fabio Remondino, responsabile dell'Unità 3Dom, Centro per la digital industry di Fbk - ci vede unico partner tecnologico a supporto delle Protezioni civili e degli enti di primo soccorso provenienti da tre Paesi europei. L’obiettivo di Tracenet è realizzare una soluzione, basata sulla realtà virtuale, per favorire la preparazione del personale di soccorso da remoto”.
Il Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento ha avuto un ruolo da protagonista, coadiuvato dal Dipartimento nazionale, portando la propria esperienza nelle esercitazioni (la più grande risale allo scorsa primavera e aveva coinvolto oltre 600 soccorritori) e confermando la propria capacità di gestione delle emergenze, grazie alla preparazione dei suoi operatori e all’impiego dei mezzi a disposizione.
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