Venerdì, 01 Giugno 2018 - 17:44 Comunicato 1258

Progresso tecnologico: motore dello sviluppo economico fin dalla prima rivoluzione industriale

"La storia offre spunti per interpretare la realtà", così ha esordito Mara Squicciarini, docente di economia alla Bocconi, che oggi pomeriggio al Castello del Buonconsiglio ha spiegato ad un pubblico attento e interessato come la prima rivoluzione industriale abbia determinato una crescita economica quantitativa e qualitativa grazie all'uso di nuove tecnologie e al ruolo del capitale umano. "Èlite e progresso tecnologico nella rivoluzione industriale" il titolo dell'evento, che è stato moderato dalla giornalista del Tg1 Alma Grandin.
Mara Squicciarini ha mostrato anche attraverso dati e immagini che la determinante fondamentale del progresso moderno, a partire dalla prima rivoluzione industriale, è la tecnologia e ne ha illustrato le radici culturali e intellettuali, analizzando il ruolo dei protagonisti del progresso stesso, che sono gli ingegneri, gli inventori e gli scienziati, cioè la punta di un iceberg che ha la sua base nella diffusione a ampio raggio dell'istruzione e della cultura scientifica.

Joel Mokyr, grande studioso della correlazione tra scienze economiche, storia e sviluppo delle conoscenze ha detto che "la tecnologia è il motore della crescita economica moderna". Da questa citazione è cominciata la relazione odierna sulla rivoluzione industriale, che dal 1750 ha diffuso in Europa un grande progresso tecnologico ed economico. Esso deriva soprattutto dal fermento culturale generato dall'illuminismo, che è stato fondamentale per lo sviluppo e la sua idea di base del dominio della natura da parte dell'uomo. A partire da quel momento il progresso umano è stato desiderabile e anche possibile, soprattutto attraverso l'impiego di nuove invenzioni come ad esempio la macchina a vapore, che è il paradigma di una nuova tecnologia applicata al lavoro. Anche il ruolo del capitale umano è stato analizzato Da Mara Squicciarini, soprattutto mostrando i protagonisti di quella cultura che ha favorito il processo tecnologico e lo sviluppo industriale e ponendo l'accento sulle nuove abilità dei lavoratori e sulle competenze delle èlite intellettuali. L'istruzione primaria, la diffusione dell'alfabetizzazione di gran parte della popolazione sono state la base della crescita moderna, ma soprattutto gli inventori di tecnologia hanno reso possibile, dopo millenni di stagnazione, un'impennata di benessere e di sviluppo. Dopo aver accompagnato il pubblico nei momenti cardine della storia culturale di quel periodo, la studiosa ha ricordato la grande condivisone delle conoscenze che l'illuminismo ha permesso, con la diffusione del sapere enciclopedico, la nascita delle riviste scientifiche internazionali, l'interesse per la scienza e la tecnica. I salotti culturali di quel periodo, ad esempio, proponevano ad un grande pubblico - con una modalità tra l'altro simile a quella che stiamo vivendo in queste ore al Festival dell'Economia, nuovi saperi e nuovi stimoli di dibattito. Squicciarini ha poi concluso, aprendo un interessante colloquio con i presenti, la necessità di investire sia nell'educazione, sia nell'innovazione scientifica e tecnologica anche ai giorni nostri.

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(sil.me)


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