Giovedì, 28 Dicembre 2017 - 15:35 Comunicato 3446

Itea Spa entra in campo e conduce la partita per il rilancio energetico degli edifici. Dai proprietari arriva un sì convinto agli interventi di riqualificazione.
Progetto Stardust alle Torri di Madonna Bianca

Parte con slancio la riqualificazione energetica degli edifici di Madonna Bianca interessati dal progetto Stardust, una delle iniziative a respiro europeo inserite nel programma comunitario denominato Horizon 2020, che prevede complessivamente un investimento di 18 milioni di Euro in cinque anni e vede Trento come una delle principali città protagoniste, assieme alla finlandese Tampere e alla spagnola Pamplona, destinata a distinguersi come città intelligente e sostenibile, anche grazie alle nuove misure di miglioramento energetico che Itea Spa ha progettato per le Torri di Madonna Bianca.
Il presidente di Itea Spa Salvatore Ghirardini, la vicepresidente Michela Chiogna, coordinatrice del progetto Stardust per Itea Spa, e la struttura tecnica hanno incontrato uno ad uno tutti i residenti proprietari degli appartamenti della Torri 11 ed insieme hanno condiviso la valutazione delle possibili soluzioni che il progetto di riqualificazione propone. L’assemblea dei comproprietari della Torre 11 ha deliberato all’unanimità i lavori di riqualificazione previsti.

In una partecipata riunione nella giornata di mercoledì, l’assemblea dei comproprietari della Torre 11 ha deliberato all’unanimità i lavori di riqualificazione previsti dal progetto Stardust, che Itea Spa ha progettato “su misura” per rendere gli edifici delle Torri di Madonna Bianca performanti, più sostenibili e maggiormente confortevoli.
L’adesione convinta dell’assemblea dei privati proprietari della Torre 11 è arrivata dopo un meticoloso lavoro di analisi, valutazione e condivisione delle soluzioni prospettabili che Itea Spa ha condotto scegliendo un approccio “a misura di cliente”. Il presidente della società Salvatore Ghirardini, la vicepresidente Michela Chiogna, coordinatrice del progetto Stardust per Itea Spa, e la struttura tecnica hanno incontrato uno ad uno tutti i residenti proprietari degli appartamenti della Torri 11 ed insieme hanno condiviso la valutazione delle possibili soluzioni che il progetto di riqualificazione propone.
A convincere i proprietari che, dopo gli incontri dedicati che la Società di via Guardini ha riservato loro, hanno ribadito il loro assenso con adesione unanime in assemblea, è stata la bontà del progetto, che coniuga felicemente convenienza economica e flessibilità.
Ma vediamo meglio cosa propone Itea Spa per l’implementazione del progetto Stardust. La formula per ora prevede, nel complesso, quattro ordini di interventi, il primo dei quali riguarda lavori di riqualificazione energetica sulle parti comuni: nel progetto preliminare sono previsti infatti la realizzazione di una facciata ventilata isolante per l’intero edificio con l’installazione di pannelli fotovoltaici integrati, il rinnovamento del sistema di riscaldamento, con l’installazione di pompe di calore funzionanti con energia geotermica e la coibentazione della relativa rete di distribuzione.
A questo primo pacchetto di interventi di riqualificazione, il proprietario interessato può aggiungere altre soluzioni realizzative, quali la sostituzione dei serramenti, la coibentazione della soletta dei balconi, la sostituzione dei radiatori all’interno dell’appartamento. Completano il già ampio ventaglio di soluzioni per il risparmio energetico due ulteriori interventi, per arrivare alla soluzione top in fatto di efficientamento energetico: la realizzazione di logge per i balconi, soluzione possibile solo per alcune unità abitative dell’edificio, e l’installazione di un sistema dedicato di sensoristica per il controllo dei vari apparati.
Il proprietario dunque, approvata la realizzazione del pacchetto base riguardante gli interventi sulle parti comuni, potrà scegliere secondo le sue possibilità economiche se e come personalizzare l’intervento, cogliendo l’opportunità di integrare questa soluzione base con gli altri pacchetti che più possono prestarsi alla situazione specifica del proprio alloggio.
Quasi un terzo della spesa andrà a carico della Comunità europea, mentre il proprietario sosterrà la quota parte. Ma i vantaggi economici non sono finiti qui: per i vari interventi realizzabili nell’ambito del progetto di riqualificazione lo Stato ammette la detrazione fiscale del 65%, in dieci anni, prevista per gli interventi di riqualificazione energetica, mentre la Provincia autonoma di Trento può concedere apposite agevolazioni, intervenendo con la concessione di un contributo a copertura degli interessi di un mutuo, da stipulare con istituti di credito con essa convenzionati, destinato alla copertura della quota massima spettante di detrazione statale.
In pratica, il proprietario interessato può stipulare un mutuo con la banca convenzionata con la Provincia per ricevere la quota di detrazione statale sulla spesa massima ammessa: il proprietario, a fronte dell’obbligazione assunta col mutuo, riceve subito tutto l’importo delle detrazioni, mentre la Provincia paga gli interessi mediante il contributo concesso.
Ma i possibili vantaggi economici non sono finiti: tutto quanto non è coperto dalla detrazione fiscale potrebbe essere recuperato, a seconda dei pacchetti scelti che andranno a configurare la personalizzazione della riqualificazione dell’appartamento, con un risparmio in bolletta, meno salata proprio per effetto delle riqualificazioni adottate.
Grande la soddisfazione nella sede della società di via Guardini: acquisito l’assenso di tutti i comproprietari per l’implementazione della riqualificazione base delle parti comuni dell’edificio della Torre 11, Itea Spa procederà per tutti gli altri alloggi dell’edificio all’implementazione dell’intero pacchetto, corrispondente a livello top della riqualificazione, in modo da rendere massima la performance energetica dell’intera torre. A breve seguiranno le assemblee della Torre 9 e 10, gli altri edifici coinvolti dal progetto Stardust, a seguito delle quali si confida di giungere presto alla predisposizione dei lavori. Un passo importante e significativo, anche per l’approccio partecipato che i vertici di via Guardini hanno scelto, che potrà condurre in futuro all’estensione dell’intervento anche agli altri edifici del quartiere.

(ufficio stampa Itea)



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