Domenica, 05 Giugno 2022 - 17:58 Comunicato 1723

Confronto sulle prossime missioni spaziali con le nuove sfide in orbita
Privati sempre più protagonisti nella conquista dello spazio

FESTIVAL ECONOMIA TRENTO - Nuove sfide nello spazio e ruolo dei soggetti privati al centro del dibattito, domenica pomeriggio organizzato all'Itas Forum. Il Vicedirettore del Sole 24 Ore, Roberto Bernabo, ha esordito riordando che: “Nel primo trimestre 2022, chi ha lanciato più razzi nello spazio è Space X di Elon Musk con 11 lanci, seguono i cinesi con 8 lanci e poi la Russia con 4. In un decennio il mondo dello spazio è completamente cambiato.
Festival economia 2022: all’Itas Forum “La corsa dei privati alla conquista dello spazio” (Roberto Bernabo Vicedirettore Il Sole 24 Ore, Roberto Battiston docente all'Università degli Studi di Trento ed ex presidente dell'Agenzia spaziale italiana, Veronica La Regina CEO-UE Nanoracks, Anilkumar Dave Space Economy e Open Innovation senior advisor, Gianluca Dettori Presidente Primo Ventures SGR)

Il professor Roberto Battiston, docente all'Università degli Studi di Trento ed ex presidente dell'Agenzia spaziale italiana, ha spiegato che csa si intende per space economy. “Ormai i satelliti sono sempre più piccoli e realizzati con costi bassi – ha sottolineato Battiston - fanno foto in ogni angolo della terra con gli obiettivi più diversi. Hanno una precisione di pochi metri e servono per analizzare moltissimi aspetti economici. Si parla per questo di economia delle nuvole, economia delle ombre, per tenere sotto controllo risorse energetiche o stabilimenti. Ma possono essere visionati anche i campi profughi nel mondo o la deforestazione in Bolivia, con misurazioni al centimetro. Si può anche verificare l'acqua di un lago o di un bacino, o misurare l'agricoltura, vedere come nascono i fiumi. Dal satellite si possono fare moltissime osservazioni, utili per moltissimi settori”.

Anilkumar Dave, Space Economy e Open Innovation senior advisor ha spiegato perchè investire nello spazio. “Lo spazio è più vicino a noi di quello che pensiamo – ha aggiunto – è importante investire nello spazio usando soldi pubblici e oggi sempre più anche dei privati. Investire nello spazio ha ricadute dirette per tutti noi. Le infrastrutture spaziali sono sempre più accessibili. Oggi si può parlare di una open space economy. E' molto più facile reperire dati della terra, rispetto al passato. Ogni cellulare ha un localizzatore gps e i dati sono molto più accessibili. Mancano forse le competenze. Oggi virtualmente ogni azienda può essere un'azienda spaziale, grazie all'accesso ai dati (space connection). Vi invito a vedere gli esperimenti di Samatha Cristoforetti sulla ISS, proprio in queste settimane. Non dimentichiamo però che da grandi tecnologie, derivano grandi responsabilità”.

Veronica La Regina, CEO-EU Nanoracks opera nella logistica spaziale con progetti ambiziosi a breve e lungo termine. “Abbiamo una infrastruttura complessa e un progetto di una stazione spaziale commerciale in programma. Nanoracks è un'azienda aerospaziale statunitense fondata nel 2009 da Jeffrey Manber e Charles Miller per fornire servizi commerciali a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Firmò il suo primo contratto con la NASA a settembre 2009 e ottenne il suo primo laboratorio nella Stazione Spaziale nell'aprile 2010. Ad oggi – sottolinea La Regina - abbiamo investito oltre 40milioni di dollari sulla ISS. Abbiamo portato in orbita oltre 34 nazioni, democratizzando l'accesso allo spazio. La stazione spaziale commerciale è il prossimo obiettivo. L'orbita è un grande laboratorio. Ma chi sono i nostri clienti? Dal mondo education con scuole ed esperimenti didattici, comunità scientifica che è prevalente e infine la parte tecnologica. Poi ci sono vari test su nuovi farmaci o altre problematiche terrestri. L'orbita è davvero più vicina. Dobbiamo parlare di smart orbit. Il vino ad esempio torna in orbita molto spesso con vari esperimenti. Ma altri esperimenti riguardano anche molte aziende che non hanno interesse diretti nella space economy”.

Gianluca Dettori, Presidente Primo Ventures SGR ha concluso invece parlando di capitali disponibili per gli investimenti nello spazio. “Gli Stati Uniti – ha detto Dettori - hanno deciso di commercializzare tecnologia, programmi e infrastrutture. E' successo quello che è avvenuto con internet. In maniera improvvisa c'è stato radicale cambio di politica economica. Siamo alla rincorsa certo, ma Europa e Italia, non sono tra gli ultimi arrivati in campo spaziale. In Italia abbiamo tutte le capacità per realizzare la tecnologia necessaria. C'è una corsa verso questo nuovo mercato. Le telecomunicazioni sono fondamentali per le prossime sfide future. Un'azienda di Brescia ad esempio, intende lanciare 100 satelliti e fra 3 anni sarà operativa una rete molto complessa di localizzazione. Tutto questo con 5 milioni di finanziamento, un costo molto basso rispetto al passato. L'Europa è tornata ad investire in tecnologia e così anche nello spazio. Il futuro ci riserva certamente importanti sfide”.

(Cz)


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