"Siamo al termine di una prima fase che ha prodotto un documento molto importante ed esaustivo - ha detto l'assessore Spinelli in apertura, ringraziando tutti i presenti per il loro contributo - scaturito dagli Stati generali del lavoro, ma siamo anche all'inizio di una nuova fase in cui prendiamo in esame tutta una serie di proposte concrete su cui concentrare la nostra azione. Lo scenario è in continua evoluzione, per cui, confermando obiettivi e piste di lavoro già precedentemente individuati, ci impegniamo anche a definire le priorità, le metodologie e i soggetti che saranno incaricati di implementare, con il fine ultimo di migliorare il mercato del lavoro trentino nel suo insieme".
Il rapporto 2022 degli Stati generali del lavoro ha individuato due sfide principali, Transizioni e Sviluppo, da cui si originano una ventina di proposte, alcune già in fase di elaborazione, tre progetti che presuppongono una collaborazione "trasversale" tra i vari comparti dell’amministrazione e quattro proposte di riforma normativa, fra cui la revisione del legge 32 del 1990 (Progettone) e la revisione della legge 19 del 1983 per il rafforzamento dell'integrazione con le politiche territoriali del lavoro, a 40 anni dal varo della normativa.
Venendo alle sfide principali, in estrema sintesi:
Transizioni
Gli ambiti di intervento sono in primo luogo
- giovani: il tema generale è come avvicinare i giovani al mercato del lavoro ma anche come parlare ai giovani (neet e non neet). I giovani non entrano in contatto con i centri per l‘impiego e non hanno familiarità con il linguaggio burocratico-amministrativo. L’ipotesi è individuare modalità sperimentali per intercettare in primo luogo i neet, che hanno lasciato la scuola e che oggi sono a rischio emarginazione. Le proposte all'esame riguardano fra le altre cose la riforma dell'apprendistato, il potenziamento dell'accompagnamento al mercato del lavoro, l'assegno di formazione per i giovani trentini.
- persone a rischio esclusione dal mercato del lavoro: il target è molto vasto e interessa una molteplicità di soggetti inattivi, deboli o fragili, spesso con basso titolo di studio. Fra le proposte il consolidamento della profilazione, il rafforzamento delle misure di condizionalità, la revisione della presa in carico dell'utenza, tenendo conto dell'impatto generato dal programma Gol previsto dal Pnrr e considerando la necessità di un sempre più stretto coinvolgimento della rete degli attori privati.
- donne: il tasso di occupazione della popolazione femminile in Trentino è migliore che nel resto della maggior parte delle regioni del Nord del Paese, ma va riservata sempre maggiore attenzione soprattutto a quelle azioni di sistema che possano innalzare ulteriormente il tasso di occupabilità. Fra le proposte in esame gli incentivi per la trasformazione dei contratti da tempo parziale a tempo pieno e alcune revisioni all'istituto delle co-manager, per ampliarne la portata.
Sviluppo
La sfida identificata con il termine "Sviluppo" riguarda il sistema economico-sociale e istituzionale nel suo complesso. Gli obiettivi sono, in estrema sintesi:
- potenziare i sistemi formativi (consolidando il Fondo di solidarietà del Trentino, le alleanze strategiche per la formazione continua, il sistema di certificazione delle competenze e così via).
- potenziare l'innovazione e i servizi (fra i settori su cui intervenire: attrattività del territorio, management, nuove tecnologie e digitalizzazione, sostegno all'export).
- accrescere la sostenibilità territoriale del Trentino (anche prendendo in considerazione il fenomeno legati all'invecchiamento della popolazione e quindi le strategie di age-management).
Venendo alle questioni su cui il Tavolo si è concentrato stamani, ovvero il metodo di lavoro della Cabina di regia e le priorità di lavoro, sul versante delle Transizioni si è parlato in particolar modo di come favorire l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, ottimizzando il rapporto con il mondo della scuola e della formazione e il sistema delle imprese e tenendo conto anche del fatto che i neet sono un numero sempre più crescente. E' necessario investire sulla profilazione mirata, sull’accompagnamento al lavoro, sull'incontro tra domanda e offerta, considerato che le imprese hanno bisogno di inserire nuove "energie" nei propri organici.
La cabina lavorerà all'interno di piccoli gruppi che confluiranno periodicamente in un'assemblea di confronto plenaria. L'ipotesi operativa è di avviare qualche sperimentazione concreta, che si proietta però necessariamente su uno scenario più generale di cambiamento.