Sabato, 17 Maggio 2025 - 14:36 Comunicato 1189

Oggi il convegno "Cento e un modi per evitare la sala operatoria". In apertura l'intervento dell'assessore alla salute
Prevenzione, la più potente forma di cura

Un evento dedicato all'informazione e alla sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione in ambito chirurgico, organizzato dall'Unità operativa multizonale di chirurgia generale di Rovereto e Arco e dal Servizio formazione in collaborazione con il Dipartimento di prevenzione di Apss: il convegno "Cento e un modi per evitare la sala operatoria", che si è svolto oggi, si è proposto di approfondire le cause delle più comuni patologie chirurgiche e le strategie per prevenirle.
La sala operatoria è spesso vista come un luogo che suscita timore e ansia, ma c’è una realtà spesso trascurata: pochi si preoccupano davvero di prevenire le malattie che più frequentemente costringono ad affrontare un’operazione. Sul tema sono intervenuti esperti e professionisti della sanità, per una giornata aperta non solo agli addetti ai lavori, ma a tutta la popolazione.
In apertura ha portato il suo saluto e quello di tutta la Giunta provinciale l'assessore alla salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento, che ha evidenziato come il titolo di questo convegno racchiude una grande verità: la prevenzione è la prima e più potente forma di cura. Ed è proprio su questo che ha voluto soffermarsi: sono questi i temi di cui è necessario occuparsi in modo trasversale e chi ha responsabilità politica deve condividere dei percorsi che abbiano risultati e ricadute importanti per il futuro. Evitare la sala operatoria è possibile. E la chiave si chiama prevenzione.
Il convegno Cento e un modi per evitare la sala operatoria [ Foto Galas_Archivio Ufficio Stampa PAT]

In un’epoca in cui la medicina ha fatto passi da gigante in campo chirurgico, tecnologico e farmacologico, non dobbiamo dimenticare che la salute si costruisce ogni giorno, con scelte consapevoli, stili di vita sani, controlli regolari, educazione sanitaria, soprattutto rivolgendosi ai giovani, partendo dalle scuole, ma anche nei luoghi di lavoro e nelle famiglie.  Questa la vera sfida: passare da un sistema che cura ad un sistema che previene e soprattutto protegge, come ha sottolineato l'assessore, che ha ringraziato il responsabile scientifico del convegno Alessandro Carrara, direttore dell’Unità operativa chirurgia generale di Rovereto e Arco e tutti i professionisti che si sono messi a disposizione, per l’impegno e la visione dimostrata nell’organizzare l'evento, in particolare il comitato scientifico. Tra i relatori, in collegamento dall'Università di Sidney, il professor Luigi Fontana, che si occupa di longevità e stili di vita e che ha aperto la sessione centrale dedicata all'obesità e a come lavorare sulle cause dei tumori.

Investire in prevenzione significa investire nel futuro: ridurre la spesa sanitaria, migliorare la qualità di vita, rendere i cittadini protagonisti attivi della propria salute. La prevenzione è il pilastro su cui si fonda ogni sistema sanitario moderno ed efficace. È la forma di medicina più intelligente, più sostenibile, più unita. Perché non si limita a intervenire quando la malattia è già arrivata, ma agisce prima, educa, informa, accompagna le persone verso scelte di vita più sane.
Non è possibile pensare di costruire salute partendo solo dall’ospedale: è necessario partire dalla scuola, dai luoghi di lavoro, dalle famiglie. Per questo l'assessore ha ricordato come la Provincia autonoma di Trento, che ha risorse importanti da dedicare alla sanità - circa un miliardo e mezzo di euro del bilancio -  abbia voluto dare un segnale forte e concreto, rafforzando il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, potenziando gli strumenti, le risorse e la capacità di azione su tutto il territorio, mettendo a disposizione delle risorse. Una parte importante di queste è dedicata alla prevenzione e, come è stato ricordato oggi, anche il Dipartimento provinciale alla salute e politiche sociali sta lavorando ad un progetto sui sani stili di vita. Ogni euro investito in prevenzione è un euro risparmiato in cure. Ma soprattutto è un euro investito in qualità della vita, autonomia, benessere. Abbiamo di fronte una grande sfida: trasformare il nostro sistema sanitario in un sistema sempre più capace di anticipare, proteggere e accompagnare. Il Trentino come provincia autonoma può e deve fare la differenza come esempio anche a livello nazionale. E la prevenzione - è stato ribadito - non è una parte del sistema: è il vero cuore.

Al convegno hanno portato i loro saluti anche altre autorità, fra le quali il presidente dell'Ordine dei Medici di Trento e la presidente della consulta per la salute. Nel corso della giornata è stato evidenziato che l’80% delle patologie croniche possono essere prevenute e che applicando le giuste misure di prevenzione si potrebbero ridurre i ricoveri ospedalieri del 50%. La prevenzione delle patologie chirurgiche non è dunque solo una misura di salute individuale, ma un’opportunità strategica per rafforzare l’intero sistema sanitario, rendendolo più sostenibile e accessibile a tutti. Hanno approfondito il tema numerosi interventi, suddivisi in quattro sessioni e introdotti dal problema delle fonti e di come difendersi dal dott. Google. Sono stati quindi affrontati vari ambiti: dalle cause delle più comuni patologie chirurgiche (diverticoli, reflusso, calcolosi, tumori dell'apparato digerente, ernie) alla cura dell'alimentazione, l'importanza dell'attività fisica, i principali nemici da evitare, come fumo e alcol e l'importanza del contesto di vita. Nel pomeriggio si è parlato di prevenzione secondaria, tramite gli screening oncologici, ma anche di come l'intelligenza artificiale possa contribuire alla prevenzione.
Il convegno è stato trasmesso anche in streaming ed è a disposizione sul canale youtube dell'Azienda Sanitaria.

(sil.me)


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