Giovedì, 23 Maggio 2019 - 10:43 Comunicato 1105

Presentati i progetti delle Cooperative Formative Scolastiche

Sono 13 le classi degli istituti superiori della provincia di Trento che nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola lavoro hanno sperimentato nell’ultimo triennio esperienze di Cfs. 250 gli studenti coinvolti. Ieri l’evento finale con la consegna degli attestati.
C’è chi ha prodotto creme bio e chi ha gestito attività di animazione per i bambini, chi ha progettato siti web e chi ha eseguito lavori di ricerca sul territorio. Tra i progetti di alternanza scuola lavoro sviluppati nelle scuole superiori della provincia nell’ultimo triennio la creatività non manca.
Per fare un bilancio di questi progetti e premiare i giovani protagonisti, la Federazione Trentina della Cooperazione ha organizzato ieri un evento alla Sala congressi di via Segantini.

Sono 13 le classi degli istituti superiori del Trentino, con 247 studenti, che hanno portato a termine nell’anno scolastico in corso percorsi di alternanza scuola lavoro attraverso lo strumento delle Cooperative formative scolastiche (CFS). Complessivamente nel triennio dalla terza alla quinta ogni classe ha dedicato al progetto fino a 100 ore. L’esperienza delle Cfs è stata favorita dal protocollo d’intesa in tema di alternanza scuola lavoro siglato nel 2016 tra la Federazione e la Provincia di Trento.

Lo strumento delle Cfs coniuga obiettivi formativi e pratica di impresa. Grazie a questo strumento gli studenti imparano facendo, sperimentando la cooperazione, in classe e sul territorio, e lavorando su progetti specifici. In molti casi nel loro percorso le Cfs sono affiancate da cooperative trentine “di grandi” nel ruolo di partner.

Nel corso della manifestazione i ragazzi hanno raccontato il lavoro svolto per il progetto Cooperativa Formativa Scolastica. Particolarmente originali alcune esperienze. Il Liceo Da Vinci di Trento, con la cooperativa “Cosmo Bee Lab”, ha prodotto nel laboratorio di chimica cosmetici e creme bio e ne ha promosso l’offerta all’interno della scuola. L’Istituto Rosmini di Rovereto (Cfs “Applicando”) ha curato in collaborazione con la cooperativa “Artico”, i laboratori per bambini al Festival Educa. L’Istituto De Carneri di Civezzano (Cfs “Bio Dental Project”) ha gestito durante la ricreazione un servizio di vendita panini, con il supporto della Famiglia Cooperativa Perginese. Il Liceo Filzi di Rovereto (Cfs “Hope Street”) ha ricevuto l’incarico dal Comune di realizzare una brochure informativa sul volontariato giovanile locale. Il Liceo Maffei di Riva del Garda (Cfs “Smart Coop”) si è impegnato nell’organizzazione di spettacoli teatrali e di eventi culturali all’interno della scuola. L’Istituto tecnico economico Tambosi - Battisti di Trento (Cfs “Coo-nsulenza”) ha realizzato una analisi di geomarketing, intrecciando informazioni da varie fonti, sulle filiali delle Casse Rurali trentine per valutare dove è utile mantenerle aperte e dove invece può essere conveniente spostarle.

Alla fine della presentazione, il lavoro degli studenti - premiati con un attestato individuale - ha ricevuto l’apprezzamento della presidente della Cooperazione Trentina Marina Mattarei e dell’assessore provinciale alla cooperazione. La presidente Mattarei ha identificato nello strumento cooperativo, che mette al centro la persona ed è esplicitamente riconosciuto dalla Costituzione, una terza via rispetto al liberismo esasperato e all’intervento statale troppo invasivo ed ha incoraggiato gli studenti, in un’ottica di staffetta generazionale, a prendere il testimone delle cooperative e a dare il loro contributo.

“Consideriamo molto importante - ha detto l’assessore provinciale - diffondere tra i giovani i principi e i valori della cooperazione e crediamo che su questa strada si debba proseguire rinnovando la collaborazione tra la Provincia e la Federazione. I giovani sono il nostro futuro. L'esperienza fatta con questa iniziativa rappresenta una vera scuola di vita oltre che una modalità originale di sperimentare l'alternanza scuola-lavoro".

All’evento è intervenuto anche il prof. Gregorio Vivaldelli, biblista, che ha proposto una lettura originale e coinvolgente della Divina Commedia di Dante.

(us)


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