Venerdì, 20 Giugno 2025 - 14:43 Comunicato 1714

Soddisfazione è stata espressa dell’assessore competente Francesca Gerosa
Prende avvio la riforma dei percorsi del sistema dell’Istruzione e Formazione Professionale

Prende ufficialmente avvio, con l’approvazione di oggi da parte della Giunta di un provvedimento proposto dall’assessore all’istruzione Francesca Gerosa, la riforma dei percorsi del sistema dell’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) trentina.
La riforma è frutto di un intenso lavoro condotto da un apposito Tavolo tecnico, costituito lo scorso mese di ottobre, composto dalle rappresentanze del mondo economico-produttivo trentino, dai referenti delle istituzioni formative provinciali e paritarie e dal Dipartimento istruzione e cultura. Il Tavolo, al quale ha preso parte anche il sovrintendente scolastico, è stato coordinato dalla dirigente del Servizio formazione professionale, formazione terziaria e funzioni di sistema.

«Diamo ufficialmente avvio a una riforma importante e attesa del sistema trentino di Istruzione e Formazione Professionale – ha dichiarato l’assessore all’istruzione Francesca Gerosa –. Si tratta di un intervento strutturale che nasce da un confronto approfondito con tutti gli attori coinvolti: il mondo produttivo, le istituzioni formative provinciali e paritarie, e i referenti tecnici dell’amministrazione. L’obiettivo è quello di rendere i percorsi formativi sempre più rispondenti alle esigenze del tessuto economico locale e più aderenti alle sfide che i giovani si trovano ad affrontare.
In particolare, con l’implementazione del modello “2+2”, puntiamo a rafforzare l’identità professionale degli studenti e a potenziare l’apprendimento di competenze tecnico-professionali e trasversali, fondamentali per una piena cittadinanza attiva e per un inserimento efficace nel mercato del lavoro.
È una riforma ambiziosa, che prevede tempi e modalità di attuazione graduali, proprio per garantire una transizione efficace e sostenibile. A partire dall’anno formativo 2026/2027 saranno coinvolti progressivamente 15 percorsi, con la possibilità di estendere successivamente il modello ad altre figure professionali, sulla base di un attento monitoraggio.
Crediamo fortemente che investire sulla qualità e sulla coerenza dei percorsi di IeFP significhi dare nuove opportunità ai nostri giovani e contribuire alla crescita complessiva del sistema formativo e socioeconomico del nostro territorio».
Conferenza Giunta - Assessore Gerosa [ Veneri - Archivio Ufficio Stampa PAT]

Una riforma molto attesa dal mondo scolastico e imprenditoriale, quella approvata oggi dalla Giunta, che si prefigge di favorire la crescita di scuole sempre più collegate con la comunità di riferimento ed in particolare con il tessuto economico e produttivo, come stabilito dalla strategia provinciale della XVII legislatura all’area 6, approvata con apposita deliberazione nel giugno scorso. L’intento è quello di fornire agli studenti delle istituzioni formative provinciali e paritarie un più elevato livello di competenze sia tecniche che trasversali.

Il Tavolo ha messo in risalto infatti la necessità di un maggior investimento in termini di durata e qualificazione della formazione per alcune figure di operatore e di tecnico in uscita dai percorsi “3+1”, individuando le figure professionali interessate e definendone il cronoprogramma per la sua attuazione.

Gli esiti dei lavori del Tavolo hanno evidenziato che per talune figure professionali di riferimento, l’unitarietà di un percorso di studi, strutturato in quattro anni, secondo il modello “2+2” senza uscita intermedia, consentirebbe il potenziamento delle competenze tecnico-professionali degli studenti, rafforzandone l’identità e lo sviluppo verticale, dal primo al quarto anno, di competenze nelle aree di apprendimento (linguistica, matematica,  scientifica, storica, giuridica ed economica), per il rafforzamento del processo di maturazione della persona, attraverso una maggiore comprensione della realtà. Tale dimensione contribuirebbe inoltre a favorire lo sviluppo delle cosiddette competenze trasversali quali  la capacità decisionale, la padronanza del riconoscimento dei fattori in gioco, una più approfondita consapevolezza etica e sociale, anche riferita alle sfide delle nuove tecnologie digitali e della green economy, in un sistema integrato con le competenze tecnico-professionali più direttamente rivolte alla formazione tecnica, tecnologica, laboratoriale e scientifica di tipo applicativo. 

Questo sistema interconnesso di aree di apprendimento consente infatti di potenziare ulteriormente la figura in uscita, attraverso la costruzione di un progetto formativo organico, capace di accompagnare con continuità lo studente nel processo di apprendimento. 

La riforma, considerata la sua complessità, sarà attuata per gradi nei prossimi tre anni a partire dall’anno formativo 2026/2027 e riguarderà ben 15 dei 33 percorsi per il conseguimento del diploma già presenti nell’offerta formativa. Ad essi potrà seguire la revisione di altre figure professionali, a seguito di attente valutazioni e monitoraggio dei percorsi quadriennali introdotti.

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Interviste e immagini a cura dell’Ufficio stampa

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(c.ze.)


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