Sabato, 19 Novembre 2016 Comunicato 2462

Stasera la premiazione a palazzo delle Albere
Premio Morrione: dal caso Regeni alle elezioni americane

E' entrata nel vivo la quinta edizione del premio Morrione, dedicato al giornalismo d'inchiesta e rivolto in particolare ai giovani. Mentre Radio Anch'io avviava la diretta dalla sua postazione nel cuore di Trento, ieri il Dipartimento di Sociologia dell'Università ha ospitato i workshop rivolti agli aspiranti reporter. Nel pomeriggio alle gallerie di Piedicastello l'inaugurazione della mostra, curata dalla Fondazione Museo storico del Trentino, sull'Italia raccontata dalle inchieste del servizio pubblico, ed in serata, a palazzo delle Albere, l'evento dedicato a Giulio Regeni. Stamani alle 11.30, sempre alle Albere, l'incontro "L'informazione al servizio dei cittadini", a cui ha partecipato anche il presidente della Provincia autonoma di Trento. "Per un territorio che ha un'Autonomia speciale, e che prende quindi quasi tutte le decisioni che contano a livello locale, il rapporto fra chi amministra la cosa pubblica e l'informazione è più stretto, meno mediato - ha ricordato il governatore - . Per questo come Provincia sosteniamo l'informazione del Trentino, attraverso una apposita convenzione con la Rai, per potenziare il servizio pubblico ma anche con collaborazioni che interessano le emittenti locali. Stiamo pensando a come migliorare ulteriormente questo rapporto, usando la leva legislativa per incoraggiare nuove forme di imprenditorialità nel settore e per aiutare chi assume". Riguardo al ruolo del giornalismo e del giornalismo d'inchiesta, il presidente della Provincia ha detto che esso è chiamato anche a stimolare gli utenti a "guardare più in là, ad assumere un altro sguardo sulle cose. Non occorre andare molto lontano: penso ad esempio a quante volte il Trentino viene accusato di ricevere soldi da Roma per gestire le proprie competenze, quando uno sguardo più attento basterebbe a raccontare, al di fuori dei nostri confini, come stanno realmente le cose, e cioè che tutta la spesa pubblica provinciale è coperta dalle imposte riscosse localmente, nella misura dei 9/10 totali della raccolta".

Nuovo appuntamento questo pomeriggio alle 15 con la visione del documentario "Prigioni senza ali: Jail", mentre alle 17.30, sempre a palazzo delle Albere, è in agenda un incontro pubblico sul tema: "Come la stampa italiana evita di guardare il mondo". Alle ore 21, infine, la premiazione dell'edizione 2016 del premio Morrione.

Serata dedicata a Giulio Regeni, ieri sera a palazzo delle Albere nell’ambito della quinta edizione del premio Morrione. Introdotto da Giorgio Zanchini, l'evento si è aperto con la lettura di un messaggio inviato dalla famiglia del giovane ricercatore ucciso in circostanze ancora tutte da chiarire in Egitto all’organizzazione del premio e alla Provincia autonoma di Trento.

"Grazie per questo incontro all’interno dell’evento premio Roberto Morrione . Questa mattina, per Radio 1 abbiamo ascoltato con attenzione ed emozione alcuni di voi, intervenuti alla trasmissione; direttamente o indirettamente ormai vi conosciamo tutti. Ringraziamo coloro che si stanno occupando attivamente della tragica e barbara uccisione del nostro caro Giulio: giornalisti, attivisti e tutte le persone che pensano per noi e con noi; animati dal senso di giustizia e solidarietà che porta la ricerca della verità. Una particolare riconoscenza a chi scrive, organizza eventi, occasioni di confronto che rispettano i sentimenti della famiglia. Ancora un augurio di buon lavoro e buon giornalismo d’indagine!

Paola e Claudio Regeni

Maria Filippi Morrione ha ricordato come il premio, che sostiene i giovani che vogliono realizzare progetti di giornalismo di inchiesta, su temi spesso delicati e molto rischiosi, non possa non sentirsi vicino ad una figura come quella di Giulio Regeni. “Non a caso – ha aggiunto – offriamo a chi vuole intraprendere questa strada un tutoraggio completo, anche di carattere giuridico e legale, oltre che professionale”.

Subito dopo anche un collegamento telefonico con l’avvocato della famiglia Regeni e a seguire il dibattito con i giornalisti coinvolti, Giorgio Zanchini, Giulia Bosetti, Brahim Maarad, Azzurra Meringolo e con il responsabile di Amnesty International Riccardo Noury. I misteri attorno al destino tragico di Regeni rimangono; dalla serata sono emerse però anche le carenze del giornalismo nel leggerli correttamente e, di contro, la grande vicinanza di una parte del popolo egiziano alla vicenda del ricercatore italiano. “Giulio è diventato a tutti gli effetti un personaggio nella storia della rivoluzione democratica egiziana”, è stato ricordato.

Questa mattina, di nuovo al palazzo delle Albere, dibattito sul servizio pubblico - con un focus sulle elezioni americane - moderato da Marino Sinibaldi, direttore di Rai Radio3, assieme a Pino Corrias, Vittorio Di Trapani e Giuseppe Giulietti, oltre che con il governatore del Trentino. Tante le suggestioni raccolte. In primis quella riguardante la necessità di avviare una nuova primavera del giornalismo investigativo, raccogliendo il testimone di Roberto Morrione, maestro del giornalismo italiano e "padre" di Rainews24. Ma l'incontro ha consentito anche di formulare alcune riflessioni sulla necessità di ripensare la missione editoriale delle testate, comprese quelle pubbliche, alla luce dei mutamenti intervenuti nell'offerta informativa, in particolare del ruolo assunto dal web e dai social.

Gli incontri proseguono nel pomeriggio, sempre a palazzo delle Albere: alle ore 15 la presentazione del documentario "Prigioni senza ali: Jail", e alle 17.30 il dibattito sulla stampa italiana e sul suo sguardo sul mondo. Alle 21 infine la premiazione, con Marino Sinibaldi e Maria Concetta Mattei. Si confronteranno inoltre sul tema del giornalismo investigativo Piero Badaloni, Antonio Di Bella, Fabrizio Gatti, Giuseppe Giulietti e l'assessora alle politiche giovanili e all'università e ricerca della Provincia.

Immagini a cura dell'ufficio stampa

(mp)


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